Capitolo sedici.

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Beatrice strabuzzò gli occhi. Era incapace di muovere un solo muscolo. Doveva pensare velocemente a cosa fare, non voleva che Niall la vedesse.

Con il cuore in gola e le mani tremanti, afferrò le spalle di Cory, che intanto era rimasto fermo a fissarla.

"Hey" la richiamò infastidito quando si sentì sballottolare dalle braccia "che fai?" la voce più alta.

Beatrice lo zittì con un gesto stizzito e veloce della mano, cercando di nascondersi il più possibile dietro quel ragazzo e osservando Niall.

Quest' ultimo, dopo essersi guardato un po' intorno tra i vari tavoli sparsi per la sala, si diresse verso Marianne, un'altra cameriera del locale che in quel momento stava prendendo le ordinazioni dei clienti.

Tese un orecchio verso la loro direzione, tentando di ascoltare quello che i due si stavano dicendo. Ma riuscì a capire ben poco di tutta la conversazione.

Qualche minuto dopo vide solo Marianne voltarsi verso il bancone e indicarla mentre l'altro seguiva con lo sguardo il braccio teso dell'altra.
Cazzo.

Beatrice lasciò perdere Cory e si accasciò al pavimento, nascondendosi per bene dietro il bancone.

Fece giusto in tempo prima che Niall la vedesse.

"Ma che hai?" le chiese intanto il ragazzo sporgendosi al di là del bancone per guardarla in faccia.

"Sta' zitto"

Beatrice gli mollò uno schiaffo sulla mano intimandogli di fare silenzio e di far finta che lei non ci fosse.

Con la testa reclinata all'indietro, guardò un Cory perplesso scomparire dietro il tavolo prima di sentire un'altra voce.

"Scusa, hai visto la ragazza del bancone?"

La sua voce. Merda, la sua voce.

Sentì il suo cuore perdere un battito prima di cominciare a battere più velocemente del normale.

A Beatrice mancava terribilmente la sua voce, sentire quelle parole storpiate dall'accento irlandese e ancora di più le mancava poter guardare quei due pozzi azzurri.

Dio, com' era stupida a pensare certe cose.

"Emh" Cory prese a balbettare, visibilmente in difficoltà. Poi ricordò le parole che gli aveva precedentemente detto Beatrice, e allora rispose:

"Nono, manca da un po' e sto aspettando che arrivi per ordinare"

Okay. Faceva schifo a mentire. Aveva balbettato e deglutito per tutta la frase, due dita a grattarsi la tempia e un sorrisino innocente a contornargli il viso. Per questo motivo Niall non gli credette a pieno, sia per il suo comportamento, sia perchè poco prima lo aveva visto sporgersi oltre il bancone. Gli era sembrato che parlasse con qualcuno. Così Niall lo guardò negli occhi, per poi alzare un sopracciglio e piegare il busto per vedere oltre il tavolo.

Ma prima che potesse muovere un solo muscolo, quel ragazzo lo bloccò.

"No" alzò la voce fermandolo per una spalla.

Niall aggrottò le sopracciglia guardandolo sospetto.

"Come scusa?"

"Non..." cominciò con un fil di voce "aspetta, ma io ti conosco"

Cory cercò invano di spostare l'attenzione su qualcos' altro. Magari sul fatto che aveva riconosciuto Niall e aveva capito che faceva parte dei One Direction.

Niall buttò gli occhi al cielo, ignorandolo. Poi riprovò a guardare dietro il bancone, ma di nuovo l'altro lo fermò parandoglisi davanti.

"Senti, si può sapere che cosa vuoi?"

Responsibility || Niall HoranTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang