7.

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...
Mattheo?
Quel bambino in realtà era Mattheo.
Dietro quel vetro,cinque individui erano in silenziosa attesa delle sue parole.

In quel momento,l'uomo si alzò puntando lo sguardo sulla parete con lo specchio e andò verso di loro.

"Cosa ne pensi,Albus?"

'Ma quella è la McGranitt!'
Pensai non appena viddi la donna che aveva appena fatto la domanda.
Guardai gli uomini intorno a lei e riconobbi Lumacorno insieme al vecchio professore Severus Piton.
Notai anche Alastor Moody.
Riconobbi solo loro,e quello che chiamò la McMcGranitt, era il vecchio preside Albus Silente.

Mi scese una lacrima solitaria al pensiero che Mattheo,abbia visto sua madre morire davanti ai suoi occhi.
Ma non riuscivo a capire il perché stessi vedendo e vivendo i ricordi di Mattheo.
Ma soprattutto non riuscivo a spiegarmi quella voce che minacciava di uccidermi.

Non ci pensai molto, piuttosto seguii Silente,che riprese a parlare.
"Penso che il signore oscuro,è tornato e il piccolo Mattheo ce lo ha confermato. Dobbiamo avvertire Harry e gli altri"
Disse infine sparendo insieme agli altri professori nel camino.

Strizzai gli occhi,avevo una strana sensazione.
Mi girò la testa e mi appoggiai con entrambe le braccia sul mobile di legno che era al mio fianco.

Scorsi la testa verso un'altra stanza e viddi un altro bambino.
"Voglio vedere mio fratello! Dov'è!"
Esclamò mentre una donna,cercava di calmarlo.
"Tom,smettila!"
Rispose la donna alle lamentele del bambino.

Mi accasciai a terra sfinita,tenendo la mia testa con le mani.
Strinsi i miei capelli fortemente quando delle urla si fecero spazio nella mia testa.

Sentivo la voce di Mattheo urlare,rimbombava incessantemente nella mia mente.

Sentivo quella di Voldemort mentre scagliava l'Avada Kedavra alla madre dei suoi due figli.

Sentivo le urla strazianti di Mattheo,quando il padre gli lanciava contro la maledizione Cruciatus.

Urlai così forte,come non avevo mai fatto prima.
Urlai anche dal caos che si era creato nella mia testa.

Mi ritrovai nell'infermeria di Hogwarts.
Mi ero appena tirata su dal letto urlando e tirai un sospiro di sollievo vedendo la McGranitt.

"Signorina Black"
Disse,ma io continuavo a fissare il vuoto.
Andai giù con la schiena,aderendola al lettino.
"Mi guardi"
Schioccò un dito davanti al mio viso e mi risvegliai da quello stato di trans.

"Si?"
Domandai frettolosamente.

"Lei da quanto tempo ha queste visioni?"
Mi chiese,con fare materno.

"Sto bene preside,veramente. Sono solamente incubi"
Dissi tranquillamente.

"No,non sono solo incubi e lo perfettamente anche lei. Quindi ora mi spiega il motivo per cui non ha detto a nessuno di queste visioni. Nemmeno suo padre lo sa?"
Scossi la testa in segno di negazione.

"Okay,riposati. Ne parleremo meglio nel mio studio quando si riprenderà del tutto. Ora la lascio alla signorina Parkinson,che l'ha trovata nel bagno"
Aggiunse andandosene.

'Parkinson? Anche quella del risveglio in camera di Mattheo era un incubo allora?'
Pensai.
Non riuscivo più a distinguere sogno dalla realtà.
'E se fosse anche questa una visione?'
Pensavo continuamente.

"Ciao! Piacere sono Pansy Parkinson,sono Serpeverde. Ti ho trovata nel bagno,svenuta a terra e ho chiesto aiuto. Mi sento in dovere di chiederti come stai"
Disse una ragazza dai capelli neri,entrando dalla porta dell'infermiera.

"Piacere sono Francesca Black,ti ringrazio per tutto,davvero. Sto meglio,credo. Ehm,frequentiamo lo stesso anno,vero? Penso di averti già vista a lezione con Lumacorno"
Dissi ridacchiando.

"Si,sono io! E-"
Venne interrotta da una voce.

"Santo Godric! Francesca,mi hai fatto spaventare!"
Disse avanzando verso di me Josh,ma Madama Chips lo fermò.

"No,ragazzo! Va a lezione! La signorina uscirà tra poco"
Esclamò facendolo uscire mentre sbruffava sonoramente.

"Se vuoi possiamo sentirci di nuovo,magari per andare ad una festa o fare amicizia,che ne dici? A me farebbe molto piacere"
Parlò la ragazza Serpeverde.

"Oh certo,va bene anche per me"
Le risposi con un sorriso,che ricambiò subito.

"Okay allora! Ci vediamo,ora ho lezione...È stato un piacere!"
Disse correndo verso l'uscita.

Mi girai su un fianco,ascoltando il silenzio che regnava nella grande stanza.
'E se questi sogni,incubi o visioni,vorrebbero comunicarmi qualcosa? E se possono dare un indizio sul futuro?'
Queste domande suonavano come tamburi nella mia testa.

Cessarono solamente,quando chiusi gli occhi,addormentandomi.

Dangerous Attraction||Mattheo Riddle.Where stories live. Discover now