XI

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«Si Tae si, mi è uscito il nome di Jungkook» sbuffò il rosa mentre parlava con il suo, ormai, migliore amico.

«Dai non dire cazzate Jimin» disse il rosso mentre dava un morso al suo gelato, non poteva credere a quello che gli aveva raccontato il suo amico, no perché non credesse a Jimin, ma perché nessuno aveva mai trovato la bottiglia e Taehyung era sicuro che il viola la tirasse fuori dall'acqua quando nessuno lo vedeva.

«Aigoo Tae, sei una cosa impossibile» il rosa alzò di poco il tono della voce e prese il foglietto che si era conservato in tasca.
«Leggi su»

Il rosso lesse quella "letterina" e in un primo momento non disse nulla ma poco dopo scoppiò in una forte risata che fece alzare le sopracciglia del rosa che non stava capendo perché il suo amico stava ridendo così tanto.

«Jimin, buona fortuna allora, sai girano voci su Jungkook strane, dicono che ha strane perversioni per i capelli colorati» sogghignò il rosso indicando la chioma del maggiore.

«Cretino che non sei altro, punto uno gli piace solo tingere i capelli e seconda cosa anche tu hai i capelli colorati» annuì il rosa prima di alzarsi dalla panchina sulla quale erano seduti e si incamminò verso le loro abitazioni.

Il rosso rimase un attimo a riflettere sulle parole dette dal maggiore e solo dopo una decina di secondi realizzò per bene.
«Quindi ha perversioni anche su di me?!» urlò correndo dal suo amico.



«Tu che lettera hai trovato?» domandò il viola al suo amico Yoongi.

«Ma che ti frega? Comunque Kim» sospirò il maggiore passando una mano tra i suoi capelli che ora erano azzurri.

«Kim Soojin? Quella bomba atomica? Mica mal-»

«No lei, Kim Taehyung» lo corresse l'azzurro e il corvino socchiuse le labbra incedulo.
«E tu mio caro Jeon?»

«Non ho trovato nulla, nemmeno la mia, sono sfigato in amore» sospirò gettando il capo all'indietro e mettendo i piedi allungati.

«Prova ora allora, il mare è calmo ora» propose il maggiore dei due indicando il mare davanti a loro e il viola così fece.
Si tolse la maglietta e si avvicinò alla riva.

«Cazzo è fredda!» urlacchiò poco dopo.

Ma non si fermò e andò un po più avanti, si abbassò e inziò a cercare una bottiglia con le mani, certo alle dieci di sera non si vedeva nulla.
Poi toccò qualcosa e tirò subito in aria la bottiglia che aveva finalmente trovato.

«Speriamo non sia la mia! Speriamo non sia la miaaaa!» si mise a canticchiare mentre correva dal suo amico.

«Trovata!» disse sorridendo e indicando la bottiglia che teneva in mano e poco dopo aprì il contenuto.

«Chi è allora?» domandò l'azzurro sbirciando sul figlio che il suo amici teneva in mano.

«P-park...Park Jimin» balbettò il viola facendo cadere la sua bottiglia sul pavimento che di conseguenza si ruppe.

«Quello nuovo? La chioma rosa?» domandò il maggiore non avendo ben chiaro il viso del rosa. E il viola annuì.

Era proprio lui la sua anima gemella, secondo le bottiglie ritrovate.

Jimin aveva trovato Jungkook, e Jungkook aveva trovato Jimin.

Jimin aveva trovato Jungkook, e Jungkook aveva trovato Jimin

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Ehm! Tadan...

𝙎𝙪𝙣 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora