Chapter 37.

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No non state sognando, sono qui e sto aggiornando.
Ormai è inutile dire che mi dispiace tantissimo, comunque è un periodo un po' travagliato e non ho molto tempo per scrivere...perciò vi dico subito che il capitolo non lo ho riletto.
Vi avviso che d'ora in poi ci metterò un po' ad aggiornare dato che sarò ESTREMAMENTE impegnata per cose di vario genere.
Mi sono fatta una scaletta per i prossimi capitoli e esattamente nel capitolo 40 qualcuno ci rivelerà qualcosa di sconvolgente lol
Ah, ci tenevo ad avvisarvi che LA MADRE DI AUDREY NON È VIVA.
Bene, detto questo me ne vado che i miei spazi autrice non vengono mai cagati ;)
Votate e commentate please :)
Ciao Ciao.
Monica, che oggi ha preso 8,5 in matematica e si sente la top x

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Shade.

Chapter 37.
"Life was never worse, but never better."

Pochi gruppi di persone erano riuniti intorno ad una bara nera chiusa, ricoperta da tanti fiori di vario tipo.
Il prete della città, non appena finì di parlare, lasciò il posto accanto alla foto di Lena ad un ragazzo che estrasse un piccolo foglio di carta stropicciato dalla tasca della giacca del suo completo nero.
Lui non era troppo alto, aveva il viso dall'aria sciupata e i capelli biondi tirati su da un ciuffo contornato da un evidente segno di ricrescita più scura.
Gli occhi molto chiari, quasi come i miei, mi parvero familiari.
Voltai il viso verso di Harry, che era accanto a me con il suo braccio avvolto intorno al mio, per domandargli chi fosse il giovane davanti a noi.
« Niall, non te lo ricordi?» domandò.
Scossi velocemente la testa riportando la mia attenzione sul ragazzo.
Lui si morse il piercing che aveva sul labbro inferiore prima di cominciare a parlare. « Lena era una di quelle ragazze fin troppo particolari che raramente trovi in giro e con cui ovviamente non ti stanchi mai, non la smetti mai di stare bene.» lesse con la voce tremolante. « Lei era una di quelle ragazze che finiva per prima di bere quindici bicchierini di vodka di fila, che non aveva paura di dirti le cose in faccia o fare altre cose che non mi sembra il caso di elencare ora.» in quel momento potetti giurare di sentire lo sguardo del biondo cadere su di me.
Nascosi il mio viso sulla spalla di Harry non appena Niall riprese a parlare. « Lena Haloway avrà sempre un posto riservato solo per lei nel mio cuore e...scusatemi...» il ragazzo accartocciò il foglio e filò via mentre il prete riprese mano alla situazione.
Non appena la bara fu riposta nel rispettivo luogo di sepoltura mi separai dal gruppo per cercare Niall.
Lo trovai seduto dietro un grande cipresso con le mani che gli ricadevano sulle ginocchia raccolte contro il petto, lo raggiunsi lentamente lasciandomi scivolare accanto a lui sull'erba asciutta.
Non appena si accorse della mia presenza nascose ancora di più il suo viso. « La hanno già sepolta?» domandò biascicando qualche parola.
« Si.» risposi solamente.
Lui alzò lo sguardo, il volto impregnato di lacrime. « Sei Audrey, giusto? Sei molto cambiata rispetto all'ultima volta che ti ho visto...» sussurrò. « Lena e Harry mi parlavano spesso di te.» ammise. « Cioè, ora so praticamente tutta la tua storia e mi sembra strano parlare con te, insomma eri tipo l'incubo di mezza Doncaster e...»
« Niall.» lo interruppi. « Non qui, ti prego.»
Lui sorrise. « Oh giusto.»
Feci passare il mio pollice sul suo zigomo bagnato. « Stai meglio?» chiesi mordicchiandomi il labbro inferiore.
Niall scosse la testa. « Non credo riuscirò mai a superarlo, io la amo, mi aveva promesso che non mi avrebbe mai lasciato.» si sfogò portando il suo sguardo a qualcosa sopra di noi.
« Nessuno ha mai detto che devi superarlo, io non lo avevo fatto.» la voce roca e baritonale era di Harry. Allungò una mano verso di me per aiutarmi ad alzarmi mentre Niall faceva la stessa cosa. « E di persone ne ho perse due.» aggiunse fissandomi.
« Ma Audrey è tornata, è diverso.» ribatté il biondo.
Sussultai. « Possiamo togliere l'attenzione che si è creata su di me?» stizzii. « Ascoltami Niall, so quanto è difficile perdere una persona cara e che lo è ancora di più quando ci ricordiamo di quando ci promise che non ci avrebbe mai lasciato...» aggiunsi distogliendo il mio sguardo da Harry. « Ma bisogna andare avanti, io lo ho fatto, tu puoi farcela.»
Niall si asciugò di nuovo qualche lacrima accoccolandosi tra le mie braccia. « Lei vorrebbe che tu andassi avanti.» lo rassicurai mentre osservavo la figura di Harry scomparire sempre più in lontananza.
Niall singhiozzò. « Gliela farai pagare, vero?» domandò. « A-a chi ha ucciso Lena?» chiarì.
« Si Niall, lo farò.»

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