33.

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T/N POV
<<FATE ATTENZIONE A I GIGANTI NASCOSTI TRA GLI EDIFICI, L'OPERAZIONE COMINCIA ADESSO! SOLDATI PASSATE AL MOVIMENTO TRIDIMENSIONALE!>> urlò Erwin a cavallo.
mi fiondai insieme ai miei compagni con il movimento tridimensionale, spiccammo diretti verso il distretto di Shiganshina, il piano era di richiudere prima quello così da tenere in trappola gli altri giganti.
eravamo tutti incappucciati per non far riconoscere Eren fra di noi, pensavano di poter ingannare i giganti di Marley così?
potevo benissimo indicarli io chi era Eren ancora prima che potesse arrivare alla porta esterna, ma i miei compagni ancora non si erano fatti vedere.
improvvisamente vidi Armin fermarsi e quindi mi bloccai anche io, stava guardando il segno sulle mura lasciato da un fuoco.
<<T/N...guarda hanno lasciato il segno di una brace, Rainer e Berthold...devono essere vicini>> disse alzando un braccio per attirare l'attenzione di Erwin.
<<Armin potrebbe essere già la tempo>> dissi io al biondo osservando l'alone nero che si trovava sulle mura, no era recente.
un lampo giallo apparve in cielo, Eren si era trasformato.
Berthold Rainer ma dove cazzo siete, pensai guardandomi attorno esasperata.
mi mossi con il 3DMG per arrivare da gli altri soldati che erano alla braccia di Shiganshina, da lontano vidi la corazza di Eren che si formava velocemente, cazzo si era allenato tantissimo e adesso si vedevano anche I buoni risultati.
affiancai Mikasa e Eren che erano appena risaliti sulle mura e mi girai a guardare la mia caposquadra.
<<Armin ha trovato dei segni di un fuoco spento da poco, Rainer e Berthold sono qui>> dissi io seria.
<<bene, Eren il dispositivo di manovra è intanto?>> chiese Hanje al ragazzo di fianco a me.
<<si ma purtroppo ho perso il mio mantello>> prima che Mikasa potesse dargli il suo mi slacciai il mio e lo porsi al ragazzo.
<<tu ne hai più bisogno, e Mikasa anche tu quindi forza Eren usa il mio e va, io ne farò a meno>>
Eren prese il mio mantello e mi ringraziò.
due fumogeni verdi apparvero in cielo e Hanje si girò verso di noi con un sorriso ammaliante.
<<ce l'abbiamo fatta! Eren come ti senti?>>
<<posso continuare, come da addestramento>> disse il ragazzo sicuro di se.
<<BENE TUTTI AL CANCELLO INTERNO...E CON IL VOLTO BEN COPERTO>> disse Hanje iniziando a correre.
era meglio che io non avessi il cappuccio, in caso di emergenza mi sarei fatta riconoscere subito da i miei compagni.

ARMIN POV
<<ho ispezionato la zona, e ci sono veramente tracce di un accampamento, per terra c'era un bollitore con tre tazze, sul fondo di questi tre recipienti c'erano i residui di un liquido nero>>
dissi io salendo sulle mura per comunicare tutto al comandante.
<<questo è strano...>> disse Erwin perplesso.
<<hai detto che il bollitore era già freddo, ma noi siamo arrivati qui a tutta velocità su i nostri cavalli e con il movimento tridimensionale...quindi avrebbero avuto circa due minuti per reagire>> disse l'uomo prima di spalancare gli occhi sorpreso.
<<potrebbero averci individuato cinque minuti prima del nostro arrivo e aver usato quel tempo a loro favore per prepararsi...oppure...oppure qualcuno ha parlato e ci ha tradito smascherando il nostro piano a loro tre, dato che c'erano tre tazze sulle mura>> disse lui serio guardando le case che si esponevano sotto le imponenti mura.
<<e chi ci avrebbe mai potuti tradire?>> chiese un soldato della gendarmeria vicino ad Erwin.
<<se non ti ricordi male, abbiamo scoperto l'identità del femmina, del corazzato e del colossale...ma non del gigante in compagnia del femmina il giorno della prima spedizione del cento quattresimo corpo cadetti>> disse Erwin serio.
<<quindi...l'altro traditore potrebbe essere in mezzo a noi oggi...>> dissi io iniziando a tremare.
<<non potrebbe Arlert...lo è, e so anche chi potrebbe essere>> disse Erwin girandosi verso di me.
<<ma adesso la priorità adesso è individuare la posizione del nemico, senti Arlert, la tua mente ci ha già salvato molte volte in queste situazioni, è arrivato il momento in cui ne abbiamo maggior bisogno>> disse Erwin serio.
sobbalzai, in che senso voleva che io facessi questa cosa?
<<puoi prendere tutti gli uomini che vuoi>> disse indicando dei soldati che correvano verso di noi.

