Capitolo 1.

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Diana, Capricorno.

«Fammi capire bene, quindi noi dovremo uccidere degli ologrammi?» chiede conferma Xander.

«Sì - avranno sembianze e caratteristiche umane che gli permetteranno di omologarsi tranquillamente tra la gente - ma non sarà così facile eliminarli. Anche loro cercheranno di uccidervi.» spiega Dave - il presentatore - che si è intrufolato nella stanza per ricordarci le regole del gioco. «Sapete cosa c'è in palio.» dice, come ad incitarci a fare del nostro meglio per vincere quei due milioni di trei.

«Diana, se vuoi sopravvivere cerca di coprire meglio il tatuaggio.» suggerisce, indicando con le dita il simbolo nero posizionato all'interno del mio avambraccio destro.

In risposta tiro giù la manica della maglia bianca con uno scatto secco, fino a nascondere completamente il tatuaggio da occhi indiscreti.

«Adesso vi lascio finire di prepararvi. Appena avete fatto avviatevi all'esterno, troverete una macchina ad aspettarvi.» conclude, dandoci un ultimo saluto prima di scomparire dietro l'imponente porta in legno.

«Mi raccomando, dobbiamo vincere.» Dahlia prende parola.

«Ed io che ero più propensa alla sconfitta!» esclamo, sollevando gli occhi al cielo davanti alla sua ovvia affermazione.

«Cerca di sopprimere le tue battutine durante il gioco, Diana. La questione è seria.» il tono fermo di Xander lascia trasparire un rimprovero dalle sue parole «Andiamo.»

Ci dirigiamo verso l'automobile indicata da Dave - un SUV nero dotato di finestrini oscurati - accompagnati da alcuni organizzatori dell'evento. L'autista - un anziano signore con tratti somatici che ricordano vagamente quelli del famoso pittore Leonardo Da Vinci - apre elegantemente le portiere, permettendoci di entrare all'interno dell'abitacolo.

«Abbiamo bisogno di un piano.» afferma il moro passandosi una mano ornata di anelli tra i capelli, e io mi trattengono dall'alzare gli occhi al cielo per la seconda volta nel giro di pochi minuti. Appoggio la testa al vetro.

«Possiamo dividerci, oppure stiamo insieme... Magari stando insieme avremo più possibilità di essere notati, o magari no-» questa volta è Dahlia a prendere parola.

«Abbiamo solo due opzioni: o ci separiamo o restiamo uniti.» taglio corto, lanciandole uno sguardo fugace.

«Giusto, giusto. Dividiamoci.» afferma con tono fermo, annuendo vigorosamente con il capo per confermare la sua decisione.

«Perfetto, allora-» vengo interrotta.

«Scherzavo, scherzavo. Stiamo insieme.»

Io e Xander ci scambiamo uno sguardo sfinito.

Bilancia, un'eterna indecisa.

«Ti prego, Dahlia. Non siamo nemmeno arrivati a destinazione e mi stai già facendo venire mal di testa. Ci divideremo.» e questa volta a venire allo scoperto è la personalità forte e decisa dell'Ariete.

«Sarei più sicura se stessimo insieme.» la ragazza dai corti capelli rosa pastello cambia nuovamente idea nel giro di pochi secondi.

«Ormai ho fatto la mia scelta, ci divideremo.» ribatte piccato Xander.

«Diana?» mi domanda Dahlia, facendo uscire la voce quasi come un lamento.

«Diavolo, non mi sarei mai voluta trovare in questa situazione. Adesso sono l'ago della bilancia.» esclamo, scoppiando in una fragorosa risata notando nello specchietto anteriore il leggero sorriso che addoba il viso stanco del guidatore.

OFIUCO - Il Segno DimenticatoWhere stories live. Discover now