Capitolo 38

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Busso o non busso.
È la domanda che mi sta girando in testa da ormai dieci minuti, sono qui davanti a questa maledetta porta senza sapere quale sia la mia prossima mossa, stavo per bussare quando la porta si apre improvvisamente

"Chiara" dice Enrico, si avete capito bene Enrico Chiesa, il padre del mio ex fidanzato è qui davanti a me

"Ehm ciao Enrico" dico battendo un pò i denti a causa del freddo

"Chiara" dice mio padre uscendo dalla porta

"È meglio che io vada, Roberto, ci vediamo domani, buonanotte" dice salutandolo "Buonanotte Chiara" dice e io gli faccio segno con la mano

"Chiara stai morendo di freddo, che ci fai qui a quest'ora?" chiede con lo sguardo preoccupato

"Sei solo?" chiedo e lui fortunatamente annuisce

"Posso entrare?" chiedo sfregando le dita sulle mie braccia cercando di procurarmi un pò di calore

"Vieni" dice spostandosi dalla porta per poi chiuderla alle sue spalle

"Ci manco da un po' ma non è cambiata per niente" dico ad alta voce guardando la casa

"È successo qualcosa?" chiede non riuscendo a capire il motivo della mia visita

"Io-io non so bene perché sono qui, so solo che vederti in giro, vederti alle partite e non poterti abbracciare come una volta fa male, fa male perfino non sentirmi più fare la ramanzina da parte tua, ho sbagliato a non darti l'opportunità di spiegarmi come sono andate le cose ma lho fatto solo perché il mondo mi è crollato addosso in un solo colpo e non sapevo come reagire, sono qui perché voglio rimettere insieme la mia vita e sapere la verità, tu-tu sei disposto..." dico l'ultima frase balbettando ma lui mi interrompe

"Sono disposto a spiegarti come sono andate le cose si" dice accennando un sorriso, mi siedo sul divano e lui mi segue

"Io e tua madre tempo fa siamo stati insieme, anche per un bel po' di tempo, stavamo veramente bene insieme e stava andando tutto liscio fin quando il lavoro non ha rovinato tutto" comincia il suo discorso ma appena pronuncia quelle ultime parole non posso fare a meno di pensare a me e a Federico

"Io ero costantemente occupato, avevo le squadre da allenare, le partite, le interviste, non riuscivo ad avere un momento libero, uscivo di casa la mattina e tornavo stanco morto la sera.
Da quel momento in poi le cose tra me e tua madre cominciarono a peggiorare, litigavamo ogni giorno e come biasimarla, non riuscivo a trovare un momento per stare insieme a lei" dice e poi prende una breve pausa

"Passò circa un mese e poi tua madre mi lasciò, dopo un pò di tempo sono venuto a sapere che stava frequentando un uomo e sono venuto anche a sapere che era incinta.
Provavo ancora qualcosa per lei, e non volevo accettare il fatto che lei avesse avuto una bambina con lui e non con me, fortunatamente sono riuscito a parlarci e dopo tanti giri di parole mi ha rivelato ciò che dentro di me sapevo già, cioè che la bambina era mia" dice e io sto cercando con tutta me stessa di non crollare un'altra volta così prendo parola

"E perché me lo avete tenuto nascosto, perché mi avete fatto credere che tu fossi mio zio?" chiedo

"Tua madre nonostante tutto non è riuscita a perdonarmi, diceva che lei in quel momento era felice e che voleva stare solo con quell'uomo, quindi dopo un pò mi sono fatto da parte ma lei mi aveva proposto un patto, mi aveva proposto di tenerti all'oscuro di tutto, di tenerti all'oscuro della nostra relazione e di far finta di essere tuo zio.
Chiara, non ho avuto altra scelta, io volevo stare con te, volevo stare vicino a mia figlia, alla fine quel pezzo di merda vi ha solamente abbandonato e solo il pensiero di quanto tu ci sia stata male.." dice

"Ma allora perché? Perché quella sera mi hai detto in quel modo? Perché volevi che io gli dessi un'altra possibilità?" chiedo

"Tesoro questa cosa non è stata fatta per mio volere" dice e io capisco tutto, non c'è bisogno di aggiungere altro

"Tutta questa messa in scena è stata creata da mamma, ho capito" dico facendo una risata isterica

"Non avercela con lei, lo ha fatto solo perché io l'ho ferita, perché non le ho dato la giusta importanza che meritava e mi sento ancora uno schifo per questo, lei voleva solo il meglio per te" dice prendendo le sue difese

"Il meglio per me sei sempre stato tu" dico sincera

"Chiara, io sono qua, sono qua per te, ricominciamo tutto dall'inizio, insieme" mi propone

"Non mi abbandonare mai più" dico facendo scendere una lacrima sulla mia guancia per poi abbracciarlo e stringerlo forte a me

"Te lo prometto" dice accarezzandomi i capelli...





Nuovo capitolo!!!
Chiara è riuscita a fare finalmente pace con suo padre.
Riuscirà a chiarire anche con Federico?
Lasciate una stellina e fatemi sapere nei commenti se la storia vi sta piacendo.
Al prossimo aggiornamento 💕

I hate you, Federico Chiesa Where stories live. Discover now