~×ShinKami×~ ☆ELETRIC LOVE♤

☆46♤

Shota pov.

Sei giorni...
Erano passati sei giorni da quando Kaminari aveva acconsentito al test genetico e i risultati erano arrivati lasciandomi in mano sei nomi, quelli dei genitori e dei nonni, sia materni che paterni.
Era stato mandato il tutto a un laboratorio specializzato che aveva fatto ľimpossibile per far arrivare i risultati prima del tempo, in compenso il ragazzo aveva avuto un altra crisi, molto più tranquilla, priva di convulsioni ma solo allucinazioni e gli arti rigidi, nulla di spaventoso in sè dato che era vigile ed era tornato subito come sempre, ma era sempre un altro attacco e non potevo dargli farmaci con le dosi sbagliate, ma adesso mi bastava chiamare il numero che la polizia mi aveva lasciato... il numero della nonna materna.
Mi era solo stato detto che i nonni da parte di padre erano deceduti come il nonno da parte di madre, mentre per i genitori non era stato trovato nulla, neppure un certificato di morte, solo una denuncia di scomparsa.

Digitai il numero della signora pronto a avviare la chiamata, ma mi fermai passando le mani sul viso.
Non ero abile nelle conversazioni e non avevo idea di come potesse comportarsi ľanziana, magari moriva ďinfarto nel sapere che il nipote aveva bisogno di lei...
Mi alzai controllando che la stanza in cui mi ero chiuso fosse ben sigillata e tornai al mio posto preparando la penna per scrivere tutto quel che ľanziana poteva dirmi.
Avviai la chiamata mettendo il vivavoce e attesi lunghi secondi ascoltando solo il "tuh tuhtuh" della chiamata in corso.
Magari non era in casa o era diventata sorda, forse era troppo anziana anche solo per alzarsi e fare qualcosa da sola o magari sapeva in qualche arcano modo che la stavamo chiamando per il ragazzo e non voleva saperne niente.

Oramai rassegnato a sentire la voce della segreteria feci per mettere giù e riprovare, ma il rumore cessò lasciando spazio a una voce stanca, la voce di una donna anziana che aveva sulle spalle molti pesi e che nonostante ciò facesse di tutto per camuffarlo.
《Pronto?... se è un altra persona che mi vuole vendere roba inutile è pregata di riattaccare, sono stufa marcia di mettere giù io》
《Buon giorno signora, mi chiamo Aizawa Shota e sono un medico. Avrei bisogno del suo tempo per poter aiutare-》
《Non sono una sua collega signore, ha sbagliato numero, e se questo è uno scherzo è di pessimo gusto!》non mi aveva fatto terminare la frase, classico degli anziani come per RecoveryGirl.
《Signora non è uno scherzo e non ho sbagliato numero... la sto chiamando per suo nipote.》
Silenzio.
Un silenzio pesante e tombale che non sembrava voler finire.
Il respiro della signora era cambiato, da freddamente calmo era diventato pesante.
《...A-aspetti che mi siedo...》aspettai altri secondi picchiettando la penna sul tavolo tentando di trovare le parole giuste per non mandare la signora nel panico 《ha... ha detto mio nipote..? I-io non-...》
《Sì signora, la sto chiamando per lui e per sapere se in famiglia avete avuto complicanze mediche come le convulsioni》
《Oh mio dio-... m-mio ni-nipote h-ho un nipotino!》dei singhiozzi rimbalzarono dal telefono a tutta la stanza e mi ritrovai a posare la penna per fare più silenzio possibile e lasciarle il tempo di riprendersi 《c-cì sono anch-.... pure i suoi ge-genitori lì? E-e quanti anni ha?》
《Attualmente il ragazzo ha ventitré anni, ma i suoi genitori biologici non sono qui... mi spiace signora ma nemmeno la polizia è riuscita a darmi i loro numeri, ľunico contatto che ho è il suo》
《C-capisco... è che venticinque anni fa m-mia figlia è scomparsa... e-》altri singhiozzi le impedirono di continuare e la lasciai fare, non volevo pressarla troppo ora, mi serviva che fosse lucida.
《Signora appena potrà rispondere alle mie domande è pregata di dirmelo... ne va della salute di suo nipote...》
《Certo, certo... certamente dottore... è solo che non posso crederci...》
Mi schiarì la gola ascoltando i borbottii della donna ancora in realizzazione in attesa del momento giusti per intervenire e presto lo trovai iniziando.