La collana

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"Noooo" urlo riuscendo finalmente a liberarmi dalla presa di Caius e corro dal mio amore.

"No no no, Marcus, che hai fatto" tremo davanti al suo corpo inerme.

"Aro, non puoi lasciarmi ora" dico in un sussurro udibile solo a me.

"Anastasia vattene" disse Marcus.

"No, no, io non lo lascio" dico inginocchiata accanto ad Aro.

"Anastasia per favore" dice avvicinandosi a me.

"Va via" riprende nascondendo un libro nel mio cappotto. Cos'è? Non capisco.

"Prendi il suo corpo e poi va, non rendere il suo sacrificio vano" mi disse.

Io confusa e con il cuore a pezzi faccio come mi dice.
Prendo tra le mie braccia il corpo morto di Aro e comincio a correre.
La mia vita in questo ultimo periodo si è trasformata in una continua fuga, prima da casa, poi da Aro e adesso dai Volturi.

Non so dove altro andare se non a casa e spero che il nonno riesca a fare qualcosa.
Una volta arrivata busso con il piede alla porta e in pochi secondi vedo Alice che mi apre la porta.

"Aiutami ti prego" dico stremata con la voce rotta dalle lacrime.

"Ana, che ci fai qui?" mi chiede facendomi entrare, sembra sorpresa, ma al momento non ci faccio caso.

In un secondo sono assalita da tutta la famiglia Cullen.

"Pensavamo fossi morta" esclamò Esme.

"Bambina mia!" disse mio padre vedendomi in contro per abbracciarmi, ma rimase immobile una volta visto cosa, o meglio chi, avevo in braccio.

Posai il suo corpo delicatamente sul divano e la testa affianco ad esso.

"E lui che ci fa qui?" chiese irato mio padre.

"Alice l'ha visto staccarti la testa" disse mia madre agitata.

"Si è sacrificato per me" dico con la voce spezzata.

Tutti restarono in silenzio aspettando che raccontassi la storia.

"Dopo aver trasformato un bambino in una creatura immortale i Volturi hanno cominciato a darmi la caccia, ci hanno messo parecchio tempo per trovarmi, ma l'hanno fatto.
Per la precisione mi ha trovato Aro, e stava per uccidermi, ma mi ha lasciata andare.
È tornato dai fratelli è si è costituito in cambio della mia libertà" spiego con le lacrime che mi rigavano il volto.

"Nonno ti prego salvalo. So che puoi farlo"

"Il corpo non è stato bruciato, questo è un buon segno, vuol dire che l'anima è ancora al suo interno spiega Carlisle esaminando il corpo. Però non so proprio come fare a resuscitarlo" conclude.

La sera calò presto e con essa arrivò anche l'ora di cena.

"Ana dai, sei li da delle ore vieni a mangiare qualcosa"

"Non ho fare mamma"

Ero concentrata a sfogliare ed esaminare ogni maledetta pagina del grande libro nero datomi da Marcus.
Mi ritrovai davanti la foto di una collana, bellissima.
Questa collana l'ho già vista da qualche parte! Ma dove?

È una bellissima collana d'oro con un grosso diamante incastonato al centro, è magnifica!

"Tesoro, è tardi" entrò nella stanza mia madre, era stanca, ma bellissima come sempre.

"Mamma, hai mai visto questa collana? Mi sembra di averla già vista ma non ricordo dove"

Bella spalancò gli occhi.

"Quella- indicò la foto- è la collana che i Volturi avevano regalato a me e a tuo padre per il nostro matrimonio" sembra sorpresa.

"Qui dice che può riportare in vita il corpo di un vampiro se la sua anima lo possiede ancora. Dov'è quella collana mamma?" chiedo speranzosa.

"Non lo so tesoro, non so dove Edward l'abbia messa"

Corsi giù dalle scale, il cuore a mille, ero estasiata, finalmente potevo riportare in vita il mio vampiro.

Sentii mio padre, il suo tono era più alto del solito, era arrabbiato, poi un'altra voce si intromesse, Carlisle, lui era calmo, tranquillo; stavano discutendo, lo so che origliare è sbagliato, infatti me ne stavo per andare via, ma una frase mi ha fatto cambiare idea.

"Non va bene per lei!" disse mio padre, di chi stava parlando?

"Edward, all'inizio nemmeno io ed Esme pensavamo che Bella fosse la donna per te, ma gli abbiamo dato una possibilità, l'abbiamo accolta e amata come se fosse una di noi" questa volta a parlare era il nonno, provava a convincerlo su qualcosa, ma cosa?

"Non è la stessa cosa, lui è Aro, maledizione! Ha cercato di uccidere Bella, voleva uccidere Renesme e ha soggiogato Anastasia!" voleva gridare, ma il tono per quanto arrabbiato fosse, era poco più di un sussurro.

A quel punto capì, stavano parlano di me e Aro, la mia curiosità crebbe maggiormente, cosa voleva fare mio padre?

"Però lei lo ama" cercò di farlo riflettere il vampiro dai capelli color oro, ma mio padre è estremamente testardo.

"Non mi interessa, brucialo, fallo sparire, ad Anastasia ci penso io"

"Non puoi fare questo a tua figlia"

"Sono suo padre, certo che posso"

"Allora fallo tu, io mi rifiuto Edward" disse prima di girare le spalle ed andarsene.

Se avessi chiesto della collana a mio padre in quel momento, sicuramente l'avrebbe bruciata, distrutta, fatta sparire e questo non potevo permetterlo!

"Papà" lo salutai uscendo dal mio nascondiglio, era impreparato e fece un salto per lo spavento.

"Tesoro! Come stai?"

"Non bene" dico tristemente, devo fingere di non sapere nulla, devo fingere che sia tutto come prima.

"Amore mio -disse avvicinandosi - andrà tutto bene, te lo prometto" mi stinse forte a se e io ricambiai l'abbraccio.

"Hai fame?" chiese.

"Un po' -sorrisi leggermente- andiamo a cacciare?"

"Certo"

La foresta è così vasta e fitta, perfetta per nascondersi e cacciare; è da tanto che non caccio, più o meno da 15 anni, avevo cominciato a 7 anni, ma ho sempre preferito il cibo degli umani così smisi quasi subito.

"Sai papà, non so se sono ancora capace" risi.

"Ciò che si impara non si dimentica"

Dovevo scoprire qualcosa sulla collana senza però fargli capire il motivo di tanta curiosità .

"Papà -attirai la sua attenzione- perché non mi racconti del matrimonio tuo e di mamma, non me ne avete mai parlato"

Così mio padre cominciò il suo racconto.

"Ogni rosa ha la sua spina"Where stories live. Discover now