Chapter 18.

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Shade.

Chapter 18.
"Love letter is the key."

Audrey's point of view.


« Audrey!»

La voce di mio fratello mi accolse non appena entrai nella casa al lago.

Con mia grande sorpresa mi strinse in un caloroso abbraccio baciandomi la nuca.

« Mi hai fatto prendere un colpo quando ho visto che ti sei buttata!» aggiunse, da dove proveniva tutta questa gentilezza?

Gli sorrisi non sapendo bene cosa dire, ero ancora arrabbiata con lui per la faccenda sulla mia non morte.

Mi ricambiò uno sguardo comprensivo e fraterno prima di sfregare lentamente la mano contro la mia schiena in segno d'affetto.

Pressai le labbra abbracciando anche il resto dei miei amici che erano tutti preoccupati per me.

Rhydian mi aveva trattenuta più a lungo dicendomi che gli dispiaceva per non essere venuto con Dave e Malcom.

Quando finalmente tutto fu sistemato Dave prese parola.

« Malcom ha assegnato i posto letto, se non vi vanno bene in giardino c'è una sdraio.» disse gentile e armonioso come sempre.

Probabilmente non si sarebbe lamentato nessuno.

Quale persona avrebbe mai voluto dormire in giardino in tardo autunno?

Controllammo il foglio appeso al muro dove oltre ai posti letto erano segnati i turni dei bagni, anche se ce n'erano più di uno.

Tutti si erano messi davanti alla parete coprendomi la visuale, solo il ragazzino riccio non si era riunito con gli altri.

Mi misi in punta di piedi, lessi il mio nome accanto a quello di Harry segnato in un quadrato che doveva essere la sua stanza.

Elijah, Dave e Malcom avevano i loro tre letti nel sottotetto che era stato trasformato in una stanza mentre Rhydian, Lena e Harry avevano stanze singole al pian terreno.

Il resto della mia gang avrebbe dormito in salotto.

« Malcom, scusami, con chi dovrei dormire io?» domandai e me ne uscii con una strana voce stridula.

Lui ammiccò. « Figurati dolcezza.»

Lo trovava divertente.

Alzai gli occhi al cielo dirigendomi verso la stanza di Harry che fortunatamente era munita di un bagno proprio.

Bussai alla porta prima di entrare.

Trovai Harry sdraiato sul letto che guardava concentrato la televisione appesa al muro in legno del cottage.

Le mie scarpe rumoreggiarono sullo scuro pavimento in legno di ciliegio mente raggiungevo il fianco del ragazzo.

« Mi hanno assegnato questa stanza.» mormorai.

Per un momento sembrò far finta di niente, come se non fossi mai entrata, ma dopo si sciolse mormorando qualche parola.

« Quel fottuto deficiente si sta divertendo a fare cupido.» disse solamente.

Mi levai la giacca e gli stivaletti posandoli su una sedia. « Sta solo cercando di essere carino.»

« È una testa di cazzo.»

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