𝓣𝓮𝓶𝓹𝓮𝓼𝓽𝓮 𝓮 𝓬𝓾𝓸𝓻𝓲 𝓲𝓷𝓿𝓮𝓼𝓽𝓲𝓽𝓲.

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E rieccoci qui, una settimana all'inizio della scuola, stavolta però a me ed Aidan aspetta una sfida più grande:
La scuola media.
Da come la descrivono sembra l'inizio dei tuoi ploblemi: bulli, brutti voti, professori severi e troppi compiti per casa rispetto alle elementari.

Ma questo non è l'unico ploblema, Aidan rispetto a cinque anni fa mi sembra diventato un completo idiota!
Certo, è ancora quel alto biondo con i capelli lunghi, le lentiggini sulle sue guance scure come la sua pelle sempre abbronzata ma è il carattere "esteriore" il ploblema. Con quei pantaloni così larghi che ci potremmo stare dentro entrambi e tutte quelle magliette sbracciate pure a settembre. La gente in giro inizia a mettere le felpe o le magliette con le maniche lunghe e lui è ancora in giro come se fossimo in pieno luglio! Fortunatamente, la nostra scuola è conosciuta per aver sempre scelto di far iniziare la scuola a settembre piuttosto che ad agosto, soprattutto per le lamentele degli studenti riguardo al caldo delle classi. Non voglio immaginare come sarebbe venuto a scuola in agosto!
Anche il suo modo di fare è cambiato, sembra uno di quegli stupidi bulli che si vedono nei cartoni o nelle serie TV...
Ma come si dice, non giudicare un libro dalla copertina; io lo conosco bene, e a dire la verità il vero Aidan è rimasto lo stesso: un ragazzino insicuro su tutto, divertente, ancora molto infantile, sensibile e che richiede un sacco di attenzioni. Non puoi mai sapere quando può combinare qualche cavolata.
"Hey amico.."
Mi dice Aidan.
"Che succede? Sembri nervoso."
"Credi che la nuova scuola sarà tanto difficile?"
Ecco apparire le sue solite insicurezze, gli scorrazzano per tutto il corpo quando non è certo di una cosa, non che io sia da meno, però credo di avere più sensi di colpa tra i miei polmoni che paure che fanno tremare le gambe.
"Sta tranquillo andrà tutto bene, guarda che figurino che sei!"
Mi sorride.
"Cerca di essere un po' serio, lo sai che sono anche strano.."
"Intendi per il fatto delle gonne o delle cose da femmina? Con me non devi preoccuparti, a me piaci così come sei!"
"Lo so che tu mi accetti, sono gli altri il ploblema. E se in quella scuola iniziassero a prendermi in giro?"
Mi dispiace per Aidan, in questo mondo certe volte non si può essere nemmeno se stessi, o avere qualche problema in famiglia.
"Qualunque cosa accada io cercherò di starti vicino."

Passammo il resto della settimana tra zaini, astucci e le nostre risate,
Ormai il gran giorno è di nuovo alle porte ma stavolta al mio fianco ho il mio migliore amico e so di poter contare sul suo sostegno e lui sul mio.
"Ancora soltanto stanotte e poi diventeremo degli studenti della scuola media, non hai nemmeno un po' di ansia?"
È proprio ingenuo, pensa che io sia un leone, anche io ho le mie paure!
"Eccome se ne ho di ansia!
Però so anche che con te la situazione sarà meno spaventosa."
"Già... Ma se non saremo assieme?"
"Mia mamma ha pagato perché stessimo in classe assieme di nuovo."
"E hanno accettato?"
"Certo! Figuriamoci se qui tengono un po' di professionalità, poi chi si farebbe scappare duemila dollari solo per far stare nella stessa classe due ragazzini?"
"Duemila dollari?! Sono un sacco di soldi!"
"Già ma mia mamma lavora e poi l'eredità di mio padre..."
Aidan smette finalmente di fare domande, forse sono riuscito a far calmare tutte le sue insicurezze e paure, ormai lo conosco abbastanza bene da sapere che per farlo tacere bisogna prima far stare un silenzio tutto quello che ha dentro.

In silenzio, continuiamo a sistemare i nostri zaini.
Aidan mi prende la mano:
"Grazie per esserci sempre."
Sembra una situazione un po' strana perché di solito dopo aver detto qualcosa del genere sorride, invece ora mi guarda negli occhi senza espressione.
Lo guardo negli occhi pure io, guardo i suoi brillanti occhi azzurri, pieni di innocenza.
mi sento fuori dal mondo,
Lui accenna un sorriso molto lieve ed io in qualche modo percepisco la sua stessa felicità: sembra stiamo diventando una cosa sola.

Il rumore di una porta cigolante inizia a farsi strada. Distolgo lo sguardo: è il padre di Aidan.
"Forza alzati, dobbiamo andare a casa."
È sempre così brutale con lui e non capisco il perché, Aidan è un ragazzo gentile e a modo, infatti l'unica cosa a renderlo diverso da come è realmente è il suo aspetto, dietro quei pantaloni larghi si nasconde sempre una persona dolce.
Però me lo ha già raccontato molte volte, a suo padre non è mai piaciuto.

𝓘 𝓻𝓪𝓰𝓪𝔃𝔃𝓲 𝓪𝓲 𝓬𝓸𝓷𝓯𝓲𝓷𝓲 𝓭𝓮𝓵𝓵 '𝓾𝓷𝓲𝓿𝓮𝓻𝓼𝓸Where stories live. Discover now