Parte 1

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Disclaimer: questa storia è ambientata nel futuro e contiene elementi di mia fantasia


Questo proprio non doveva succedere.

Cioè Niccolò ha deciso di non usare più la macchina ma darsi ai mezzi pubblici per essere più ecologico, fare del bene al pianeta perchè ha notato essere un tema che interessa molto ai giovani, ha deciso di mettersi un cappello davvero alla moda nonostante suo marito gli abbia detto che è ridicolo (grazie Marti, sempre solo belle parole da parte tua), si è messo a leggere un libro in piedi sulla metro come i fighi che ti fanno innamorare al primo sguardo e sta pure ascoltando musica classica come i veri acculturati, ovviamente con le air pods multicolore che vanno di moda ora.

Cioè lui è il figo per eccellenza, bello e tenebroso con questi ciuffi di capelli bianchi che gli fanno avere la giusta esperienza per farsi cascare ai piedi tutte le ragazzine come quella che lo sta osservando in questo momento.

Cara lo so, sono troppo figo, troppo bello e sembro troppo giovane, mi dispiace spezzarti il cuore perchè sono sposato e ho una figlia della tua età ma comprendo che tu non abbia potuto resistere al mio incredibile fascino da-

"Si vuole sedere?"

...

Cosa?

Si vuole sedere?! Come i vecchi di ottant'anni?! E allora a che cazzo serve questo ridicolo cappello?!

"N-no, grazie"

Lei alza le spalle con fare garbato per poi tornare al suo tablet non considerandolo più neanche di striscio.

Lo stava guardando non perchè fosse invevitabilmente attratta dal suo fascino sale e pepe ma per chiedergli di sedersi, pensando che fosse troppo debole anche solo per stare in piedi fermo impalato in mezzo al vagone della metropolitana.

Dio quanto si sente vecchio.

Ha solo cinquantun anni, non è mica così vecchio, suo fratello ne ha fatti sessanta ed è nonno, lui sì che è vecchio, mica Niccolò!

No no, lui non è vecchio, lui e Marti non sono vecchi, sono giovani, tanto giovani, hanno ancora tanto da fare, da vedere, hanno un sacco di energie, non sono vecchi non sono vecchi...

Scende dalla metro in fretta e furia, prende le scale e non è neanche arrivato a metà rampa che ha già il fiatone, le ha prese con un po' troppo slancio, si stringe alla sudicia ringhiera poggiando l'altra mano sulle ginocchia per riprendersi da quella corsa improvvisa.

Si guarda indietro, la banchina a pochi metri.

In quel momento gli arriva un messaggio, prende il telefono e lo legge.

"Amo sono passato in farmacia e ho preso i cerotti quelli che fanno caldo, stasera me li metti che tanto c'avrò sicuramente mal di schiena"

Leggendo quelle parole Niccolò, ancora ansimante, strabuzza gli occhi e apre la bocca, esce da Whatsapp per guardare la foto che ha sulla home, lui e Martino quando avevano vent'anni e blocca il telefono, lo schermo nero riflette il suo viso sconvolto con tutti i ciuffi bianchi che scappano da sotto il cappello.

Nella sua mente un'unica, sola consapevolezza.

Lui e Martino sono diventati vecchi e questo non può accadere.

***

La fissazione di voler rifare tutto quello che facevano da giovani nasce un giorno come un altro al distributore delle sigarette.

Niccolò sta comprando le solite, quelle che fumano da quando ne ha memoria quando il suo occhio cade su un'icona davvero particolare, un sorriso gli nasce in automatico.

Forever youngWhere stories live. Discover now