ANSIA

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POV. T/n
Mi guardò deciso negli occhi.
Mi baciò.
Sentì le sue labbra appoggiarsi alle mie mentre le sue mani scesero sui fianchi, la sua lingua mi chiese l'accesso, glielo diedi, le nostre lingue si cercavano;
forse per desiderio, o forse per orgoglio.
Mi sollevò da terra senza staccarsi un secondo da me, saldò le mani sulle mie natiche, dalla porta mi fece sdraiare nel letto, dove si staccò è iniziò a lasciare dei dolci e umidi baci al collo, mi guardò dritto negli occhi e mi disse;
Chiesa: "La smetto qui, perché so il motivo per cui te lo stai facendo fare"
Aveva ragione..
Ed il motivo era semplice da capire..
Tutta questione d'orgoglio.
Scoppiai di nuovo in lacrime, si sdraiò accanto a me, coccolandomi, finché entrambi non cedemmo alla stanchezza.

POV. MATTEO PESSINA
Eravamo all'entrata dell'hotel stavamo chiacchierando tranquilli, non avevo ancora beccato T/n da sola, in modo da poterle parlare, ma sicuramente prima di domani gli avrei parlato e sistemato le cose fra noi,
Visti avvicinare Valeria accompagnata da Alice, era messa davvero male, Locatelli la prese un po' in giro per il suo stato, inutile dire che fece ridere tutti;
Locatelli: "Valeria senti un po' quante dite sono?" disse formano il numero 4
Valeria: "8" disse quasi cadendo
Alice: "Si 12" disse disperata per le
condizioni dell'amica
Valeria: "Matteo ma hai qualcosa in faccia" disse venendo verso di me,
Non mi diede neanche il tempo di reagire che appoggiò le sue labbra alle mie prendendosi di prepotenza l'accesso alla mia lingua, quel bacio non durò nemmeno 3 secondi, la tolsi subito di lì, e iniziai a cercare qualcosa con cui sciacquarmi la bocca, Manuel ed Alice erano sotto choc, Alice guardò con un occhio di disprezzo l'amica, e proprio in quel momento passò T/n appoggiata a Federico;
Sbiancai.
Non perché era con lui, ma per la paura che avesse visto quello che era appena successo.
O peggio aver frainteso.
Guardai Manuel, Guardai Alice, e con gli occhi quasi lucidi cercai Spina..
Niente, non riuscivo a trovarlo..
Decisi di correre a cercare T/n per parlarle, prima che fosse troppo tardi.
La cercai ovunque ma non la trovai, alla fine mi si illuminò una lampadina,
LA STANZA. LA LORO STANZA.
Bussai ripetutamente alla stanza 212 ma nessuno rispose tanto meno aprì, fin quando non arrivò Nicolò che confuso mi chiese
Barella: "Come mai sei qui?, la tua è la 209"
Pessina: "Lo so, cercavo T/n"
Barella: "L'ho vista prima con fede"
Pessina: "Anch'io, penso siano saliti in stanza, almeno lei penso sia salita in stanza, non c'è da nessuna parte"
PAURA.
Avevo paura che il mio peggior incubo divenisse realtà.
Barella: "Bhe allora apro"
Attimi d'ansia mi colpivano forte lo stomaco facendo sì che si creasse un nodo stretto, e quando finalmente la porta si aprì, il cuore mi si fermò.
Barella: "Bhe, effettivamente sono insieme, no nel modo che mi aspettassi, ma lo sono"
Non sentì nemmeno quelle parole.
La vidi con gli occhi gonfi e leggermente arrosasti, segno che avesse pianto da poco, abbracciata a Federico come una bambina, e lui con una mano le teneva la testa come se avesse paura che cadesse.
Avevano ancora i vestiti di oggi, sintomo che non era successo nulla.
Non ho mai voluto bene a Federico come in questo momento.
Barella: "Come mai la cercavi?"
Pessina: "Dovevo parlarle"
Barella: "Bhe, ormai credo se ne parli domani"
Pessina: "Lo credo anch'io" dissi sorridendo e guardandola dormire come un angioletto
È bellissima.
Barella: "Certo che è proprio bella, mi meraviglio di come possa essere la sorella di Manuel" disse sorridendo
Pessina: "Già" dissi ridendo

Uscì da quella stanza e corsi in quella di Spinazzola, arrivai e bussai sperando di trovarlo lì;

POV LEONARDO SPINAZZOLA
Sentì bussare, l'unico a quell'orario poteva essere solo Matteo, aprì,
era Matteo, ma era in lacrime.
Spinazzola: "Che successo?" dissi facendolo entrare e chiudendo la porta
Pessina: "Era con lui a letto"
iI cuore mi si fermò, ma non potevo permettermi facce strane
Spinazzola: "Spiegati meglio"
Pessina: "Leo, ho paura, non vorrei che ha frainteso, non voglio perderla ti prego, io non volevo, te lo giuro che non la voglio" disse balbettando cercando di trattenere le lacrime
Ha frainteso? chi? o cosa?
Non la voglio? ma chi?
Non sto capendo un cazzo.
Spinazzola: "Cosa matteo? Spiegati meglio"
Pessina: "In breve, c'era valeria ubriaca e mi ha baciato, io l'ho respinta subito, ma dopo manco 10 secondi è passata T/n con Federico che stavano salendo, così sono salito e-"
Spinazzola: "Apsetta, calmati un attimo.. facciamo un passo indietro- dissi rassicurandolo- Valeria ti ha baciato perché era ubriaca, lei è passata di lì con Federico pochi secondi dopo e sono saliti in stanza giusto?- Annuì- e li hai trovati insieme a letto, che dormivano giusto?"
Pessina: "Si, ma sono sicuro che non hanno fatto nulla"
Spinazzola: "È allora non capisco dove sta il problema, o mi stai nascondendo qualcosa o ti stai facendo delle paranoie inutili"
Non rispose,
Mi stava nascondendo qualcosa
Spinazzola: "Matteo parlami sinceramente, quel pomeriggio tra di voi è successo qualcosa?"
Pessina: "Si."
OOOH ALLELUIA
Spinazzola: "E te la senti di raccontarmi cosa?"
Pessina: "Spina mi fido di te, ti prego non tradirmi"
Spinazzola: "Tranquillo"
Pessina: "Ci stavamo per baciare"
LO SAPEVO CAZZO
Spinazzola: "Ah, ok qui la situazione cambia"
Pessina: "Che ne pensi?" disse preoccupato
Spinazzola: "Penso che dovresti andare a letto e aspettare domani, prima di fare passi affrettati, magari non ha visto nulla e ti stai facendo paranoie inutili, o magari ha visto tutto, e lì andrai a parlarle e sistemare la situazione"
Pessina: "Sicuro?"
Spinazzola: "Certo, tanto ti aiuterò anch'io"
Pessina: "Grazie Leo"
Spinazzola: "Tranquillo, se posso darti un ultimo consiglio, di te e T/n e di quel bacio mancato, parlane anche con Manu, avremo una mano in più"
Pessina: "Ci proverò"
Spinazzola: "Dai matte, ci vediamo domani"
Pessina: "Grazie ancora, a domani"

POV MATTEO PESSINA
Ok, devo dirlo a Manuel,
Il problema è..
Come?
Locatelli: "Pessi, devo parlarti"
Pessina: "Anch'io"
Tempismo perfetto
Mi tirò nella stanza di Gigio e Berardi,
aveva già le chiavi, forse le aveva chieste prima
Locatelli: "Ok lo diciamo insieme"
Pessina: "Ok"
Locatelli: "Farò finta di nulla riguardo al bacio di Valeria"
Pessina: "Ho quasi baciato tua sorella"
Locatelli: "COSA?" disse spalancando gli occhi
Pessina: "SI, SCUSA NON TI INCAZZARE" dissi coprendomi la faccia
Locatelli: "Non sono incazzato, anzi sono felice che tu me l'abbia detto" disse tirando un sospiro
Pessina: "Davvero?"
Locatelli: "Certo"
Pessina: "Riguardo Valeria ho un po' di dubbi"
Locatelli: "In che senso?"
Pessina: "Ho paura che T/n ci abbia visti"
Locatelli: "È da cosa lo intuisci?"
Pessina: "L'ho trovata abbracciata a Federico, stavano solo dormendo, non è successo nulla, ne sono sicuro, avevano ancora i vestiti di oggi, però aveva pianto sicuro, aveva gli occhi arrossati"
Locatelli: "Merda Pess, mi sa che sei fottuto"
Pessina: "Grazie del supporto"
Locatelli: "Siamo realisti, se ha visto sarà incazzata nera, se non ha visto nulla sarà tutto come sempre, quindi staremo a domani"
Pessina: "Ok, Sono nella merda" dissi preoccupato
Locatelli: "Non preoccuparti ci sono io che ti aiuto"
Pessina: "E spina"
Locatelli: "Non sei solo tranquillo"
Pessina: "Grazie"
Locatelli: "Bene, ora andiamo a dormire che ho sonno"
Pessina: "Hai ragione, andiamo"
Ci incamminammo verso la nostra stanza e appena arrivammo mi sdraiai nel letto provando a dimenticare ogni cosa successa quella sera;
Alice: "Ragazzi, ma soprattutto Matteo, scusate il comportamento di Valeria, e che non era in se' stasera, se si dovessero creare problemi risolveremo noi"
Locatelli: "Accettiamo le scuse, ma dovresti conoscere mia sorella no?, non è la tipa che ascolta facilmente"
Alice: "Proprio per questo ci penseremo noi"
Pessina: "Grazie mille, vedremo che succederà domani"

POV T/N
Mi svegliai la prima di tutti, apri gli occhi e vidi il faccino Angelico di Federico, di colpo ricordai tutto quello successo la sera prima, il bacio tra Matteo e Valeria, il nostro bacio e il dolore che mi trafiggeva il petto, appoggiai delicatamente la mia fronte sulla sua, facendo nasino nasino, lo vidi sorridere, mi abbracciò e mi sussurrò
Chiesa: "Buongiorno"
T/n: "Giorno"
Chiesa: "Che ne dici di una bella doccia?"
T/n: "Prima vorrei parlarti di una cosa"
Chiesa: "Certo, andiamo"
Andammo in bagno, mi sedetti sul lavandino e iniziai a parlare;
T/n: "Fede non ti offendere ma-"
Chiesa: "Il bacio di ieri non significava nulla"
Rimasi in silenzio..
Mi aveva capita ancor prima di parlare
Chiesa: "Lo so, ammetto di avermi tolto
un piccolo sfizio personale, ma te l'ho già detto, sapevo cosa volevi ieri, e di certo non ero io"
T/n: "Grazie Fede" dissi abbracciandolo
Chiesa: "Di nulla, ti prego però, stai attenta, non mi piace vederti in quel modo"
T/n: "Ok"
Chiesa: "Che hai intenzione di fare ora?"
T/n: "Parlargli"
Chiesa: "Ci riuscirai"
T/n: "Lo spero"
Mi sorrise e mi guardò come se fosse mio fratello
Chiesa: "Mi è difficile ammetterlo, ma se vuoi lui è sei felice così, mi andrà bene, sappi che ci sarò sempre Titti"
T/n: "Grazie mille Silvestro"
T/n: "Dai lavati"
Chiesa: "Ah, vado prima io? 👁👄👁" disse confuso
T/n: "Non farmi quella faccia HAHAHAH"
Chiesa: "Va bene dai"
Si sciacquò in tre secondi, uscì si vestì e mi aspettò, mi sciacquai anch'io in 5 minuti, mi cambiai e lo invitai a scendere prima degli altri, accettò e così ci incamminammo;
Una volta arrivati stavamo ridendo per il rumore della macchina del caffè, anche se la faccia di Fede era quella che più mi faceva schiattare;
Chiesa: "È qui" disse tornando serio
Non riuscì nemmeno a girarmi, ero paralizzata, non so se dalla paura o dalla rabbia
T/n: "Ok" risposi fredda
Chiesa: "Non ti va?"
T/n: "Per ora non ci riesco"
Chiesa: "Va bene, non ti forzo"
Mi perse per il braccio e mi fece sedere al tavolo cercando di aprire diversi discorsi, lo ascoltavo, ma la mia mente era su un'altro pianeta;

POV MATTEO PESSINA
Mi svegliai, avevo un ansia indescrivibile, ma nonostante questo mi alzai e mi cambiai, scesi insieme agli altri, e con la coda dell'occhio la vidi ridere con Chiesa,
mi si bloccò il cuore.
Ma non potevo farci nulla, dovevo sopportare, almeno fino a quando non avevo due secondi per spiegarle tutto se c'è ne fosse stato il bisogno;
appena mi avvicinai Federico la prese e la portò al tavolo,
in quel preciso istante morì.
Locatelli: "Fai finta di nulla per ora"
Pessina: "D'accordo"
mentre gli altri mangiavano e mi rendevano partecipe dei discorsi mattutini io morivo dentro nel non vedere il suo sguardo cercarmi.

Z.A.
Ciauuu come state?
Non so voi, ma io avrei un ansia madornale dopo sto capitolo HAHAHAHAH
Chissà cosa succederà adesso..

Un sorriso angelico.      -Matteo Pessina x reader-Where stories live. Discover now