56. L'ultima Arena pt. 32

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"Cosa? Luke è l'unico modo" provo a dire guardandolo negli occhi che incastra nei miei "In questo modo non saremo liberi, non lo saremo mai" pronuncia queste parole con un tono semi impaurito e consapevole... Lo usava sempre prima dell'Arena...

"No..." "Mi dispiace" sussurra e mi prende il polso trascinandomi indietro "No! Luke che cosa stai facendo!" esclamo dimenandomi mentre mi trascina e mi spinge contro l'albero, prendendo una corda da dietro la schiena comincia a legarmi al tronco.

"Luke, non puoi" "No, sei tu che non puoi distruggere l'Arena Katrine" parla ancora con quel tono serio che non sentivo da settimane e una realizzazione di mi investe come un treno ad alta velocità, per la seconda volta nella mia vita mi sono fidata di una persona che era diventata importante per me... Ed è sempre lui...

Il ragazzo si allontana di qualche passo guardandomi dritto negli occhi "Tu... Tu stai ancora con loro..." realizzo sentendo le lacrime che salgono ma le ricaccio indietro "Sei ancora uno dei loro burattini!" esclamo e fa un sorrisetto "Tz, non puoi ribellarti a W.C.K.D., hai già rischiato modificando i comandi del Dolente e ora eccoti qui... Se farai saltare in aria l'Arena tornerai ad essere una cavia" parla tranquillo e stringo i pugni.

"E cosa cavolo credi che siamo ora? Noi siamo sempre stati cavie Luke... Ci stanno monitorando dal fuori... E come noi stanno studiando anche te, perché ti hanno messo qui con noi..." il ragazzo sospira quasi seccato e abbassa lo sguardo.

"Ti hanno messo in queste prove perché siamo solo soggetti per loro. Non vuoi che ti trasformino in ciò che non sei ma non è stando al loro sporco gioco che cambieranno le cose..." dico schietta e lo vedo guardare da un altra parte, forse per evitare il contatto diretto con i miei occhi.

"Luke tu non sei così, l'ho sempre detto... E l'hai detto pure tu. Quando eravamo nella stanza ho visto il vero te" lui alza lo sguardo su di me cercando di essere impassibile ma il suo sguardo è semi pentito "Mi hai detto tu stesso che non vuoi più farti controllare da W.C.K.D." dico con la speranza di farlo ragionare.

"Stando alle loro regole non avrai la libertà, guarda dove ti hanno messo" confesso parlando seriamente di quello che ho visto in lui quella notte e in questi giorni.

"Io sono venuto qui!" esclama il ragazzo e sobbalzo, non l'hanno mandato loro qui... ? Perché venire arbitrariamente?

"Io sono venuto per-" si ferma come se non volesse finire la frase e si scompiglia i capelli biondi in modo teso, cosa non sta dicendo?

"Per far vedere che valgo qualcosa ai piani alti, per una garanzia e questa garanzia... Sei tu" ha detto le stesse cose di Chris e Jade... Poi spalanco gli occhi e realizzo che le parole di Chris non erano rivolte a Leo... Ma a Lukas Blake...

Mi mordo il labbro inferiore strizzando per un attimo gli occhi, non posso crederci... "Lo fai davvero per questo Luke? Voi rimanere sotto al loro controllo a vita? Dopo tutto quello che mi hai detto era davvero questo il tuo scopo fin dall'inizio?!" esclamo scioccata sperando neghi.

"No, io non sto sotto al loro controllo Katrine, io sto con loro, è diverso, in un mondo come questo si fa di tutto pur di sopravvivere... I più forti" indica se e l'albero per intendere W.C.K.D.... "Hanno sempre tenuto sotto scacco i più deboli" continua indicando me e verso Ovest... Intende gli altri... Che stronzo...

"Era così prima delle Eruzioni solari e sempre sarà così" continua a dire e scuoto la testa sospirando, poi guardo il pannello, cinque minuti... Devo trovare un modo per far esplodere quell'albero, che Luke stia con noi o meno.

Poi il mio occhio cade su un movimento sull'albero delle ragnatele e lo abbasso subito sul ragazzo e aggrotto le sopracciglia sforzando la vista per vedere meglio.

I Ragazzi Delle AreneWhere stories live. Discover now