«piccolo bastardo cosa ci fa mia figlia su di te?»
*oh caBBo* pensi, così la situazione da bollente diventa ghiacciata così scendi dalle gambe del signorino e raggiungi tuo padre per spiegargli
«non è come pensi papà è soltanto un obbligo, stavamo giocando a obbligo o verità»
Pietro ti guarda con una faccia perplessa, e da qualche punto di vista rattristito «ah, quindi stavi scherzando, era tutto pianificato vero?»
«certo che stavo scherzando, chi è che da un momento all'altro sale sulle gambe di una persona che neanche conosce»
così tuo padre si introduce nel discorso «vabbè, qualunque cosa sia successa andate a dormire che sono le 3.00 del mattino alle 8.30 iniziano gli allenamenti» e se ne va a dormire
Pietro ancora un po' stordito dalla tua spiegazione dice «oh, se le cose stanno così io andrei a dormire» da' la buonanotte a sua sorella e scappa via nella sua stanza senza neanche salutarti
vi date tutti la buonanotte e andate a dormire
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*stai andando in camera tua quando ti fermi con la mano sulla maniglia* hai quella sensazione da senso di colpa, pensi e ripensi e dopo un po' ti viene in mente l'espressione delusa e rattristita di Pietro quando ha saputo che era tutto uno scherzo
*ti stacchi dalla tua maniglia e bussi alla porta accanto, ovvero alla stanza di Pietro*
«chi è?»
«sono t/n puoi aprirmi un attimo?»
senti dei passi, e la porta ti si apre trovando ad aprirla un manzo senza maglietta con solo un pantaloncino e con i capelli grigi platino arruffati
«spero di non averti disturbato»
«non ti preoccupare, cosa ti serviva?»
«ehmm, scusa per l'obbligo credevo avessi capito che era tutto finto»
«perché mi chiedi scusa?»
«perché ti ho visto con una faccia tra il deluso e triste»
«ahh, no, n-non e-era per quello eraaa... perché dopo ho pensato a come si sentirà delusa la mia fidanzata per quello che ho fatto, questi purtroppo sono gli effetti dell'alcool» inventandosi la prima scusa
«ma non eri single?»
«mi sono fidanzato oggi» dice anche se non si era proprio fidanzato ma si stava frequentando con una ragazza
«scusami tanto non lo sapevo, se mi avessi fermato e me lo avessi detto avrei chiesto a Wanda di cambiare obbligo»
«in fondo è colpa mia, non lo sapevi» rimane fisso a guardarti
«ok... emh allora... buonanotte»
«s-si si buonanotte»
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«signorina Barton si svegli sono le ore 7.00, alle 7.30 c'è la colazione e poi si deve preparare per gli allenamenti» parla la voce robotica di jarvis
«mhm ok» dici assonnata, preparandoti per la colazione
dopo un po' arrivi in cucina ma non c'è nessuno così ti vai a sedere sul divano aspettando gli altri per la colazione
aspettando però richiudi gli occhi dalla stanchezza e non accorgendotene entra Pietro che vedendoti sul divano viene verso di te, sedendosi anche lui e, inizia ad accarezzarti la guancia con dei tocchi tranquilli e leggeri
*Pietro*
che bella che è, ma ora come gli dico che non sono fidanzato, vabbè poi ci penso
*t/n*
apri gli occhi, perché ti sentivi disturbata dolcemente, e...
«Pietro!?» ti allontani subito e lo stesso fa anche lui «cosa stavi facendo?» aggiungi un po' infastidita dal suo comportamento
«i-io... b-behh» non fa in tempo a finire la frase che in cucina arrivano gli altri per fare colazione tutti assieme
«questa conversazione continua dopo chiari?» avviandoti poi verso gli altri per mangiare, appena ti giri per andar via Pietro deglutisce e si unisce anche lui al resto della squadra.
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*sono le 8.30 e gli allenamenti iniziano*
tutto quello che hai per dimostrare il tuo valore in campo di battaglia sono un arco e delle frecce, non hai una tuta da combattimento ma ti accontenti di un paio di leggins e un crop top aderente, tutti e due neri.
***********
stai colpendo dei bersagli quando ad un tratto vieni fermata da cap per continuare l'allenamento contro di lui, ma stavolta specializzandoti sul corpo a corpo. Non sei un gran che, c'è sempre tempo per migliorare, ma non sei neanche scarsa perché sono più i pugni che schivi che quelli che ricevi.
«niente male baby Barton»
«niente male polaretto»
«ok, avete finito?, Rogers tu puoi andare, t/n essendo una nuova recluta devi affrontare le varie prove ovvero: forza, agilità e, nel tuo caso, mira con l'arco e varie armi»
«va bene Tony, c'è altro?»
«si, queste tre prove verranno supervisionate da alcuni di noi, ad esempio
- le prove di forza con Thor e il capitano, tipo quella di oggi
- le prove di agilità con Pietro e Wanda
- e infine le prove di mira ecc. con tuo padre e Natasha
capito?»
«si, tutto chiaro» lo saluti e vai in camera tua per farti una doccia e cambiarti
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sono le 12.45 quando ti scontri con Pietro sulla terrazza
«io e te avevamo una conversazione in sospeso se non mi sbaglio»
«giusto...io comunque non stavo facendo niente ero entrato per fare colazione e ti ho vista sul divano credendo fossi sveglia... t-tutto qui»
«sicuro?...»
«sicurissimo ma ora potresti andare via mi stai infastidendo» dice con tono infastidito e quasi... arrabbiato...
«COSA TI PRENDE?» arrabbiata e ancora più infastidita dal suo comportamento
«a te cosa ti prende, vieni qui dal nulla, prima sei gentile con me, poi mi mandi via la ragazza e poi ancora mi salti addosso come una troi4...»
«i-io...» inizi un po' triste poi dopo ti arrabbi ancora di più «SAI UNA COSA, VAI A FARTI FOTTERE E NON MI RIVOLGERE PIU' LA PAROLA» e te ne vai, senza scrupoli perché questa volta aveva sbagliato lui, ma in fondo cosa mi importa lui per me non è nessuno.
*Pietro*
"forse ho esagerato, dovrò trovare un modo per fare pace" pensa sdraiandosi a terra con le mani sul viso in segno di disperazione.
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Salve gente, sono tornata e ho notato che le visualizzazioni aumentano sempre di più ed è per questo che sono felicissima perché sono sempre stata negata con la scrittura e sapere che almeno più di cinque persone stanno leggendo la mia storia mi rende fiera.
grazie grazie grazie
VI AMOOO!!!!!!!!!!
comunque parlando del video io sto ancora piangendo. ho detto tutto.
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mon amour | PIETRO MAXIMOFF |
Fanfictionquesta è la mia prima storia spero vi piacerà. Ne ho lette tante qui su wattpad e tutte sono state emozionanti. Ho deciso di iniziare a scrivere perché avvolte i finali delle storie, o alcune scene, non erano come volevo perciò ho deciso di crearne...
