Capitolo 8 - Una Pausa

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Quando si risvegliò la scossa fu minore della volta precedente, probabilmente perché lo aveva già fatto. Come la volta precedente erano passati solo pochi minuti. Decise che per qualche giorno sarebbe stato meglio smettere di viaggiare nel tempo ma di godersi il suo presente. Tornò da Alberto e gli disse che doveva uscire ma senza specificare dove. In realtà stava andando in un'antica biblioteca per cercare altre date da visitare. Erano ormai anni che qualcuno non entrava in una qualsiasi biblioteca. All'interno non c'era quasi nessuno, se non per la bibliotecaria, una gentile signora di quasi 84 anni, che non voleva andare in pensione, perché si sentiva già a casa tra tutti quegli scaffali, e dopotutto non entrava spesso neanche troppa gente a disturbarla. Non ci sono voluti più di 6 anni dalla fine della pandemia del 2020 che Elon Musk aveva sviluppato una nuova tecnologia innovativa che impiantava nella memoria del soggetto i dati richiesti. Le scuole quindi, erano state chiuse in quasi tutti gli stati del mondo e il percorso formativo durava appena 3 mesi all'anno nelle età di 6,10,16 e 18 anni, nei quali ogni settimana per tre giorni lo "studente" si presentava dagli insegnanti e si faceva impiantare mesi di studio al giorno. Quelle che prima erano le scuole adesso erano i F.L.I. (Fast Learning Istitute). John prese posto in una vecchia scrivania di legno cigolante e accese la luce a LED sfarfallante che era attaccata alla parete. Aveva già preso i libri che voleva leggere e, uno ad uno, li sfogliò incuriosito. Si appuntò delle date che avrebbe visitato dopo essersi riposato. Dato che era lì ne approfittò per leggere qualcosa sull' evento a cui aveva assistito alcune ore prima e notò uno strano particolare: nella foto di riferimento c'era anche lui, era nel dipinto della Dichiarazione d' Indipendenza Americana, solo non col suo vero aspetto, ma negli abiti del nobile. Da una parte era meglio così, dato che se avesse avuto il suo vero aspetto al momento dello scatto sarebbe sembrato strano vedere una persona vissuta nel 2048, nel 1776 e poi di nuovo nel 2048. Rimase fuori tutto il giorno tornando verso le 19.30. Nel viaggio si era ricordato del vecchio diario dello zio che aveva trovato sul suo letto. Si fermò a mangiare in un vecchio bar in un'angolo della città e ne approfittò per leggere meglio il diario. Tra le righe rimase impressionato dalla presenza di una strana formula a cui però mancava il risultato. Ci mise molto tempo per arrivare alla soluzione, ma alla fine risultò che a ciò che aveva fatto mancava un minimo di contesto: la formula serviva a calcolare un lasso tempo alternativo e surreale in cui 60 secondi non corrispondevano neanche lontanamente a un minuto, piuttosto era più probabile che fossero 60 minuti ad essere uguali a 1 secondo. Alla fine, comunque, il calcolo era stato completato e tornavano circa 6 giorni, 8 ore, 39 minuti e 45 secondi. Si rimise in viaggio e arrivato a casa notò due auto parcheggiate vicino casa che non aveva mai visto. Erano due furgoni neri e avevano un motore a levitazione magnetica, che al tempo solo il governo possedeva. Corse in casa e trovò Alberto che parlava con un uomo, alto, biondo e molto robusto in giacca e cravatta, come i 6 uomini che lo scortavano. L'uomo, spiegò Alberto, era lì per far si che i parenti lontani ricevessero la loro parte del testamento. Lesse il testamento e prese ciò che doveva, guardando Jonathan con un aria molto strana. Probabilmente per il fatto del laboratorio e dei 500mila dollari che lo zio gli aveva lasciato. Allora gli tornò alla mente: "I soldi!" Pensò John precipitandosi nel laboratorio alla ricerca della valigetta senza fare commenti. Sblocco la porta con il codice 7596 e corse a cercare tra tutte le scartoffie. Jonathan non sapeva dove cercare oltre ai posti che aveva già ispezionato: aveva cercato sotto ogni tavolo, in ogni stanza aperta e sotto ogni singolo oggetto. Cercò tutta la notte e non mangiò mai nient'altro oltre a quella misera cena al bar. La mattina seguente andò da Alberto a fare colazione: bevve una tazza di caffè e dei biscotti all'huruhuma, una sostanza dolce scoperta nel 2034, dal sapore simile a quello del cioccolato ma con un retrogusto di caramello e vaniglia.

Andò a riposare e dormì quasi tutto il pomeriggio. La sera prese una camomilla molto potente, preparata da Alberto, per ristabilire il ciclo naturale del sonno. Quando, l'indomani, tornò a cercare la valigia notò che si era aperta una porta mai notata da Clusber. Una volta entrato vide subito la valigetta dello zio accostata a fianco della porta, ma notò anche un interruttore. John, ormai sicuro che nulla fosse pericoloso nel laboratorio dello zio lo premette e tanti piccoli faretti illuminarono la stanza. Jonathan fu strabiliato da ciò che essi rivelarono.

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