CAPITOLO 7🔴

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Dopo avergliela sbottonata gliela tolsi e sentii la sua mano destra scorrere dalle mie costole fino ai miei fianchi. Afferrò delicatamente la gonna e la abbassò, ma lo fermai.

"Theo... i-io sono vergine"
"Se ti senti pronta io vado avanti altrimenti sarà per la prossima."
"Va bene Theo continua."

Gli diedi nuovamente il 'via'
e riprese ad abbassarmi la gonna, la prese con i piedi e la lanciò sul pavimento.
Continuò a baciarmi il collo e io gemetti mentre mi lasciava un succhiotto in bella vista.

Mi mise una mano dietro la schiena e mi slacciò il reggiseno, io intanto, gli ho tolto i pantaloni della tuta, stavolta neri.
Mi fissò un momento e vidi la lussuria aumentare nei suoi occhi scuri e sexy.

"Posso continuare?"

Annuii lentamente e lui mi fece un leggero sorriso.
Si avvicinò alle mie mutande e me le tolse lasciandomi completamente nuda. Fece lo stesso con i suoi boxer e si strusció sui miei fianchi mentre avvicinava il suo amichetto alla mia entrata.

Mi fece sentire la sua 'taglia'
e cominciò a entrare in me. Gemetti forte e lui spinse ancora finché io non ebbi tutti i suoi 30 cm in me.
Cominciò ad andare avanti e indietro con i fianchi e io gemetti ancora più forte.

"Sei così dannatamente stretta, piccola"

Come risposta grugnii e lui ridacchiò. Cominciò ad accelerare il ritmo mentre mi bació appassionatamente.
Inarcai la schiena per il piacere e lo spinsi ad accelerare nuovamente di più e si vedeva che ne era felice.

Stavo per raggiungere il culmine e lo stesso per lui.
Siamo venuti nello stesso momento e lui si sdraió accanto a me e mi addormentai dopo aver sentito che lui mi tirava la coperta sopra al mio corpo nudo.

PIÙ TARDI

Mi svegliai la sera poco prima di cena. Vidi quello splendido ragazzo accanto a me che russava leggermente e mi scappò una risatina.
Mi alzai e gli scrissi un bigliettino dicendogli che ero andata nella mia stanza per farmi una doccia.

Andai in bagno e accesi l'acqua calda che subito fece contrasto con la mia pelle fredda.
Quando ebbi finito mi vestii semplicemente con degli shorts grigi e una maglietta bianca corta che mi lasciava scoperto l'ombelico.

Scesi in sala comune e lì trovai Draco, Blaise, Pansy e Astoria che parlavano.
Appena Pansy mi vide si alzò in piedi e corse ad abbracciarmi.

"Dove sei stata tutto questo tempo."
"Dopo ti dico tutto."

Parlavamo a bassa voce perché non volevamo che anche Draco ci sentisse. Si unì a noi anche Astoria e Blaise che fece la finta voce da femmina per poter ascoltare, ma non fece in tempo ad avvicinarsi che Pansy lo spintonò via.

"Ragazze, se volete sapere tutto andiamo in camera mia."

Salimmo le scale ed entrammo. Mi girai e chiusi a chiave.

"Muffilato."

"Oi, guarda che non sei mica sotto interrogatorio per un triplice omicidio!"
"Zitta Astoria ora capirai..."
"Oggi pomeriggio dovevo andare da Mattheo per studiare insieme, ma appena sono entrata mi ha detto che non intendeva aprire nessunissimo libro e mi ha presa, messa sul letto e... ho perso la mia verginità. Questo è tutto."
"Noi vogliamo i dettagli Y/N, vero Pansy?"
"Assolutamente si!"

Dopo avergli raccontato tutto sui minimi dettagli scendemmo e andammo nella sala grande per cenare.
Avevo davvero fame e quando mi sedetti sentii una mano sulla spalla e mi girai di scatto. Lo vidi. Si sedette accanto a me. Io guardai le mie amiche che mi fecero l'occhiolino e le fissai male in risposta.

"Attenta a ciò che fai perché la prossima volta non penso riuscirai a camminare."
"Zitto che ci sentono idiota."
"Perché credi che quel succhiotto non si sia notato?
"Zitto Theo."

Ricevetti una risatina da parte sua che era molto contagiosa e iniziammo a ridere come nostro solito fare.

Dopo cena mi avviai in camera, ma quando arrivai davanti alla porta qualcuno mi prese e mi schiantò al muro con troppa violenza. Sicuramente non era Theo infatti intravidi nel buio i suoi occhi grigi.

"Che cazzo vuoi Malfoy?"
"Chi ti ha fatto quel succhiotto che lo ammazzo?"
"Punto n.1 non sono cazzo tuoi. Punto n. 2 ti pare che tra tutte le persone in questa scuola lo vado a dire proprio a te? Punto n.3 ora mi lasci che ho sonno e te ne vai."
"Sei sempre simpaticissima."
"Guarda che lo so è!"

Mi tirò un forte schiaffo sulla guancia e mi scappò una lacrima. Mentre mi fissava negli occhi, probabilmente perso nella loro bellezza, gli tirai un calcio dove non batte il sole, e mentre era piegato per il dolore gli tirai uno schiaffo e mi chiusi in camera.
Gliel'avrei sicuramente pagata questa, ma io non ho paura di un coglione del genere che si lascia stendere da una ragazza che è fisicamente più debole di lui.

Mi misi la solita canottiera e i soliti shorts e mi dicessi verso il letto quando sentii bussare la porta. Mi dovetti alzare e dopo aver aperto mi trovai davanti una grande figura con i capelli marroni e ricci e gli occhi che intimorivano anche i sassi. Gli sorrisi e lo feci entrare.

"Volevo solamente darti la buona notte Y/N."
"Grazie Theo."
"Ma perché hai la guancia viola?"
"Finché venivo in camera Draco mi ha fermata e mi ha chiesto chi mi aveva fatto questo succhiotto e siccome non gli risposi mi ha tirato uno schiaffo."
"Come hai fatto ad andartene?"
"Gli ho tirato un calcio nelle palle e mentre era piegato gli ho tirato una sberla e me ne sono andata."

Rise come un maiale e mi lasciai sfuggire un sorrisetto compiaciuto.

Era appoggiato allo stipite della porta e andai a letto.
Se ne stava per andare, ma lo fermai.

"Puoi stare qui Theo? Ho paura che torni Draco e devo lasciare la porta aperta per Pansy."
"Era quello che volevo che mi chiedessi!"

Si tolse la maglietta e restó solo con i pantaloncini e mi raggiunse a letto.
Cazzo aveva un fisico fenomenale!

"Guarda che lo so che ho un bel fisico eh."
"Ohhh Riddle non mi leggere la mente!"
"Come faccio? Ci sono così tante cose interessanti lì dentro!"

Gli schiaffeggiai il petto e mi voltai dall'altra parte. Sentii delle bracci forti avvolgermi la vita.

"Dai ora non arrabbiarti che era solo uno scherzetto."
"Zitto e dormi."

Per il mio commento gli sfuggì una risatina e ci addormentammo poco dopo.
Mi sentivo davvero al sicuro fra le sue braccia; sapevo che se gli stavo accanto non mi sarebbe mai accaduto niente.

Da oggi sei solo mia | Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora