capitolo 7

809 32 13
                                    

Harry non riusciva a dormire. Continuava a rigirarsi su sé stesso, tenendo gli occhi sigillati e percependo continui cambi di temperatura, per cui quando metteva un braccio fuori dalla coperta, un'improvvisa folata di vento lo faceva immediatamente ricoprire. Alla fine, stancatosi di non riuscire a trovare una posizione comoda, si sedette stizzito e si scrollò di dosso la coperta con uno sbuffo.

"Accidenti, qualcuno è nervosetto qui..."

"Louis, lasciami in pace."

"Sei tu che stai disturbando tutti col tuo rigirarti da tutta la notte."

"Beh, scusami se non sono abituato a dormire senza un cuscino e su un terreno pieno di zolle dure che mi perforano la schiena."

"Ecco perchè sarebbe stato meglio se fossi rimasto sulla nave, sei troppo viziato per tutto questo," disse Louis, indicandosi intorno.

"Ancora con questa storia? Davvero? Ti ho detto che non ho intenzione di passare il prossimo mese a marcire su una stupida nave mentre tu mi trascini da un posto all'altro, prendendoti tutto il divertimento. Tecnicamente mi hai rapito, perciò anche se cercassi di fare il gentile con me, non saresti comunque una persona migliore. Almeno lasciami venire con te e non trattarmi da completo incapace," esclamò Harry, portandosi le ginocchia vicino al petto e circondandole con le braccia.

"Rapito, non esagerare... Ti ho prelevato da casa tua senza il tuo consenso, ecco."

"Questa è esattamente la definizione di rapimento, Louis," aggrottò le sopracciglia Harry, facendo alzare gli occhi al cielo al castano.

"D'accordo, forse non sono stato esattamente un gentiluomo a portarti a bordo con la forza, però devi ammettere che i primi tempi non ti dispiaceva per nulla, no?" chiese Louis, alzando il mento con arroganza.

"Nei primi tempi, come li chiami tu, non mi evitavi senza motivo, mentre ora invece ti credi tanto superiore... Sei antipatico."

"Però il mio anello l'hai tenuto."

"Oh, giusto, perdonami," disse Harry, strappandosi l'anello dal medio e gettandolo ai piedi di Louis "Riprenditelo."

Questo gesto dovette ferire il castano più del dovuto, perchè rimase zitto per diversi minuti, fissando il gioiello tra le sue dita e poi stringendolo nel pugno, tornando a guardare Harry, che aveva incrociato le braccia e stava osservando con le sopracciglia aggrottate il focolare di fronte a lui.

"Harry..." spezzò il silenzio Louis, con la voce che gli si incrinava appena, "Mi dispiace per averti evitato, non pensavo che la mia assenza ti sarebbe pesata in questo modo."

"Sei la prima persona che è stata gentile con me, non per ottenere i favori della mia famiglia, ma perchè ti piacevo e basta, e sei il primo vero amico che ho da tutta la vita. Beh, a parte Niall credo... Come potevi pensare che non sentissi la tua mancanza?"

"I-io non lo so, credevo di starti soffocando. Passavamo praticamente tutto il tempo insieme e immaginavo che tu volessi anche avere un po' di tempo per te o per fare altre conoscenze."

"Se mi fossi sentito soffocato te l'avrei detto, Louis. Ma tu hai tratto le tue conclusioni senza chiedermi nulla e abbiamo finito per litigare senza motivo."

"Mi dispiace se ti ho fatto soffrire, di nuovo. Come vedi, non sono il più indicato per essere un buon amico, credo che dovresti conferire questo titolo esclusivamente a Niall," ridacchiò Louis, facendo sorridere il riccio.

"E allora noi due cosa siamo?"

"Mh... Compagni di avventura?"

"Non male... d'accordo posso starci," acconsentì Harry, alzando gli occhi da terra e incrociando finalmente lo sguardo con quello di Louis, che si morse il labbro e si alzò di colpo. Il riccio lo guardò confuso avvicinarsi, finchè si sedette a pochi centimetri di distanza da lui.

But you got stars, they're in your eyes - L.S.Where stories live. Discover now