46: L'incoronazione

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BLEZ

Il momento era arrivato: Blez Wilden stava per diventare una Contessa a tutti gli effetti.


Dall'alto del suo palco, aveva una visione panoramica di tutta la piazza. Si rigirò i guanti tra le mani, continuando a guardarsi intorno mentre tentava di allontanare la paura che l'aveva pervasa. L'orologio batté la mezzanotte meno cinque. Il rintocco delle sue lancette risuonò per tutta la città, tanto forte che neppure la musica degli Elfi riuscì a sovrastarlo.

Blez era lontana, ma non abbastanza da non sentire la voce di Oflodor.

Si ritrovò a sorridere, fissando quel puntino in mezzo alla piazza intento a cantare, e si diede un po' di coraggio.

-Sei pronta?- I suoi genitori erano sullo stesso palco, e sembravano ancora più ansiosi di lei. La madre era un fremito unico, mentre il padre continuava a snocciolare una raccomandazione dietro l'altra. Blez, di norma, detestava essere trattata come una bambina di cinque anni, ma in quel momento capiva i loro timori.

-Possiamo andare, allora?- chiese il padre, quando i minuti che la separavano dalla cerimonia furono soltanto tre. Blez sorrise ed annuì, e occupò gli ultimi istanti di tranquillità ad osservare la scena sul palco vicino al suo.

Grevor, al contrario, sembrava perfettamente rilassato, e di tanto in tanto scambiava qualche chiacchiera con il fratello. Faolan era l'unico Cavaliere sul palco, tutto il resto della Guardia era distribuito lungo il perimetro della piazza. La sua espressione era tesa e nervosa, come al solito.

Blez si chiese di cosa stessero discutendo, e come facesse Faolan a star vicino a Grevor da tutto quel tempo, dopo aver scoperto le sue vere intenzioni.

Lei avrebbe certamente tradito il sospetto nei suoi confronti, stando al suo fianco così a lungo.

Intanto la mezzanotte era giunta: la musica risuonò più alta che mai, fondendosi con le urla di gioia del popolo. Blez vide una decina di nuvole sfrecciare sopra la sua testa, e altrettanti fuochi d'artificio esplodere nel cielo in una cascata di colori. Il suo cuore prese a battere più rapido del solito, e per un istante dimenticò la paura, le brutte scoperte, la missione imminente, i piani che Grevor stava organizzando, e fu semplicemente felice per quella visione.

Poi arrivò il suo momento.

I rappresentati del Consiglio, l'organo che ascoltava direttamente il popolo e proponeva nuove leggi, salirono i gradini del palco con la corona.


Blez trattenne il fiato, per poi sollevare lo sguardo deciso sulla folla sottostante.

-Essere eletta da voi, mio popolo e casa, è stato per me un onore inaspettato ma estremamente gradito. Così come ho profuso il mio impegno nello studio della storia dell'isola e delle sue leggi, onde evitare qualunque tipo di scontento o disputa nel territorio alaronese, impiegherò le mie successive fatiche per tutelare l'equilibrio futuro.

Voi avete riposto in me la vostra fiducia, e il minimo che io possa fare per ricambiare è promettervi di proteggere la mia Contea, e di ascoltare le richieste di tutti voi per garantirvi una vita gioiosa e pacifica.

La Contea di Nevis possiede una flotta navale che ci protegge dai Mostri marini, quindi le misure di sicurezza sono perfettamente attive ed efficienti. Collaboriamo insieme, per un futuro buono quanto il presente. Sono fiera di essere la vostra Contessa!-

Non aveva preparato quel discorso, era stata del tutto spontanea e sincera nel pronunciarlo. Non poteva certo rivelare a tutti il piano malvagio di Grevor, o Grevor sarebbe intervenuto e li avrebbe annientati, ma promettendo fedeltà alla sua terra e pronto intervento in caso di possibili guerre, aveva esplicitato ad alta voce le sue più oneste intenzioni. Non era un Cavaliere, né una guerriera, ma le sue conoscenze sull'isola e le sue leggende sarebbero potute essere utili per un'eventuale missione. Non si sarebbe tirata indietro di fronte al pericolo.

Blez chinò il capo, e un membro del Consiglio le posò finalmente la corona tra i capelli. Blez sentì un leggero peso in più sulla testa e una maggior sicurezza nell'animo.

Sorrise, mentre il pubblico esplose in una serie di calorosi applausi; quando poi fu il turno di Grevor, Blez si ripromise di ascoltare il suo discorso con attenzione, giusto per vedere quanto bene riuscisse a fingere anche con il suo stesso popolo.

Ma fu distratta da ben altro.

I suoi occhi, posati un attimo sulla folla che si agitava e si spostava, si fermarono sulla figura di una ragazzina: si stava avvicinando al palco, e la sua espressione tradiva un profondo turbamento.

Il suo volto aveva un qualcosa di familiare: aveva i tratti delicati, il naso piccolo e leggermente all'insù, una spruzzata di lentiggini e gli occhi chiari. Blez dovette trattenersi dal gridare, e continuò ad osservarla minuziosamente, quasi per accertarsi di ciò che stava davvero vedendo.


Era piccola e minuta, e una cascata di riccioli biondi le ricadevano sulle spalle.

"Ha i capelli color del grano", aveva detto Erik.

Blez ricordò il disegno di Ivy Tallis osservato la sera precedente, e non ebbe più dubbi.

Erik Howanelsh non era pazzo, e quella che aveva a pochi metri di distanza era indubbiamente Ivy. Avrebbe dovuto attendere ancora un poco, ma non appena la cerimonia si fosse conclusa anche per Grevor, Blez avrebbe portato Ivy al sicuro, lontana da lui.

L'aveva trovata, e non poteva lasciarsela sfuggire. Doveva mantenere i sensi vigili più che mai.


SILVER SOUL 1 (Gli incantatori)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang