Capitolo 17

378 20 1
                                    


Remus raggiunse in fretta i suoi amici, che evidentemente non si erano accorti del fatto che si fosse intrattenuto qualche minuto in più con Lynn.

Doveva pensare bene alla domanda da porle. Prima aveva detto una mezza bugia. Non era vero che non sapeva cosa
chiederle. Il problema era che aveva talmente tante domande, che non aveva idea di quale scegliere.
Soprattutto, lo aveva sorpreso l'estrema curiosità di Lynn, quando gli aveva chiesto se fosse lui l'autore del disegno. Lei che evitava ogni domanda.

Quando James gli aveva mostrato il ricordo della partita di Lynn a Beauxbatons, dopo che erano riusciti ad intrufolarsi nell'ufficio di Silente per utilizzare il pensatoio, Remus si era sentito quasi in colpa. Gli era sembrata una cosa troppo privata e non voleva mancare di rispetto a Lynn e alla memoria dei suoi genitori.

Il campo di Beauxbatons era meno bello rispetto a quello di Hogwarts, ma altrettanto grande. Le tribune avevano colori che non riconosceva. Blu, viola e verde. Lynn non aveva dovuto cambiare molte cose alla fine.

Era in mezzo ad una folla che sventolava bandiere blu. Accanto a lui, James aveva una macchina fotografica. Davanti a loro, una Lynn di dodici anni, con le guance rotonde ed un sorriso che non le aveva mai visto sul volto, era stretta fra i suoi genitori.

Suo padre sembrava una versione di James adulta. Stessa espressione, stesso colore di capelli e occhi. La cosa che lo colpì di più fu quanto la madre di Lynn, Dalia, gli ricordasse la sua. Tutti ridevano ed erano felici.

Aveva cercato di imprimere il ricordo nella sua mente, per riuscire a riportarlo sulla carta con la massima precisione.
Ci aveva impiegato giorni a farlo. Cancellava le linee e le rifaceva in continuazione, perché non era mai soddisfatto. I suoi acquerelli, che si era fatto mandare dalla madre, non sembravano rendere nel modo giusto il biondo dei capelli della madre di Lynn o il color marrone arancio dei loro occhi.

Non importava quante volte James gli dicesse che era perfettamente uguale al suo ricordo, quante volte Sirius gli dicesse che aveva reso benissimo il sorriso di Lynn o quante volte Peter gli dicesse che lei sarebbe stata contenta in ogni caso. A lui non sembrava mai andare bene.

Poi aveva discusso con Lynn, una settimana prima del suo compleanno, quando non aveva ancora finito il disegno. E aveva perso completamente il controllo.

Era nervoso perché il disegno non stava venendo come voleva. Marcus Selwyn aveva insultato sua madre. E Lynn gli aveva rinfacciato ciò che lui, come Sirius, James e Peter, stava cercando di fare per lei.

Se l'era presa molto più di quanto avrebbe mai pensato. E Lynn sembrava arrabbiata almeno quanto lui. Non aveva mai discusso così con qualcuno, nemmeno con Sirius.

Poi quando Lynn lo aveva provocato ancora, si era riscosso. Era quasi andato nel panico per paura di ciò che sarebbe potuto succedere. E non era nemmeno vicino alla luna piena.

Si era sentito così in colpa che aveva finito il disegno quella sera stessa e lo aveva dato a Sirius così che potesse applicare l'incantesimo per far muovere le figure. In un attimo Peter lo aveva messo nella cornice che aveva fatto e James lo aveva incartato.

Ciò che l'aveva colto alla sprovvista era stata la reazione di Lynn. Non che si aspettasse gesti eclatanti o grandi dimostrazioni di emotività. Però, e non solo lui, aveva pensato che alla vista dei genitori si sarebbe commossa. Come si sarebbe commosso chiunque altro.

Lynn invece era rimasta senza parole, sicuramente toccata, ma non si era commossa.

"Sai, mi aspettavo qualcosa di più, sinceramente." Stava dicendo Sirius.

"Cioè?" Chiese James confuso.

"Beh.." Sirius fece una pausa. "Si insomma, mi aspettavo si mettesse a piangere, ecco."

Bird Set FreeWhere stories live. Discover now