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CHRISTIAN'S POV
Entro nella sala, abbassando la maniglia con le mani fasciate.
Dentro non c'è ancora nessuno. Meglio, così posso prepararmi con calma.
Appoggio il borsone a terra, di fianco al muro, e mi cambio i jeans, mettendomi un pantalone di felpa.
Quasi non riesco a tenere stretta la roba.
Una smorfia di dolore mi compare sul viso.
Mi sfascio le mani lentamente, lasciando cadere a terra le bende.
Sono piene di graffi.
Provo ad aprirle e chiuderle, ma la pelle tira.
Le sfioro con i polpastrelli, passando sopra alla pelle ruvida e segnata.
Non so cosa mi fosse preso. Tutto quel dolore e tutta quella rabbia sfogata contro un albero, per poi lasciarmi andare sul prato bagnato dall'umidità.
E tutto questo, perché avevo fatto del male a Bea.
Sono perso nei miei pensieri, quando sento la porta aprirsi.
Recupero le bende da terra e mi rifascio le mani.
«Ciao Christian, come stai?» mi saluta Raimondo.
«Ciao. Emh...bene dai» provo a fingere, ma non sono in gran attore.
«Ok, allora, oggi...» si ferma di colpo, fissandomi con aria seria.
Metto le mani dietro la schiena, anche se non serve a molto.
«Cos'hai fatto alle mani?» chiede lui, preoccupato.
«Eh-emh, io...sono stato graffiato da un gatto»
Raimondo mi guarda alzando un sopracciglio.
«Chri. Cos'è successo?» si avvicina al divisorio in plexiglass, poggiandoci sopra le mani, e mi fissa dritto negli occhi.
Io abbasso lo sguardo.
«So che non parliamo spesso. Tranne che di coreografie, ovviamente, ma vorrei sapere anche qualcosa di te. Soprattutto se è qualcosa che ti provoca dolore»
Rimango in silenzio, muovendo una gamba, per la frustrazione.
«Stai sempre in silenzio, anche durante le lezioni. A volte ho paura che tu sia morto» dice, cercando di farmi ridere, ma senza riuscirci.
Sbuffa, staccando i palmi dal divisorio, e incrocia le braccia.
«Cos'è? Non ti fidi?»
Le labbra serrate mi tremano, ma resto immobile.
«Uff...Ok, aspettami un attimo. Torno tra poco» detto questo, esce dalla sala e io rimango solo.

In casetta
BEATRICE'S POV
«Ciao ragazzi» saluta Maria.
«Ciao» rispondiamo tutti in coro.
«Avrei bisogno di Mattia»
«Si, sono qui» si fa vedere il ballerino, alzando le mani al cielo.
«Bene. Devi andare in sala 5, ti sta aspettando Raimondo» spiega Maria.
«È successo qualcosa?» chiede lui, mentre si infila le scarpe.
«No no tranquillo»
«Ok, adesso esco» Albe gli passa una mascherina e Mattia esce dalla porta.
Non so perché, ma questa cosa non mi torna.
A distrarmi dai miei complessi mentali è Rea che, insieme a Nicol e Serena, mi prende per mano, trascinandomi davanti alle scalinate, dove Matt si sta esibendo in una delle sue solite improvvisazioni sulle basi che ci sono state assegnate.

In sala
CHRISTIAN'S POV
Sto aspettando da qualche minuto, finché Raimondo non rientra in sala, insieme a Mattia.
«Bene Christian» dice il prof, sfregandosi le mani «Come vedi ho portato Mattia con me»
Mi volto verso il ragazzo biondo al mio fianco, ma dalla sua espressione sembra non sappia niente.
«So che siete molto amici»
Noi annuiamo.
«Così ho pensato che visto che non vuoi parlare con me, potresti farlo con lui»
Ci guarda, sorridente.
«Cosa vuol dire?» chiede Mattia, che giustamente non ha assistito alla nostra "chiacchierata" di prima.
«A Christian è successo qualcosa, ma non ha voglia di confrontarsi con me. Quindi ho pensato che con te potrebbe parlare»
Mattia si volta verso di me e io abbasso lo sguardo.
«Mattia» lo riprende Raimondo.
Lui si gira di scatto verso il professore.
«Se non gli fai uscire tutto quello che ha dentro ti sospendo la maglia!»
Il ragazzo rimane per un attimo allibito. Poi annuisce.
«Siamo una squadra e, come tale, dobbiamo aiutarci a vicenda. Voglio vedere Christian distrutto! Quel male che ha dentro, deve farlo vedere a noi nelle coreografie, non tenerselo per lui, perché così si farà male veramente» dice, quasi urlando, alludendo alle mani.
«Io vi ho detto tutto, ora tocca a voi. Ciao» si allontana ed esce dalla porta.
Mi accascio a terra, rimanendo sulle punte.
«Ehi» sento la mano del ragazzo sulla mia spalla «Dai, vieni. Torniamo in casetta»
Lo guardo, sorridendo debolmente.
Poi mi tende una mano, aiutandomi a rialzarmi.
Prendiamo ognuno le proprie cose e ci avviamo verso la casetta.

In casetta
BEATRICE'S POV
Sono sul letto, insieme a Nicol, ad aiutarla con i brani che le sono stati assegnati.
Vediamo di striscio che nella camera accanto, c'è un certo trambusto.
Ci alziamo e notiamo che tutti i ragazzi sono attorno a Mattia e Christian.
«Cosa ti ha detto?» chiede Alex a Mattia, alludendo a Raimondo.
«Niente, niente. Poi ne parliamo» si fa spazio tra la massa e porta Chri con se, che guarda verso il basso, mogio.
Chissà cosa gli sarà successo?
No! Non mi deve più importare niente di lui. Devo scordarmelo!
Ingnorandoli vado verso la cucina, dove trovo Flaza e LDA che stanno finendo di preparare la cena.
Li aiuto con le ultime cose, poi chiamo tutti a tavola e ceniamo in un silenzio mai visto in casetta.

Spazio autrice
Scusate per questo capitolo un po' noioso, ma serve per fare maturare altre idee che mi sono venute per i prossimi.
Baci<3
(lo so che sono lenta, ma nn uccidetemi, ho bisogno di vivere)
(gli errori ci saranno pk nn ho ricontrollato)

TᴜʀʙᴏJR /𝐶ℎ𝑟𝑖𝑠𝑡𝑖𝑎𝑛 𝑆𝑡𝑒𝑓𝑎𝑛𝑒𝑙𝑙𝑖/ ᵃᵐⁱᶜⁱ21/22Where stories live. Discover now