Day 47

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"Che cosa vuoi?"

"Non lo so. Mi ha a malapena parlato negli ultimi due giorni. Penso che lo farò e basta."

"Si ti capisco. Louis non è per niente in pace con i suoi sentimenti. È fottutamente bipolare. Ma qualunque cosa tu decida.. tienimi fuori. Già mi sta attaccato al culo perchè pensa che tramiamo segretamente qualcosa alle sue spalle."

Ciò fece ridere Harry.

"Zayn, per favore dimmi che non è pazzo. Non ne posso più della pazzia."

"Nah. Solo un ragazzo del college che ha più compiti che speranza. Aspetta fino alle prossime vacanze- o all'estate. Sarà così felice e pieno di vita."

"Zayn, non posso aspettare. Devo farlo, ora o mai più."

"E va bene Harry. Buona fortuna. Lo farò sapere a Liam."

"Grazie. Ti chiamo dopo, Zayn."

Chiamata terminata

Harry fece un respiro profondo. Louis a volte era così chiuso in se stesso che era impossibile farlo aprire. Harry sperava solo di riuscire a far ammettere a Louis ciò che tutti e due stavano pensando.

Louis dall'altra parte era seduto alla sua scrivania, scribacchiando il suo lavoro e sospirando. Il college era una stupida truffa. Desiderava davvero di non essere così teso. È da idioti.

Lanciò un'occhiata di sfuggita al telefono. Nessun messaggio da Harry. Gli stava bene. Louis era stato un po' un coglione prima.

Baby 😩: sai cosa intendo

Love: Non lo so. Gesù, Lou, sto cercando di essere un amico e aiutarti.

Baby 😩: che cazzo di amico che sei. è veramente fastidioso come ti piaccia intrometterti nei problemi di altre persone.

Questa era la fine dei loro messaggi. E sì, guardandosi indietro, Louis era stato un po' più brusco del dovuto. In quel momento Louis era una bomba di parole-vomito. Non poteva farne a meno. Non è una persona molto aperta. Soprattutto al telefono. A volte desiderava di poter solo concordare un'uscita con Harry. Concordare di incontrarlo così da poter diventare amici faccia a faccia, e Louis non sarebbe stato un codardo.

Sentì bussare alla porta d'ingresso e sospirò piano. Spinse i suoi compiti da una parte della scrivania e poi si fece strada fino alla porta di casa.

Aprì la porta e strabuzzò gli occhi.

"Che cosa vuoi?"

Liam si schiarì la voce.

"Hey, vengo in pace. Stai bene, amico?"

Louis alzò un sopracciglio e annuì lentamente.

"Di cosa si tratta?"

"Niente. Harry dice che sei arrabbiato per qualcosa e voleva che controllassi che tu stessi bene."

Louis si accigliò.

"Si, era solo un momento. Sono stato uno stronzo per nessun motivo in particolare."

Liam sospirò.

"Beh, stavo per invitarti da me. Posso darti un passaggio. Volevo solo fermarmi un attimo, per essere sicuro che stessi bene."

"No, Li, sono a posto. Solo- compiti e scuola e Harry-"

Louis si diede letteralmente una manata sulla sua bocca una volta pronunciato quel nome.

Liam lo notò ma si trattenne.

"Puoi sfogarti e parlare a casa mia. Vieni?"

"Si, fammi finire i compiti e fammi vestire. Tra un'ora ci sono."

Liam sorrise e scompigliò i capelli di Louis.

"Va bene. Ti voglio bene, Lou."

Disse, voltandosi per camminare verso la sua auto. Louis lo guardava sorridendo.

"Ti voglio bene, Li! Sei il migliore amico che tutti vorrebbero."

Con questo, chiuse la porta e prese velocemente il telefono.

Baby 😩: hey, scusa per prima. sono stupido. solo stressato con la scuola. non volevo sfogarmi su di te.

Love: Geazie Louis siyfnifica davvero motlo.

Baby 😩: hahaha stai bene
Letto alle 1:38 p.m.

Baby 😩: babe???
Letto alle 1:45 p.m.

Louis stava finendo i suoi compiti e stava ancora controllando il telefono per un messaggio di Harry. Non gli arrivò niente per un pò, dopo dieci minuti però...

Love: ...

Love: ...

Love: ...

" T E R R IB LE " larry texting- traduzione ITAWhere stories live. Discover now