The Night We Met || Lando Norris ||

30

era mattina ed ero a fare colazione con Lando.

Alex era con Meri che era stata molto felice di sapere che sia oggi che domani avrebbe tenuto la piccola visto che io dovevo essere ai box.

-come hai dormito?- chiese bevendo con gusto il suo latte caldo.

- bene, te?-

- avrei dormito meglio con te tra le mie braccia ma tutto sommato bene- disse facendomi l'occhiolino.

improvvisamente una cosa mi balenò in testa.

-cacchio! mi sono dimenticata di dire una cosa a Max e a te- dissi battendomi una mano sulla fronte.

-cosa?- chiese guardandomi.

-mi sono iscritta all'università-

il suo sguardo si incupì.

-sono molto felice per te ma...-

- ma non sarò ogni volta con voi come ora- continuai la frase per lui - si lo so Lando ma cercherò di venire ogni volta che posso-

annuì e mi sorrise.

-dov'è la scuola?- chiese curioso.

-a Roma, in Italia-

-dai non è molto distante da Londra-

annuii mangiando il croissant.

-questi cosi sono buonissimi- dissi leccandomi le labbra per togliere lo zucchero a velo.

non disse niente ma puntò lo sguardo sui miei occhi.

-cosa?- chiesi non capendo.

- non farlo mai più- sussurrò assottigliando gli occhi.

-intendi questo?- chiesi passando lentamente la lingua sulle labbra.

lo vidi mordersi il labbro inferiore.

alzò gli occhi al cielo e si alzò di scatto per poi avvicinarsi al mio viso, era esattamente di fronte a me, e mi baciò.

saremmo stati nelle copertine dei giornali ma che importava.

appena ci staccammo feci il vaffanculo a un giornalista dietro di noi che ci stava facendo una foto.

-aggressiva, mi piace- sussurrò mettendosi di nuovo seduto.

risi bevendo il succo alla pesca che avevo ordinato.

-cosa avete fatto ieri sera?-

-oltre ad aver bevuto come spugne? sono rimasta avvinghiata a Max x quasi tutta la serata e poi noi due abbiamo fatto una piccola passeggiata-

- non avete ballato?-

- no, lo odio-

-ok non ti chiederò mai di ballare-

-bravo bimbo-

fece il broncio.

-una volta ti faccio bere in latte dal biberon di Alex- gli dissi ridendo.

- o da qualcos'altro- disse con un sorriso malizioso stampato in faccia.

-intendi nei tuoi sogni? beh perchè non accadrà m.a.i. -

-peccato-

scossi la testa alzando gli occhi al cielo.

si alzò sotto il mio sguardo attento e mi fece segno di seguirlo.

dopo aver pagato tornammo in hotel.

una volta in stanza lo guardai interrogativa.

-come mai qui?- chiesi prima che iniziò a baciarmi con passione.