Capitolo quattro.

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Una volta arrivati in giardino, Niall spalancò lo sportello dell'auto ancora prima che questa si fermasse.

Con le guance rosse dalla rabbia, camminò a passo veloce verso la porta di casa, non ascoltando nemmeno le lamentele da parte di Mark per essere sceso dall'auto in quel modo.
Sei solo un bambino.

Queste parole continuavano a ronzargli in testa e non facevano altro che far infuriare ancora di più il ragazzo.

Tirò fuori dalla tasca le chiavi e le girò nervosamente nella toppa. Lasciò sbattere la porta contro il muro e si lanciò a passo spedito sulle scale. Voleva solo farsi una bella doccia e poi riposarsi un po'.

Ma nel momento esatto in cui poggiò un piede sul primo gradino, una voce a lui familiare lo chiamò e sentì scaldarsi il cuore quando capì di chi si trattasse.

***

Quella mattina Beatrice si svegliò più presto del solito. Fece colazione e poi si buttò sul divano con l'intento di guardare qualche bel film in tv. Stava ancora cercando un canale su cui soffermarsi quando il cellulare sul tavolino prese a vibrare: lo schermo illuminato mostrava la scritta 'Richard'. Beatrice, un po' preoccupata per quello che le avrebbe potuto dire, deglutì e afferrò il telefono avviando la chiamata.

"Pronto?"

"Beatrice, scusa se ti disturbo ma ho urgente bisogno di te"

"Si signor Griffiths, cosa succede?"

"Oggi devi andare da Niall" disse solo l'uomo dall'altro capo del telefono. Beatrice sgranò gli occhi e prese a boccheggiare.

"Ma, in realtà..." balbettò.

"Niente ma, Beatrice" rispose duro Richard "avevamo deciso che avresti fatto tutto quello che sarebbe servito"

La ragazza sospirò strofinandosi gli occhi.

"E perché devo andarci?"

"Perché tu e Niall dovete passare più tempo possibile insieme"

"Ma Niall non mi sopporta" ammise Beatrice mentre poté percepire i lati degli occhi inumidirsi. Ed era vero: Niall era sempre troppo duro con lei e non sorrideva mai quando stavano insieme. Quello non era il Niall Horan che aveva immaginato per tutto quel tempo. Beatrice stava male per questa situazione. In realtà le sarebbe piaciuto molto passare del tempo con lui e instaurare un rapporto non solo di amicizia. Con un bambino in pancia, voleva solo avere qualcuno al suo fianco che la aiutasse. Tutto però dipendeva dal ragazzo.

"É proprio per questo che devi andare da lui, almeno Niall prenderà confidenza e capirà che bella ragazza sei in realtà" Richard le fece l'occhiolino anche se era consapevole che non avrebbe potuto vederlo. Beatrice rise dopo aver ascoltato le sue parole e arrossì leggermente.

"Stai tranquilla" la rassicurò poi. E fu il tono rassicurante che usò Richard a convincerla.

Così qualche ora dopo si era trovata a suonare il campanello di casa Horan con l'indice tremolante.

Ad aprirle, però, non fu Niall, come in realtà si aspettava. I capelli biondi di Maura Horan, madre del ragazzo, sbucarono dalla porta in legno e l'unica cosa che Beatrice desiderò fu quella di essere risucchiata dallo zerbino sotto i suoi piedi. La donna sorrise mettendo in evidenza le rughe intorno agli occhi e si spostò per lasciarla entrare.

"Buongiorno signora" salutò educatamente Beatrice mentre pensava che si, Richard era un deficiente e l'aveva fatto apposta a non avvisarla della sua presenza. Beatrice si sentiva tremendamente a disagio e non sapeva cosa dire.

"Buongiorno cara" salutò Maura chiudendo la porta e accompagnando la ragazza in salotto.

"Come stai?" chiese poi sedendosi sul divano accanto a Beatrice e indicando la pancia.
Oh bene, allora sa della gravidanza.

"Mh bene, grazie signora"

"Chiamami Maura"

Beatrice le sorrise e si accarezzò la pancia lievemente.

"Volevo fare una sorpresa a Niall, quindi eccomi qua" disse Maura spiegando la sua presenza.

L'altra sorrise, poi il silenzio calò tra le due. Dopo alcuni istanti di indecisione, Beatrice si decise a parlare.

"Lei" deglutì in soggezione "lei lo sa?"

"Del bambino?" chiese Maura "si, sono stata una delle prime a saperlo e sono felice di non averlo scoperto su un articolo di giornale"

"No, ma noi, insomma, non vogliamo dirlo adesso"

"So anche questo" rise Maura "Niall é un po' mammone, quindi so sempre tutto" continuò ridendo.

A Beatrice piaceva Maura. Era simpatica e affabile, e aveva il carattere simile al figlio. Beatrice sorrise e continuò a parlare con Maura come se si conoscessero da una vita. Fu subito felice di aver accantonato l'imbarazzo e in poco tempo scoprì che Niall non era in casa perché aveva un'intervista che non poteva assolutamente saltare.

Fermarono la loro chiacchierata solo quando sentirono il rumore di una porta che sbatteva e dei passi colpire velocemente il pavimento. Maura si sporse in tempo dal divano e vide il figlio che stava per salire le scale.

"Niall!" lo chiamò tirandosi su dal divano e avvicinandosi al corridoio. Notò il ragazzo irrigidirsi e bloccarsi con un piede a mezz'aria. Niall si voltò di scatto e sgranò gli occhi guardando la donna che aveva davanti. Ci vollero esattamente due secondi prima che i due si abbracciassero forte.

"Mamma, hey" la salutò il ragazzo stringendola forte a sé e appoggiando il mento sulla sua testa per la differenza di altezza. A Niall era mancata la sua famiglia, gli era mancata moltissimo e poter di nuovo riabbracciare sua madre dopo tutti quei mesi in cui era stato costretto a star lontano dai suoi familiari, lo rendeva davvero contento.

"Tesoro, mi sei mancato" Maura gli accarezzò la schiena, un gesto che aveva il vizio di fare sin da quando era piccolo.

"Che ci fai qua?" chiese Niall staccandosi e guardandola con un sorriso a trentadue denti.

"Mi mancavi, e ho pensato che data la situazione ti sarei stata d'aiuto" spiegò la madre accarezzandogli una guancia e volgendo lo sguardo sulla porta del salotto, dove stava Beatrice. Fu in quel momento che Niall la vide. Il sorriso che aveva fino a pochi secondo fa si tramutò in una smorfia di irritazione che dovette subito nascondere con un altro sorriso -finto-.

"Ciao Niall" lo salutò la ragazza con la voce tremolante.

"Nì, non sei felice? C'é anche Beatrice" sorrise Maura e lui fu costretto a ricambiare il sorriso.

Purtroppo, Niall in tutta quella situazione e la felicità per aver rivisto sua madre, aveva dimenticato un particolare importante: aveva detto a sua madre che stava con Beatrice già da qualche mese e adesso si trovava nella merda fino al collo.

Spazio Autrice:

Scusate per il ritardo, ma sono stata parecchio impegnata.

Sono consapevole che questa é la prima volta che scrivo le note d'autrice, mi scuso anche per questo ahahah

Ringrazio tutti quelli che leggono, commentano e votano la mia storia. Ringrazio anche i lettori silenziosi, ovviamente.

Vi adoro, ciao a tutti ♥

Responsibility || Niall HoranWhere stories live. Discover now