𝟮𝟱. 𝗙𝗿𝗮𝗴𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗴

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Deglutisco mentre vedo Bokuto interrompere la chiamata e abbassare lo sguardo vuoto a terra. Mi si spezza il cuore alla sola vista. Sembra così a pezzi.

Per un attimo, mi domando cosa sia meglio fare. Se avvicinarmi o meno. Potrei avvisarlo via messaggio di un contrattempo. Forse non vorrebbe nemmeno uscire con me. Forse è successo qualcosa di grave.

Forse non vorrebbe vedermi.

Mi stringo nelle spalle, pronto ad indietreggiare, proprio quando la testa di Bokuto si alza e i suoi occhi ancora lucidi incontrano i miei. Nonostante la folla di gente che ci divide, lui riesce a riconoscermi. Una luce sembra riaccendere il suo sguardo ancora affranto.

Quasi mi immobilizzo, avvampando, nel vederlo sorridermi anche da lontano, nonostante le lacrime. È un sorriso più spento del solito, eppure riesce a farmi inumidire per l'ennesima volta gli occhi. Riesce a sorridere anche quando piange, penso. È davvero una persona fantastica.

Deglutisco, impedendomi di piangere a mia volta, prima di addentrarmi nella folla per potermi avvicinare a lui. «Akaashi!», lo sento esclamare prima di ritrovarmi tra le sue braccia. Un calore familiare mi inonda il petto e il volto mentre lo accolgo tra le mie braccia.

«Stai bene, Bokuto?», sussurro piano, non abituato al suo silenzio, continuando a stringerlo a me. Lui sembra non rispondere. La sua presa si fa un po' più stretta. «No.»

È una risposta veloce, ma percepisco ugualmente la sua voce rotta. Singhiozza piano, senza nemmeno fare rumore. Il cuore mi sale in gola e un dolore straziante mi fa contorcere lo stomaco. Non avevo mai visto Bokuto in questo stato.

Mi rendo conto solo adesso di quanto faccia male anche a me vederlo stare male. Di quanto Bokuto riesca a influenzare il mio umore e il mio stato d'animo. Vorrei riuscire a farlo sorridere nuovamente.

«Ti va se usciamo di qui?», gli chiedo piano, sentendolo annuire. Gli accarezzo piano la schiena prima di indietreggiare appena solo per poterlo guardare negli occhi. Questi sono intrisi di lacrime, così tanto che faccio quasi fatica a scorgere le sue iridi dorate. Mi viene spontaneo poggiare le mani sulle sue guance chiare per poter asciugare le sue lacrime. Lo sguardo sorpreso che mi regala mi scalda il petto. Sento le orecchie fumare, ma mi assicuro che il suo volto sia privo di lacrime prima di rimettere le mani in tasca, stringendomi nelle spalle.

«Non so cosa sia successo, ma non sei obbligato a stare con me, se non vuoi o-», inizio a farfugliare, deglutendo, venendo però prontamente interrotto. Bokuto sbarra gli occhi ancora umidi prima di scuotere con forza la testa. «No! Anzi, io...Ne ho davvero bisogno...Di stare con te...», borbotta con il volto arrossato, riuscendo a cogliermi di sorpresa con le sue parole. Il cuore martella contro le tempie, così tanto da impedirmi di udire la folla e i rumori della stazione. Fisso semplicemente Bokuto, senza sapere cosa dire.

Perchè nessuno ha mai avuto bisogno di stare con me. Nessuno mi ha mai chiesto di restare.

Senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo con gli occhi lucidi, per l'ennesima volta. Sorrido appena.

«Certo.», annuisco appena, vedendolo sorridere in modo un po' più ampio di prima. La tristezza regna ancora sul suo volto, eppure sembra essere sinceramente felice di avermi accanto. Così tanto da riuscire a farmi sentire importante per qualcuno. Almeno per lui.

Anche se dubito che lui mi consideri tanto importante quanto lo considero io. Perchè Bokuto è qualcuno di davvero speciale. Una persona che non voglio perdere, nè vedere piangere.

Lui non si è mai tirato indietro davanti alle mie lacrime. Non lascerò che le sue rovinino il suo sorriso.

Deglutisco e trattengo il fiato prima di decidermi a prendergli la mano. Sembra sobbalzare, ma non gli do il tempo per controbattere.

Questa volta, ci penserò io a te.

«So che probabilmente avevi già pensato a cosa fare, però voglio portarti in un posto...», ammetto di getto, con voce frettolosa, riuscendo ad ammutolirlo per la sorpresa. I suoi occhi chiari mi squadrano spenti e in parte confusi dall'alto, ma un piccolo sorriso si dipinge sul suo volto.

«Davvero?», mi chiede sincero, al che sorrido in rimando. Non esito a spingerlo appena per seguirmi, guidandolo verso l'uscita della stazione. Nonostante Bokuto sembri essere più distante del solito, la sua mano stringe la mia con decisione e gentilezza. Non sembra intenzionato a lasciarmi andare, al che mi mordicchio le labbra per evitare di sorridere come un idiota.

Chissà se riuscirò ad aiutarlo così come lui è riuscito a fare con me.

HEY HEY HEEY
mi sono dimenticata di dire che nel complesso la storia avrà 40 capitoli, so still 15 to go :)

𝗟𝗼𝘀𝗶𝗻𝗴 𝗬𝗼𝘂 | 𝗕𝗼𝗸𝘂𝗮𝗸𝗮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora