55.Salvami

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NEL CAPITOLO PRECEDENTE DI
E SE CI RITROVASSIMO?:
BLAKE SPIA NOAH NELLO SPOGLIATOIO, SENTENDOLO PARLARE CON QUALCUNO AL CELLULARE, DI UN QUALCOSA CHE DOVRÀ FARE GIOVEDÌ.
NOAH È STRANO, SOPRATTUTTO DOPO CHE BLAKE ESCE DAL SUO NASCONDIGLIO. E QUESTO FA SCATTARE QUALCOSA NELLA MENTE DI BLAKE, COME SE NOAH CENTRASSE QUALCOSA CON IL RAPIMENTO DI PHOEBE E MIRANDA.
QUINDI BLAKE DECIDE CHE, GIOVEDÌ, LO SEGUIRÀ IN QUALUNQUE POSTO LUI VADA.

PHOEBE E MIRANDA, NEL FRATTEMPO, CERCANO DI SCAPPARE. CE L'HANNO QUASI FATTA, FINO A QUANDO NON SI TROVANO UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA. JOSEPH LE HA TROVATE, QUINDI LE RINCHIUDE IN UNA NUOVA STANZA, FACENDO IN MODO CHE QUESTA VOLTA NON RIESCANO A FUGGIRE.

BLAKE'S POV
GIOVEDÌ, ORE 17:55

L'attesa è finita.

Oggi, giovedì, spero di riuscire a mettere un punto a tutta questa situazione e di ritrovare Miranda e Phoebe.

Sperando ovviamente che in qualunque posto vada Noah, sia proprio nella tana di quel figlio di puttana che sembra essersi volatilizzato.

Tuttavia, se invece alla fine non dovesse andare in questo modo, ho deciso che mi presenterò alla polizia e darò di matto.

Perchè non è minimamente possibile che, dopo quasi una settimana, non si sia riuscita a trovare una pista su cui proseguire le ricerche.

L'unico luogo in cui hanno detto di aver controllato successivamente alla scomparsa delle ragazze è stata casa di Joseph la quale, ovviamente, era disabitata.

Tornando al piano da me nominato come: "segui il pinguino"; credo che più siamo e meglio sarà.

Quindi ho incluso nell'inseguimento Anne, Alex, Ashton e un suo amico poliziotto che, nel caso dovessimo trovarci davanti a quel pazzoide, non perderà tempo nell'ammanettarlo e rispedirlo in gattabuia.

Riporto la mia attenzione sul volante quando una bicicletta mi taglia la strada facendomi quasi sbandare.

"Dio" mi passo una mano sulla faccia cercando di riprendere lucidità.

Essere sempre soprappensiero alla guida prima o poi non mi porterà a niente di buono.

Potrei finire contro un albero, cosa già successa in precedenza solo che alla guida non c'ero io ma Phoebe, per cui questa volta mio padre non si limiterà ad una semplice strigliata se mai dovessi uscirne illeso.

Svolto a sinistra entrando in uno dei più bei quartieri di Manhattan, costeggiato da tantissime villette a schiera di colori pastello, giardini ben curati e aiuole di tutte le forme, per poi accostare vicino ad una casa color carta da zucchero.

La casa di Anne.

Sotto consiglio di quest'ultima, abbiamo deciso di seguire Noah con la sua macchina perchè, se dovesse vedere il mio suv, mi riconoscerebbe all'istante.

E poi è molto più piccola e anonima, rispetto alla mia Cassie, così non daremo nell'occhio.

Slaccio la cintura di sicurezza e mi precipito fuori dall'abitacolo, respirando l'aria frizzantina di inizio marzo.

Mi guardo intorno e l'unica cosa che mi viene da dire è: "Cazzo questo posto trasuda ricchezza da ogni poro"

Non che io viva nella miseria, sia chiaro, ma questo quartiere... cavolo mi sento del tutto fuori luogo e sporco, come se la mia sola presenza qui fosse come una macchia su un foglio bianco.

Un intruso oserei dire.

Non ho neanche il tempo di mettere piede sull'erba perfetta del giardino di Anne che quest'ultima esce di casa seguita da Alex.

E se ci ritrovassimo?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora