32: Nuovi legami

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Terre di Alaron, Contea di Nevis

Ivy e Akùr si erano accomodati al tavolo di Artalis, che presto tornò da loro con delle tazze fumanti e un piatto di dolci. Ivy si accorse solo in quell'istante di quanto fosse affamata: sentì lo stomaco protestare alla sola vista dei biscotti.

-Prendi, cara, non fare complimenti!-, la esortò Artalis, per poi sedersi di fianco a loro.

Ivy, non riuscendo a resistere, prese un biscotto, mangiandolo in pochi istanti. Il suo sapore inusuale la deliziò all'istante: sapeva di zucchero, miele e mela, e Artalis sembrò compiaciuta di fronte ai suoi complimenti.

-Immagino che per te sarà difficile raccontarmi tutta la tua storia, non conoscendomi affatto. Ma per accogliere una richiesta difficile come arrivare da Iskender, ho bisogno di conoscerla. Dovrò parlare a Grevor, il Conte di Istmil, il territorio confinante con il nostro. E' lui che si occupa delle spedizioni alla montagna di Iskender, perché si trova nel suo dominio. Ti farà avere una squadra di spedizione, ma sicuramente ti farà delle domande, vorrà sapere chi sei e perché vuoi raggiungere il Sommo Incantatore.-

-Conte?- le fece il verso Akùr. Artalis disegnò uno svolazzo in aria, stizzita.

-Sì, insomma, quasi Conte, quello che è! L'incoronazione è prevista tra un paio di giorni, quindi ci siamo quasi. Grevor di Istmil e Blez, la contessa di Nevis, la terra dove siamo ora, sono stati già eletti dal popolo, ma la festa è per noi un modo di onorare l'evento e dare un giorno di gioia a tutti. Ti porterei da Grevor subito, Ivy, ma si trova dall'altra parte dell'isola. Sarebbe una perdita di tempo raggiungerlo ora, quando sarà lui stesso ad avvicinarsi alla nostra città entro la sera di dopodomani.
Ci basta soltanto aspettare un poco.

Nel frattempo, ti andrebbe di spiegarci tutto?-

Ivy tacque per qualche istante, avvertendo la paura farsi strada in lei.

Poteva davvero rivelare informazioni del genere ad una sconosciuta? Artalis era gentile, stava facendo di tutto per metterla a proprio agio, e nei suoi occhi castani non c'era traccia di diffidenza. Ma di certo non stava immaginando che lei provenisse dalla Terra, da un luogo separato dall'isola, e che stesse per portare notizie tanto nefaste.

"E quindi? Cosa pensi di ottenere con tutte queste precauzioni? Non puoi trovare Iskender da sola, non sai niente di quest'isola, ti perderesti e non salveresti nessuno. E' da egoisti mettere in pericolo un intero mondo solo per la tua paura. E Brian chissà dov'è, quasi certamente in pericolo. Rifiutare un aiuto, adesso, non lo aiuterà."

Le parole, i racconti, tutto ciò che le era successo le sgorgarono dalle labbra come un fiume in piena. Mentre Artalis e Akùr ascoltavano, senza interromperla un solo istante, tutte le vicende di cui li stava mettendo al corrente, Ivy sentì la propria voce tremare.
Parlò dell'inizio della propria esistenza, della vita e della morte di suo padre, della permanenza a Dublino e del suo trasferimento a Cork, e poi della comparsa dei poteri. Raccontò del suo arrivo a Villa Rosenfer, di Brian, di Iskender e di ogni singola scoperta sul piano di Evan, fino al suo arrivo sull'isola. Quando ebbe finito si sentì sollevata da un enorme peso, e al contempo con l'animo in subbuglio per aver recuperato questioni e ricordi da cui voleva stare lontana.

Pensò di nuovo agli occhi di sua madre, iridi color acquamarina che per tanti anni l'avevano guardata come se fosse stata il suo faro faro, un appiglio a cui aggrapparsi, iridi che poi invece si erano fatte fredde, diverse, una volta svelata la sua vera identità. L'ultima volta che era riuscita a incrociare il suo sguardo, sua madre l'aveva guardata come se lei fosse stata peggio di una nemica: una sconosciuta, un oggetto da sfruttare, qualcuno impossibile da amare.

SILVER SOUL 1 (Gli incantatori)Where stories live. Discover now