Capitolo 5 - Un Triste Passato

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Quando si riprese si trovò con un display da polso dell'epoca e con dei vestiti completamente diversi da quelli che aveva. Era nella sua vecchia casa a Londra nella camera dei genitori. A guardare fuori sembravano all'incirca le 6:30 di mattina, la mattina del 17 Giugno 2026 ma Jonathan non se ne era ancora reso conto. Andò verso l'ingresso per uscire velocemente di casa senza farsi notare. A pochi passi dalla sua via di fuga una donna alta e snella attraversò la stanza. Spinto dalla paura aprì la prima porta che si trovò a portata e ci si chiuse dentro. Si era chiuso in bagno e fortunatamente non c'era nessuno. Si sciaquò il viso per cercare di risvegliarsi da quello che era convinto fosse solo un brutto incubo. Alzò poi lo sguardo verso lo specchio e si ritrovò di fronte un volto, ma non era il suo, eppure seguiva i suoi movimenti come se lo fosse. A quel punto si toccò la faccia rimanendo incredulo nel vedere che il suo viso era stato completamente modificato come il resto del suo corpo era un uomo molto più muscoloso, con una folta barba e una giacca a quadri. A quel punto guardò il suo display da polso notando che la modalità modifica aspetto era stata attivata. Magari aveva trovato una specie di teletrasporto dello zio, in effetti la sigla della porta era T. T., che poteva voler dire Tele-Trasporto. Scorrendo tra le impostazioni del display trovò una modalità di in visibilità. Con molta fiducia in suo zio la attivò e si riguardò allo specchio. Il suo riflesso era sparito ma se si guardava le mani poteva tutt'ora vederle come il busto e le gambe. L'unico modo per capire se fosse solo un'illusione era provare. Uscì dal bagno e si mise davanti alla donna, che non pareva vederlo, gli passò una mano davanti alla faccia ma niente: era invisibile agli occhi altrui. Poi guardò meglio la donna e lì la riconobbe. Era sua madre, ma più giovane e più bella. Da una stanza uscì un uomo che John non riconobbe dicendo:
"Sta ancora dormendo"
"Bene, buon lavoro Willy" Rispose la donna.
Si scambiarono un bacio e l'uomo se ne andò dalla porta.
Willy... Willy era il nomignolo che sua madre dava a William... William Clusber, suo padre.
Senza pensarci due volte si precitò all'inseguimento del padre attraverso la città. Dopo poche decine di metri il display emise un allarme, informando Clusber che il siero dell'invisibilità stava per esaurirsi. Si nascose in un vicolo e si camuffò da uomo d'affari con abiti eleganti tipici del 2026. John era convinto di star sognando fino al momento in cui distrattamente sbattè il braccio a un palo. Appeso al palo c'era un cestino dell'immondizia con all'interno un quotidiano del 17 Giugno. Clusber scoppiò in lacrime. Stava per assistere alla morte di suo padre. Non poteva accettarlo. Aveva visto sin troppi film sul viaggio nel tempo e sapeva di non poter interferire con il continuum spazio temporale. Studiò il display fino a trovare il pulsante "Back Home" premendolo venne nuovamente abbagliato da un fascio di luce bianca e perse nuovamente i sensi.

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