VII

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Ci sedemmo tutti a tavola e ovviamente mi ritrovai Jungkook esattamente nel posto di fronte al mio.
Quindi praticamente mi bastava alzare lo sguardo per ritrovarmelo esattamente davanti.

"Grazie per averci invitato a cena"

La madre dei due ragazzi ringraziò mia madre, mentre io mi guardavo in giro completamente imbarazzata per la situazione.
Notai che però nonostante Jungkook e suo fratello si somigliassero molto esteticamente, sembravano completamente diversi, se non l'uno l'opposto dell'altro. Junghyun, così mi ricordavo si chiamasse il ragazzo, era composto, elegante, silenzioso e all'apparenza molto serio, mentre Jungkook, nonostante in quel momento indossasse una elegante camicia nera che lo rendeva al quanto affascinante, lo avevo conosciuto come il ribelle tatuato che sembrava fare tutto quello che gli passava per la mente.

"Somin, tu cosa fai nella vita?"

Ecco una delle domande a cui odiavo rispondere, considerando che nella vita non facevo molto se non viaggiare da casa all'ospedale e viceversa.
Guardai quindi la madre di Jungkook e le sorrisi gentilmente.
Ma prima che le rispondessi io, ovviamente mia madre si fece prendere dal panico e rispose al posto mio.

"Studia! Presto farà l'università"

La fulminai con lo sguardo, cosa che non passò inosservata a Jungkook, che notai quando lo vidi fissarmi.

"Ah sei più giovane del mio Kookie quindi, quanti anni hai?"

"Mamma non chiamarmi così per piacere"

Sorrisi.
Era quasi tenero.

"Ho diciotto anni"

"Ahh! Jungkook ne ha ventitré! Mentre Junghyun ne ha ventisei, Jungkook diciamo che non è fatto per lo studio, ha finito le superiori e ha deciso di fare solo tre anni di università, mentre Junghyun invece ha terminato gli studi e prenderà in mano il lavoro di mio marito quando sarà il tempo di farlo! Per ora sta lavorando con lui in alcuni settori"

Jungkook sbuffò, catturando la mia attenzione.

"Ecco che inizia a vantarsi nuovamente di Junghyun e di quanto è perfetto"

Il fratello lo guardò e non disse nulla, mentre il padre lo fulminò come per dirgli di stare zitto.

"Che ne dite se vi verso da bere?"

Mia madre versò a tutti il vino nel calice, mentre io mi limitai a bere un po' di acqua.

"Ah già tu non bevi!"

Sgranai gli occhi quando Jungkook pronunciò quelle parole.

"Vi conoscevate già voi due?"

La domanda della madre di Jungkook catturò l'attenzione di mia madre, che per quanto ne sapeva lei, io non avevo amici e non conoscevo nessuno.

"No"

"Sì"

Guardai Jungkook e tirai un calcio alla sua sedia da sotto il tavolo.

"Ci siamo incontrati stamattina per caso, abbiamo chiacchierato solo un momento"

Sorrisi imbarazzata, bevendo un po' di acqua, mentre mi sentivo osservata insistentemente da mia madre.
Ci mancava solo che dicesse a tutti che avevamo praticamente rubato una moto e che siamo entrati in una discoteca chiusa nel bel mezzo del giorno.

"Amore vieni che serviamo il primo, aiutami"

Significava solo una cosa.
Voleva dirmi qualcosa, e sapevo già a cosa si sarebbe riferita.

Mi alzai e la seguii in cucina.

"Scommetto che è lui quello che ti ha fatto puzzare di fumo stamattina quando hai fatto quella bravata vero?"

Sbuffai.

"Mamma ti prego abbassa la voce e non farne un dramma"

"Non farne un dramma? Sai cosa è un dramma Somin? La Angi è un dramma, non devo ricordartelo spero"

Sbuffai di nuovo.

"No cavolo mamma! Piantala!"

"E allora per il tuo bene tu e quel ragazzo terminate questa vostra amicizia stasera stessa, intesi?"

Mia madre stava letteralmente esagerando. E se io avessi voluto diventare ipoteticamente sua amica? Me lo avrebbe impedito? Non aveva detto che si fidava di me?
Mi aveva fatta andare su tutte le furie e non riuscivo a contenere i miei pensieri e la mia rabbia.

"Smettila di dirmi cosa fare! Non sei tu che decidi le mie amicizie! Considerando che a causa tua non ne ho!"

"Non è causa mia che non lei hai"

"Ah quindi è a causa mia?? Scusa tanto, non ho deciso io di avere una malattia rara che potrebbe uccidermi a momenti"

Mollai il piatto e tornai a sedermi a tavola senza aiutarla minimamente ad apparecchiare il primo, attirando l'attenzione di tutti i presenti.

"Tutto okay Somin? Non dovevi aiutare tua madre coi piatti?"

Guardai mio padre e feci un sorriso ironico.

"Aiutala pure tu tua moglie, io non mi muovo, sai potrei stancarmi troppo"

Mio padre rimase scioccato da quello che avevo detto, probabilmente perché era l'unico che poteva capire il riferimento alla Angi.

"Scusatemi un secondo"

Mio padre si alzò da tavola cinque minuti, lasciandomi in compagnia della famiglia di Jungkook, che ovviamente assisteva alla scena in un totale imbarazzo e silenzio.
Fortunatamente però i miei genitori tornarono subito con i piatti da servire e si risedettero, cercando di fare finta di niente.

"Scusate, sapete come sono i figli"

Guardai mia madre e sorrisi sarcasticamente, poi sbuffai.

"Certo ti capisco! Jungkook è un tormento"

"Mamma sono qui lo sai vero?"

Ammisi che volli scoppiare a ridere in quel momento ma mi contenni per non risultare maleducata.

La cena andò avanti fino a tarda nottata, tra discorsi sul lavoro e altre cose poco interessanti.
Poi finalmente giunse il momento in cui i nostri ospiti dovettero salutarci e congedarsi.

"Grazie mille della serata, è stato molto piacevole"

"Siete sempre i benvenuti"

Mia madre era proprio una falsa, considerando che aveva fatto una scenata perché il figlio sembrava poco affidabile.

"Se Somin avesse bisogno di aiuto con gli studi, Junghyun è libero di aiutarla senza problemi"

Quando notai il fastidio di Jungkook nel sentire la madre mettere in mostra nuovamente l'evidente figlio perfetto che non era ovviamente lui ma il fratello, mi venne una strana idea di intervenire, giusto per ricompensare il fastidio che mi aveva dato mia madre nel dirmi di non frequentare Jungkook.
Non che io volessi farlo, ma sinceramente, morivo dalla voglia di provare a fare qualcosa di diverso nella mia solita, inutile e piatta vita.

"Io in realtà, permettete se mi intrometto, pensavo di chiedere a Jungkook, siamo più vicini di età e credo che mi troverei meglio con lui"

Mia madre mi fulminò con lo sguardo.
La sua sembrava scioccata dal fatto che qualcuno avesse considerato il figlio ribelle.
E soprattutto, Jungkook mi guardava senza dire niente, semplicemente mi guardava.
Probabilmente non si aspettava che dicessi una cosa del genere, e ovviamente non lo avrei mai fatto.
Non mi interessava instaurare nessuna amicizia con lui, ma l'idea di essere nuovamente controllata da mia madre mi faceva ribollire il sangue.
E poi, anche a lui avevo fatto un evidente piacere, considerando che per una volta non avevo accettato l'aiuto del suo perfetto fratello.

"Ma certo! Spero che i nostri figli diventino grandi amici allora"

Mia madre si trovò costretta a sorridere e annuire, considerando che il progetto tra mio padre e il padre di Jungkook era una cosa importante che non potevamo perdere.

"Certo, anche io"

Your Eyes Tell (Jeon Jungkook)Where stories live. Discover now