Capitolo 4

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Salve scusate se non ho più aggiornato la mia storia sono stata davvero impegnata , spero che vi godrete questo nuovo capitolo
Love adel250299
Lidya

Un odore di amaro ma allo stesso tempo acro mi invase le narici ,caffè, così come una dipendente cronica alla caffeina che sono mi alzai dal letto correndo in cucina sapendo che Sharon aveva preparato il mio elisir di lunga sveglia

- Vedo che finalmente hai deciso di degnarmi della tua presenza !- mi fece lei
- Uhu ora però dammi la tazza devo energizzarmi- dissi con voce impastata di sonno - non così in fretta , te l'ho avevo già detto sul aereo, sputa il rospo - mi disse con voce seria , seriamente era più cocciuta che mai !!!!!! Alla fine finì per raccontarle cosa era successo punto per punto ,dire che la sua faccia assomigliava ad un camaleonte era poco , ogni scena che raccontavo cambiava colore a seconda della situazione , come quando le avevo detto che avevo perso la verginità prima era diventata pallida quasi bianca e poi rossa come un pomodoro , era una situazione davvero divertente , quando glielo fatto notare sembrava mi volesse schiaffeggiare..... Alla fine dopo avermi fatto un predicozzo così ben elaborato che neanche mia madre ne era capace, talmente articolato era , uscimmo finalmente dal nostro appartamento . Io e Sharon siamo amiche sino dalle superiori abbiamo stretto un legame molto forte , proveniamo da Quincy una città non particolarmente lontana da Boston ,dopo aver finito il liceo entrambe siamo entrate alla Cambridge così per comodità avevamo deciso di prendere un appartamento insieme per poter far fronte alle spese e sopratutto perché l'idea di stare nel dormitorio non andava tanto a genio a nessuna delle due . Recentemente entrambe abbiamo preso la laurea , io in business ed economia e lei in letteratura inglese, così abbiamo deciso di fare un viaggio lungo tutta la costa est poi ovest con ultima tappa New York è ed è così che mi sono imbattuta nel mio principe oscuro.

Mettendo da parte questo ultimo pensiero pericoloso entrammo entrambe in una piccola tavola calda che era immersa in un aroma di pancakes , uova fritte , backon, caffè .... Stavo già sbavando così con due falcate raggiunsi un tavolino per due con una tovaglia a scacchi bianca e rossa , una volta sedute una cameriera dal sorriso cordiale venne a prendere i nostri ordini ed io essendo golosa fini per ordinare pancake , uova strapazzate, beckon ed una spremuta d'arancia , ( volevo ordinare anche il caffè ma qualcuno * ahem Sharon ahem* me lo impedì dicendo che poi rischio di diventare troppo iperattiva, così con un broncio accettai di mala voglia la mia sconfitta ).

