Kullat.

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Sguardo Esterno.

Il presentatore scrutò minuziosamente la scena che gli si presentò sullo schermo posto di fronte a lui :Achille stava dando di matto, tenendo quasi in ostaggio un poliziotto, e facendo scivolare dalla sua bocca minacce e accuse di aprire il fuoco e far saltare in aria tutto. I presenti avevano uno sguardo intriso di terrore, in particolar modo l'altro agente anch'esso complice di questa situazione.

Nessuno osava fiatare o cercare di calmare le acque perchè, in cuor loro, sapevano che avrebbero solo peggiorato la situazione.

Si percepiva. Si sentiva. Si vedeva.

Gli occhi ambrati, color ocra, di Achille avevano improvvisamente assunto una totalità più scura.

Metaforicamente parlando, fu come se una fitta nebbia gli avesse avvolto il cervello e non gli permettesse di ragionare correttamente.

Finalmente successe qualcosa che avrebbe fatto alzare gli ascolti a dismisura; raggiungere picchi altissimi. E questo sarebbe stato solamente l'inizio.

Achille impugnò - se possibile - ancora più saldamente la pistola con la mano destra, probabilmente quella dominante, fino a fargli perdere colore alle nocche. Rivolse inizialmente la canna dell'arma verso il poliziotto, facendo sudare freddo quest'ultimo.

Poi, cambio di direzione.

In mezzo secondo girò la pistola verso Ally, premette il grilletto senza apparente esitazione, facendo volare un proiettile attraverso il cranio della giovane ragazza.

Il suo corpo si accasciò involontariamente a terra in un tonfo, lasciando tutti i presenti pietrificati. Il braccio di Zacharia fece un piccolo movimento, sembrava volersi quasi tendere in aiuto di Ally, magari afferrarla, ma non si mosse. Questa scena provocò in Cesare l'ennesimo conato e una piccola convulsione che gli fecero rigettare tutto quello che aveva assunto quella stessa notte. Mackenzie rimase immobile, ma i suoi occhi la tradirono: delle lacrime amare e salate scesero copiosamente rigandole il viso, fino a raggiungere la base del suo collo. Chloe, d'altro canto, sembrava quasi che non fosse toccata nè tantomeno scossa da questa situazione.

Quasi.

Uno strano bagliore nei suoi occhi prese vita e un pizzichio le raschiò la gola, provocandole una sete smisurata. Ma non sete normale, bensì sete di vendetta.

Per quanto questa mossa, situazione, possa sembrare macabra e vomitevole, fu come se gli occhi del presentatore - Dave - si fossero improvvisamente trasformati nel simbolo del dollaro; se aveste ascoltato da vicino, avreste perfino potuto sentire il caratteristico tintinnio. La bocca spalancata e la lingua che quasi si srotola languida come un pitbull, all'idea del guadagno che gli ascolti gli avrebbero procurato. Sicuramente metà popolazione è incollata agli schermi del televisore e, tra loro, ci sono anche i genitori di Ally.

Stanno fermi, statici, immobili, sul piccolo divanetto usurato e macchiato posto di fronte al televisore quasi totalmente rotto. Ogni tanto lo scarso segnale dell'antenna non gli permise di vedere qualche piccola scena, ma questa qui, quella di loro figlia che veniva perforata con un proiettile... Eccome se la videro.

I capelli, già di per sè, bianchi del padre sembravano starsi scolorendo maggiormente. La bottiglia di birra cadde a terra in un tonfo sordo, lasciando che il tintinnio del vetro contro il pavimento provocasse l'unico rumore percepibile. In realtà, potrebbe anche star crollando il loro piccolo bilocale, potrebbe star andando a fuoco il vecchio forno, così come due malintenzionati potrebbero spaccare la porta d'ingresso e rubare i pochi beni che possiedono, ma loro non sentirebbero comunque niente. O non gli importerebbe. Non sarebbe una priorità, non adesso. Non ora che la loro unica figlia è morta in diretta mondiale, sotto gli occhi di tutti.

Non dopo che è sgattaiolata di nascosto da casa per partecipare a questo reality televisivo con l'intento di vincere e dare il ricavato alla sua famiglia, per aiutarla finanziariamente.

Se solo avesse saputo come sarebbe andata a finire, ovvero che sarebbe stata la prima morta, forse... Forse avrebbe comunque partecipato. Non ce la faceva più a vivere quella vita, in quella piccola casa, in quell'altrettanto piccolo paesino. Forse partecipare a questa gara era anche una scusa per fare quello che lei non avrebbe mai avuto il coraggio di fare: il suicidio.

Forse sperava che andasse a finire così, forse il suo obiettivo primario non era quella di vincere. No, non credo proprio. Lei sapeva benissimo che non ce l'avrebbe fatta, o quantomeno lo sospettava. Qualcuno da fuori la sosteneva, altri ancora la vedevano già dentro una bara tre metri sotto-terra non appena fece la sua timida apparizione sul grande schermo.

Forse, forse, forse...

Così tanti dubbi e punti interrogativi ai quali avremo una risposta solo quando avremo accesso al Paradiso. Sempre che ce ne sia uno. Perchè Ally se lo merita: era una brava ragazza, sempre gentile, educata, paziente. Era stata indirizzata verso gli studi di Medicina sotto consiglio - quasi ordine, praticamente pressione - dei suoi due genitori - il vecchio, un po' burbero, padre Mark e la docile e amorevole madre Tayan - che pregavano giorno e notte di vederla futura dottoressa. Solo Dio sà l'orgoglio che avrebbe portato in tutta la famiglia, una volta laureata.

La borsa di studio che vinse le diede un accesso più favorevole verso la scuola, permettendole di acquistare i libri e il materiale necessario.

Aveva abbandonato gli studi solo per questa gara, o forse la difficoltà di quella scuola era un peso inpiù sul carico che stava sopportando sulle spalle e che stava intaccando la sua sanità mentale.

Il presentatore si schiarì la voce, allentando il nodo della cravatta color porpora: «Ally Alrischa Kim, rappresentante dei Pesci è ufficialmente morta all'età di diciannove anni. La causa è un'arma da fuoco. Nata il 10 Marzo, portavoce del lato creativo, timido, fantasioso, dolce, generoso, e a tratti impacciato, del Segno Zodiacale dei Pesci. Facciamo un bell'applauso in sua memoria.» i telespettatori si lasciarono andare ad un applauso intenso e caloroso, toccati e commossi. «Sapete cosa significa questo? Il campo di battaglia è appena cambiato. Prossimo luogo: una nave da Crociera.»

OFIUCO - Il Segno DimenticatoTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon