Lezioni di piano 2

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Quando Martino riporta a casa Linda, trova Giò appena rientrato dal lavoro.
Il suo amico stappa un paio di birre e si siedono sul divano a parlare del più e del meno..ma c'è solo una cosa nella testa di Martino.. chiedergli di accompagnare di nuovo sua figlia a lezione di piano la settimana prossima.

"Senti ma... la settimana prossima, ha di nuovo lezione di piano, vero?"
"Sì zì... s'è messa in testa che vuole diventare musicista ultimamente...chissà se dura, o è solo passeggero..come la danza.. ha fatto meno di un anno e poi s'è stufata.." dice Giò ridendo e alzando le spalle.
"Beh..è un bell'interesse il piano.. impegnativo... senti ma.. se vuoi la settimana prossima la posso portare ancora io, non ci sono problemi..."

Giovanni gira la testa verso il suo amico con quel sorrisetto da 'ho già capito Marti'....
"Ah sì...? E come mai.....? Ha a che fare col maestro fregno? Che ogni volta Eva torna a casa dicendomi che sto tipo sembra un attore di Hollywood e secondo lei Linda ci va solo perché è innamorata di lui...??"
Martino quasi si strozza con la birra... ride e si prende una manata sul collo da Giò.
"Vabbè Giò... devi vederlo...cioè... è un fregno della madonna... mai visto niente del genere.."
Giovanni continua a ridere e scuotere la testa.
"Ok Marti... puoi accompagnarla tu, ma dovrai convincere Eva mi sa... quei cinque minuti sono il suo lasciapassare settimanale per sbavare dietro ad un'altro..."
Martino ride e s'immagina Eva a fare pensieri sconci una volta a settimana vedendo Nico.. la stessa identica cosa che aveva fatto lui...

Il martedì successivo, Martino indossa una camicia azzurra, la sua preferita.. Jeans stretti nonostante l'afa che lo avrebbe fatto sudare come non mai, e una spruzzata generosa di profumo.

Quando arriva a casa di Niccolò con Linda, fa un bel respiro prima di suonare alla porta..
Non appena Niccolò apre, gli appare davanti come una visione.... era ancora più bello di come ricordava...con una canotta nera che sembrava fatta apposta per lui, lasciando a Martino la vista delle sue spalle perfette.
Linda come l'altra volta lo abbraccia, ma lui non fa che guardare Martino...lo guarda per tutto il tempo, con quegli occhi penetranti e pieni di luce. Lo invita ad entrare, e insiste perché rimanga lì ad assistere alla lezione.
Come posso rifiutare... si siede vicino a lui, a fianco al pianoforte... da lì riesce a guardarlo in faccia per tutto il tempo mentre spiega a Linda che cosa fare.

I suoi modi dolci lo stanno facendo impazzire... sentirlo parlare di musica è un'esperienza incredibile, e Martino vorrebbe soltanto sedersi in braccio a lui e farsi abbracciare tutto il tempo.
Quando la lezione finisce, Niccolò fa sedere Linda al suo tavolo e le offre come sempre un succo alla pesca..

"Hai mai suonato il piano..?" Chiede Nico guardandolo con un sorrisetto che è tutto un programma..
"Io?? No... nessun strumento in realtà... non sono portato per la musica mi sa.."
"Vuoi provare una cosa nuova...?"
Martino si sente andare a fuoco... con te proverei qualunque cosa Nico....
"Ehmm...non lo so...che hai in mente?"

Nico lo fa sedere davanti al piano, mettendosi dietro di lui.. si abbassa e Martino sente il suo petto appoggiarsi alla sua nuca. Sta per prendere fuoco sul serio adesso....
Nico gli prende le mani e le appoggia sopra alle sue, sulla tastiera del piano.
Sono così delicate e morbide...
"Chiudi gli occhi e lascia che le tue dita seguano le mie..." Nico sussurra quelle semplici parole al suo orecchio, e Martino pensa di non essere mai stato così agitato in vita sua...

Quando Nico inizia a muovere le dita sul piano, con le sue appoggiate sopra, si sprigiona una melodia lenta e sensuale, che fa rizzare tutti i peli a Martino... le loro braccia si toccano completamente, le loro mani sono praticamente una cosa sola, il profumo di Nico lo sta mandando fuori di testa, così come il suo respiro così vicino al suo orecchio...
Continua a suonare per un paio di minuti, e Martino non sa più come fare a trattenersi dal prenderlo di forza e sbatterlo al muro....
Se non ci fosse Linda a pochi metri, si sarebbe già girato per baciarlo.... i segnali che Nico gli stava mandando erano inequivocabili, continuando a far aderire le loro braccia e respirando sempre più vicino al suo collo....come se stesse tentando di trattenersi dal morderlo come un vampiro...
Potresti bere tutto il mio sangue Nico... ti prego bevilo, fai di me quello che vuoi....

Incontriamoci mille volteWhere stories live. Discover now