- Allora sei proprio convinta di non ricordare il nome di questo tipo ? - mi domandò Ron con faccia contrita - si per la billionesima volta SÌ ,!! - esclamai esasperata - OK d'accordo, dato che questo uomo " oscuro " - fece lei con le mani per indicare le virgolette - resterà per sempre sconosciuto che ne dici di chiudere questo argomento ? È inutile che continui a pressati ,tanto la vedo dura che un futuro incontro avvenga , in oltre è stato solo una cosa volatile , una notte e via -disse lei con fare noncurante , però per quanto piccola ed insignificante fosse per lei per me era come la spartizione delle acque che Mosè provocò per gli ebrei, perciò era enormemente IMPORTANTE !!! Insomma questo adone aveva trascorso la notte con me privandomi del regalo più importante che una donna possedesse , quindi santo cielo non poteva dirmi che era " una notte e via " , non sono una ragazza che si concede velocemente, ho avuto due e dico DUE ragazzi con la quale sono uscita ma non e mai durato tanto , ero sempre impegnata a studiare per fare in modo che potessi trovare un buon lavoro e aiutare i miei genitori a pagare le spese mediche della mamma che aveva bisogno di prendere medicinali costosi per il cuore , purtroppo quando era nata i medici avevano scoperto che aveva un buchino dentro di esso che spesso le causava fatica e qualche complicazione qua e là . Negli ultimi tempi mio padre aveva rinunciato addirittura a delle ore di lavoro per stare con la mamma ed aiutarla con le faccende di casa , oltre che con i miei fratelli e sorelle più piccoli , il fatto è che la mia famiglia non è povera ,mio padre è un ingegnere che lavora per una ditta di montaggio di aerei ed elicotteri, quindi la paga era molto buona, mia madre invece era un avvocato ma purtroppo mio padre ha voluto che smettesse di lavorare e fare solo la casalinga dopo che ha partorito i gemelli Tyler e Austin , purtroppo dopo aver dato alla luce i due stava sanguinando tanto ed il cuore doveva pompare più velocemente del solito , questo le aveva causato un arresto cardiaco ma per fortuna i medici riuscirono a rianimarla e ristabilirla . Dopo di che dovette stare due settimane e mezzo in ospedale , è stato in quel periodo che ho visto mio padre piangere per la prima volta , mi aveva spaventato vederlo così fragile e delicato ,con occhi vuoti e privi di ogni emozione , lui , l'uomo sempre forte , composto , serio , che possiede una volontà ferrea , ancora adesso solo il pensiero di rivederlo in uno stato pietoso come quello mi fa rabbrividire. Perciò potete intuire che mio padre è sempre estremamente protettivo nei confronti della mamma il pensiero di perderla è stato un trauma più che terribile per lui, anche dopo aver ricevuto il via libera dai medici a lavorare di nuovo papà proibì alla mamma di ritornare in studio , all inizio era molto arrabbiata nonostante sapesse che mio padre lo facesse per il suo bene , ma alla fine con abili parole mio padre la convinse di stare a casa e di badare a me e agli altri cinque fratelli , attualmente siamo in sei : io 20 anni , Alexander 18 ,
Christine 15 , Rosalie 11 e i gemelli combina guai Austin e Tyler di 6 anni .
Lo so siamo in tanti , scommetto che già penserete che i miei genitori siano come cani in calore , ehhhhehhe piccole menti pervertite, ma d' altro canto non posso darvi torto quei due sono come Clyde e Bonnie, inseparabili , ogni tanto mentre pensavano che non guardavi iniziavano a divorarsi la faccia, e Dio buono dovevi sentire che suoni che facevano , per quanto ami i miei, sono stata più che felice di andarmene di casa e non dover assistere più alle loro dimostrazione d'amore come le definivano loro , si certo come no io lo chiamavo lo "spappola -cervelli - innocenti " ..... anche un solo scambio di sguardi fra i due e sembrava che volessero strapparsi i vestiti di dosso e fare un settimo figlio.... Ahem dire imbarazzante e dire poco ,solo io e Alex possiamo dire i essere stati marchiati a vita dai nostri genitori, per fortuna quando erano presenti i miei fratelli più piccoli evitavano certe situazioni, anche se mio padre non lasciava mai andare la mano della mamma ed ogni tanto ci poggiava un bacio di tanto in tanto. Dunque ora che vi ho presentato la mia famiglia potete capire perché volevo aiutare la mia famiglia finanziariamente, con sei bocche da sfamare è una sola persona che lavorava in famiglia non era certo una passeggiata , per fortuna mia madre per quel poco tempo che fece l' avvocato aveva messo da parte un bel gruzzolo ma mio padre insisteva con il non spendere i risparmi della mamma ( anche se lei di nascosto prendeva le bollette nella casella