T/N POV
arrivai prima dei miei compagni sulle mura del cancello del Wall Maria e vidi Armin di sotto appeso alle mura che si teneva la testa con le mani.
scesi di sotto con i rampini e lo affiancai.
<<Armin che ti succede?>> chiesi al ragazzo preoccupata.
lui alzò lo sguardo su di me e indicò il muro a cui eravamo aggrappati.
prese un fumogeno e lo sparò in aria.
<<seguimi T/N credo di aver capito dove si nascondono i nemici>> disse lui fiero per poi salire, sulle mura...merda.
lo affiancai in mezzo si soldati che ci circondavano e gli facevano domande.
<<ispezionate tutte le mura>> disse il biondo indicando le strutture su cui eravamo appoggiati.
<<te lo abbiamo detto che lo abbiamo già fatto>> disse una donna quasi seccata.
<<non ci sono posti per nascondersi li->>
<<sono dentro le mura!>> lo interruppe Armin bruscamente.
<<le mura?>> chiesi io confusa
<<si sono sicuro che ci sono delle aperture dove ci sono spazzi in cui le persone possono trascorrerci del tempo>> disse Armin serio.
<<e a te chi lo ha detto che sono lì dentro?>> chiese un altro soldato al ragazzo.
lui abbassò lo sguardo.
<<il mio istinto>> disse Armin scandendo le parole.
l'uomo lo prese dalle spalle shoccato.
<<ti rendi conto che la situazione in cui siamo è molto grave?! non abbiamo tempo per le tue sciocchezze!>> disse quest'uomo arrabbiato.
<<no io...>>
<<adesso basta!>> dissi io interrompendo tutti.
<<Armin è uno dei migliori soldati che abbiamo innanzi tutto, e il suo istinto ci ha salvato molte più volte di quanto il tuo buon senso abbia fatto in queste cazzo di missioni>> dissi indicando l'uomo che teneva ancora Armin dalle spalle.
un fumogeno rosso scattò dietro di noi e tutti ci girammo verso Erwin.
<<ce un tempo per la rigidità e uno per la flessibilità, fate tutto seguendo i principi e le regole del buon soldato, la gerarchia di comando va rispettata, noi siamo venuti qui per vincere una battaglia>> disse mister sopracciglia.
mi girai a guardare Armin che lo guardava con ammirazione.
si girò di scatto verso gli altri soldati facendomi quasi sobbalzare.
<<DIVIDETEVI IN DUE GRUPPI E ISPEZIONATE LE MURA! DAL FONDO ALLA CIMA SENZA TRALASCIARE NIENTE! AVETE CAPITO COSA HO DETTO?>> chiese il ragazzo a tutti i soldati che lo guardavano sempre più perplesso.
<<RICEVUTO!>> urlarono gli altri soldati lanciandosi dalle mura con il 3DMG.
io rimasi ferma per ordini del comandante sulle mura con la squadra Levi e la mia quella di Hanje a fissare gli altri soldati che ispezionavano le mura secondo gli ordini di Armin.
mi girai a guardare Jean che era affiancato da Sasha e da Connie come al suo solito.
i suoi lineamenti bellissimi e scolpiti che mi avevano attratto dalla prima volta che lo avevo visto, erano unici per me.

•ora farò solo angolo autrice su i suricati•
si ho deciso di cambiare animale, comunque se in qualche capitolo non vedete queste perdite di tempo degli angoli autrice tranquilli semplicemente non avevo voglia di scrivergli.

JEAN POV
mi girai a guardare con la coda nell'occhio T/N, era seduta sul bordo delle mura e si teneva le gambe come se aspettasse un qualsiasi segnale per agire.
"domani capirai perché non possiamo stare insieme, non voglio farti soffrire Jean" che cosa intendeva con quella frase, ci avevo pensato per tutta la giornata.
ero arrivato alla conclusione alla fine...che non avevo trovato una conclusione.
<<Jean, ti senti bene?>> mi chiese Connie guardandomi preoccupato.
<<si, sono solo confuso>> risposi io fissando confuso l'orizzonte, oltre alla mia preoccupazione per T/N ero perplesso sul fatto che i nemici ancora non ci avevo attaccato.
<<RAINER!>> sentì urlare da Armin giù dalle mura, ecco, parli del diavolo e spuntano le corna.

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