41. L'ultima Arena pt. 18

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Quello che sento è solo un gran frastuono che si ripercuote nell'aria, il fumo, il fuoco, la terra che si alza e il grido disumato cacciato dal Dolente che si unisce al rumore dell'esplosione.

Spalanco gli occhi sentendo il mio cuore rallentare, come la presa sull'arma elettrica che tengo tra le mani cade a terra pochi istanti dopo.

"Kate!!" urlo con tono spezzato, cominciando a correre in avanti pensando a malapena alle bombe sparse nel terreno, perché l'unica cosa a cui riesco a pensare è alla mia amica che è appena saltata in aria. Oltre al battito del mio cuore che ha preso velocità e l'urlo di Luna e di Dan, noto con la coda dell'occhio quest'ultimo scattare giù dalla piattaforma seguito dai ragazzi.

Più mi avvicino al luogo dell'esplosione più vedo i detriti del Dolente a terra, come bracci meccanici, melma che ha preso fuoco, artigli e alcune parti della coda.

Sforzo lo sguardo per capire, attraverso la terra alzata, dove si trova la ragazza "Kate!" esclamo portandomi la mano alla bocca e tossendo per la polvere.

Poi i miei occhi verdi cadono su un punto non troppo distante da me, vedo subito una figura stesa a terra, "Oh santa Siri!" esclamo di nuovo correndo in quella direzione.

Più mi avvicino più il mio cuore perde battiti e la paura si fa sentire "Cazzo!!" esclamo vedendola sdraiata a pancia in giù inerme "Kate!!" urlo buttandomi sulle ginocchia a fianco della ragazza e mi strofino una mano nei capelli.

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Flashback:

"Non ti entra nel PC perché non sono quelli i codici da inserire" dico avvicinandomi al ragazzo e alla ragazza che tra poco spaccano il computer "Oh guarda è arrivato il genio dei computer, secchione spostati" dice il ragazzino.

Sospiro e mi giro, faccio per uscire dalla stanza quando una voce sottile ma allo stesso tempo decisa parla "Non è secchione, è semplicemente più intelligente voi due messi assieme e probabilmente lo è più di tutti quelli che ci sono in questa stanza" mi giro vedendo una ragazzina con una felpa rossa e i capelli raccolti in una treccia.

"E tu chi saresti? Ah, aspetta aspetta, sei quella ragazzina che nessuno ha mai visto giusto? Quella isolata per chissà qualche motivo assieme al suo fidanzatino moro?" dice il ragazzino ridacchiando "Sai non penso proprio siano affari tuoi" dico guardando lui poi la ragazzina dalla felpa rossa che ricambia il sorriso che le ho appena rivolto.

Fine Flashback

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Con mani tremanti sposto i capelli che le coprono il volto poggiato a terra sulla guancia destra "Kate, ti prego mi senti?? Kate!" dico avvicinandomi leggermente a lei e scuotendola leggermente.

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Flashback:

"Grazie per prima" mormoro guardando la ragazzina che si stava allontanando dalla stanza, si gira e mi sorride, poi fa dei passi verso di me "Non c'è di che, e poi anche io dovrei ringraziarti... Sono Katrine comunque, ma puoi chiamarmi Kate" dice allungando la mano.

Sorrido e le stringo la mano "Io sono Simon, semplicemente... Simon, Simon Pevensie"

Fine Flashback

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Stringo le palpebre ricordando quei momenti e poi riapro gli occhi osservandola.

I Ragazzi Delle AreneWhere stories live. Discover now