postale e le pagava alle spalle di mio padre, anche se credo che lui l'aveva già scoperta ma non voleva dire niente per evitare di urtarle i sentimenti e farla sentire come un peso ) , fu perciò che iniziai a svolgere qualche lavoretto come fare la babysitter, dogsitter lavori che pratico anche ora che ho finito il college l' unica aggiunta sarebbe il lavoro di barista che svolgo in un pub nel quartiere che io e Sharon viviamo , il quale offre una paga più che decente , oltre a permettermi di mandare più soldi a casa mi offriva l' opportunità di salvare qualche soldo per i miei capricci, come scarpe nuove , vestiti , accessori, libri ecc... Oggetti che ogni donna desideri di tanto in tanto e per quanto amassi fare la barista non era quella la mia vocazione nella vita , il mio goal era quello di lavorare per un azienda , possibilmente in una città grande come Boston, New York, Los Angeles, Chicago, Seattle e tanti altri , lo so che alcune di queste città erano lontanissime da dove la mia famiglia abitava , ma se questo era necessario per adempiere il mio sogno allora sarei andata anche in capo al mondo. E a proposito di lavoro , mi svegliai dalla mio monologo, mi volsi verso Sharon che stava finendo di mangiare la sua pila di pancake al sciroppo d acero e le rivolsi una domanda la quale stava facendo strada nella mia mente già da tanto tempo - Hai già qualche idea sui colloqui di lavoro in cui volevi applicarti ? - le domandai trattenendo il fiato, dopo tutto anche lei aspirava alla vetta come me ,ed avrebbe fatto tutto il possibile per renderlo reale , così alzò il capo squadrandomi con quegli occhi scuri, come per capire a cosa stavo mirando - A dir la verità avevo consultato dopo il diploma un professore del campus che mi aveva dato qualche dritta su dove potrei indirizzarmi come lavoro, e devo dire che le sue proposte non sono state affatto male , mi aveva pure detto che se mai avessi avuto problemi di contattarlo che mi avrebbe sistemato dei colloqui- disse con un sospiro, la cosa mi aveva incuriosito, sapete , io e Ron non avevamo deciso che lavoro volevamo intraprendere subito uscite dal liceo , eravamo entrambe confuse su cosa volevamo farne del nostro futuro, così quando ci siamo iscritte al college abbiamo preso vari corsi e poi selezionato quelli a noi più ideali , mentre io avevo scelto business ed economia lei aveva optato per lettere , ma alla fine tra esami , studio e tanto altro non abbiamo ancora avuto il tempo di parlare seriamente di quello che ci avrebbe fatto piacere fare in futuro dopo aver finito il percorso che avevamo intrapreso al università , così le porsi l unica domanda sensata - Quindi quale è questa tua scelta? - con occhi brillanti ed un sorriso a trentadue denti rispose - La giornalista , lo so sembra banale ma mi piacerebbe scrivere recensioni su libri vecchi e nuovi, dare il mio parere su manoscritti e tanto altro- mi disse eccitata, poi con uno sguardo perplesso ma lo stesso tempo curioso si rivolse a me - Tu invece ?? Non ho ancora sentito quello che ti piacerebbe fare - esclamò aggrottando le sopracciglia- Beh , diciamo che un idea me la sono fatta , mi piacerebbe lavorare nel marketing aziendale di una compagnia - dissi grattandomi il collo imbarazzata , ma lei mi sorrise , - hai già visto qualche proposta di lavoro interessante per il quale pensavi di applicarti ? - mi domando con interesse - No , adir la verità non mi sono interessata ancora - ammessi ad alta voce , le mie guance diventarono rosse per l' imbarazzo , era come dire che tutto questo tempo mi ero girata i pollici facendo nulla tutta il tempo , naturalmente la mia amica stava già ridendo beffeggiandosi della mia insicurezza così quando noto il broncio che avevo messo mi diede una pacca sulla spalla con un ultimo risolino ed un ghigno sulla faccia - non ti preoccupare io non sono più avanti di te - mi rassicurò, questo signori e signore e il perché della nostra lunga amicizia , un bulbo mi si accese in testa- perché non cerchiamo entrambe un consulente che possa assisterci  ?!? Così magari riusciremo a trovare lavoro nella stessa città, - dissi allegra , con uno sguardo contemplante mi guardo e poi , come uscita da una trans mi annuì felice - Sarebbe un ottima idea cercare insieme - così finito il cibo e bevuto il caffè , nel mio caso il succo d' arancia , lasciammo il conto più la mancia ed uscimmo dal ristorante .
Okkkkk cosa pensate ?????????
Mi raccomando VOTATE E COMMENTATE .
MI SCUSO DI NUOVO PER NON AVER AGGIORNATO LA STORIA MA AVEVO AVUTO UN BLOCCO E NON SAPEVO COSA SCRIVERE ( oltre per altri motivi) .....

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