CAPITOLO 5

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<<Magnus Bane, Sommo Stregone di Brooklyn. Incantato.>> 

Magnus si presenta così a tutti, poi quando arriva a me cambia espressione. <<AH! La fanciulla in pericolo, so tutto su di te. Me l'avevi descritta più brutta, Alexander.>> dice, scoccandomi un bacio delicato sul dorso della mano. Lancio un'occhiataccia ad Alec, che si limita ad alzare le spalle. <<Grazie, credo. Comunque... Non sono una fanciulla in pericolo. Non ho bisogno del tuo incantesimo.>> gli dico con un sorriso finto, giusto per non farlo arrabbiare. Magnus apre bocca per ribattere, ma viene bloccato. 

<<Invece si.>> dice Alexander, interrompendo la nostra conversazione. <<Invece no.>> rispondo io. <<Invece si, ho detto.>> mi risponde lui, serio. <<E IO ho detto invece NO.>> ribatto. Lo sguardo di Magnus si sposta dal mio volto a quello di Alexander come se stesse assistendo ad una partita di tennis. <<Ok, forse non avete bisogno di uno Stregone, ma di un terapeuta esperto in relazioni.>> dice, facendo qualche passo indietro e alzando le mani in segno di resa. 

<<Non c'è nessuna relazione.>> rispondo, cogliendo Alexander di sorpresa. 

<<Cosa?>> mi chiede, il tono di voce molto più basso rispetto a prima. Lo osservo confusa. 

<<Sei sparito per tre mesi facendomi credere che qualcuno ti avesse rapito o peggio, poi riappari al matrimonio di Chloe in perfetta forma dicendomi che l'hai fatto per il mio bene. Ho passato i tre mesi più brutti della mia vita per causa tua: non facevo altro che piangere e cercarti e piangere ancora. Mi avrebbe provocato meno dolore essere aggredita da qualsiasi cosa mi stia seguendo, Alexander. Quindi no, non c'è nessuna relazione.>> gli rispondo cercando di restare composta, ma una lacrima mi tradisce. Giro i tacchi e mi avvio a grandi passi verso la mia stanza, chiudendo la porta a chiave. 

Mi butto sull'enorme letto king size dalle lenzuola rosso sangue e mi lascio andare ad un pianto liberatorio. Alexander è vivo, sta bene. Ho sognato tante volte, in questi mesi, di aprire la porta e trovarmelo davanti, pronto a dirmi che era stato rapito e che gli ero mancata da morire. Rivederlo è stata la cosa più bella degli ultimi mesi, ma anche la più brutta: ha preferito andarsene senza dire nulla piuttosto di stare al mio fianco e combattere contro chiunque voglia farmi del male. Non ha pensato neanche per un secondo che potessi essere in grado di affrontare questo tipo di pericolo, mi ha sottovalutata ed è una cosa che non posso perdonare facilmente. 

Dopo circa mezz'ora immersa nelle mie lacrime, qualcuno bussa alla porta. Tiro su con il naso e cerco di sistemarmi meglio che posso, ma con scarsi risultati: ho gli occhi completamente rossi e molto gonfi, e il naso mi cola come se fossi una bambina di sette anni. Mi schiarisco la voce. <<Chi è?>> domando. <<Izzy... Mi apri?>> la voce di Isabelle mi calma, e mi affretto ad aprire la porta, richiudendola a chiave una volta che lei è entrata. 

Quando posa lo sguardo sul mio viso, la sua espressione si fa triste. Mi avvolge in un grande abbraccio ed io ricomincio a singhiozzare. <<Per stasera resta qui e riposati, ok? L'appartamento di Magnus a Brooklyn è stato incendiato, quindi resterà qui anche lui. C'è davvero qualcuno che vuole farti del male, Jas. Alec non sta mentendo.>> mi dice lei, con il suo solito tono rassicurante. Mi libero dall'abbraccio e annuisco, asciugandomi le lacrime. <<Penso che farò una doccia e andrò direttamente a letto.>> le dico, e lei si limita a sorridermi e uscire dalla stanza. 

La doccia dura più del previsto: resto sotto il getto dell'acqua calda per quella che sembra un'eternità, la mente completamente vuota. Davanti allo specchio osservo la mia runa parabatai, e mi torna in mente il giorno del giuramento. Sorrido al pensiero di quanto fossi felice in quel momento, pensando di aver trovato finalmente la mia persona. L'avevo trovata per davvero, non sto dicendo il contrario: Alexander è la mia persona, il mio parabatai, il mio migliore amico, l'amore di una vita. 

- Mi senti? Perdonami, se ti ho fatto del male. Ho pensato solo a proteggerti io invece di cercare un modo per far sì che potessi farlo tu da sola. Lo so che sei in grado di affrontare qualsiasi pericolo, Jasmine. Prenditi tutto il tempo che ti serve, ma ti prego, perdonami. - la voce di Alec mi riempie le orecchie, facendomi sobbalzare. Non riesco a non farmi scappare un sorriso, ma decido di non rispondergli e mettermi a letto. 


SPAZIO AUTRICE:

Ciao a tutt*! 

Eccovi, puntuale, un nuovissimo capitolo di questa nuova storia... cosa succederà a Jasmine e Alexander? Ma soprattutto, chi è che la sta seguendo? 

Fatemi sapere le vostre teorie qua sotto nei commenti! Vi leggo sempre ;)

Un bacio, 

Feda <3 

P.S. per chi volesse conoscermi meglio, il mio profilo Instagram è @ federicatirello ! :) 

FALL IN LOVE WITH MY RUNES II - SHADOWHUNTERSWhere stories live. Discover now