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I '' Cattivi '' , '' L'esercito di Voldemort , o più comunemente chiamati Mangiamorte avevano un modo tutto loro di approcciarsi con gli altri. Seppur appartenenti alla stesso ceto sociale, la rivalità tra loro era scandita da battutine sarcastiche e di poco gusto. Erano soliti prendersi gioco degli altri. La prima volta che ci parli, automaticamente ti analizzano e si paragonano a te. Cercando di capire il tuo posto nella gerarchia, e ti trattano di conseguenza. Quanto ti avvicini a ciò che vorrebbero essere nella loro testa, anche se hanno cercato di nasconderlo perfezionando le loro tecniche, con gesti del capo e con i sorrisi di circostanza, glie lo leggi in faccia che ti stanno analizzando. Ti guardano dall'alto al basso facendoti sentire fottutamente inadeguato.

Questa era una delle paure di Evie, fino a quel momento non si era mai dovuta interfacciare con altri che non fossero i suoi sottoposti, credeva che non l'avrebbero presa sul serio '' La ragazzina orfana '' si ripeteva nella testa. Credeva non avrebbe retto tutto l'odio e il cinismo che avrebbero creato alla festa. Anche per questo aveva nascosto il volto con la maschera, poteva essere utilizzata quindi decise di utilizzare ogni metodo a sua disposizione per non essere vista.

Quando entrò nella sala principale si accorse di come tutto era stato curato nei minimi dettagli. Niente fuori posto. I calici erano perfettamente allineati con il tavolo, il cibo contornava le bottiglie di vino. La luce era gialla e creava un ambiente intimo e spettrale allo stesso tempo. Alcuni elfi erano stati incaricati di suonare pianoforte e violino, le melodie riportavano a danze antiche da ballare sempre a due. Seppur pieno di persone che non voleva vedere era come si sentisse a casa, di appartenere a qualcosa. Vide Pansy versarsi del vino rosso e decise di raggiungerla, poco distanti c'erano Blaise e Nott, quando la videro rimasero qualche secondo in silenzio. Theodor era ammaliato da lei, non l'aveva mai vista senza divisa e pensò che quel vestito le stava divinamente. Evie fece un sorriso arrossendo agli sguardi stupiti che la stavano fissando. Prese un calice e si avvicinò a Pansy '' Posso unirmi a te ? '' , quest'ultima con fare quasi schifato le versò da bere per poi girarsi verso gli altri.

Mentre sembrava che nulla potesse rovinare quel momento, Draco fece ingresso in sala, la musica si fermò e tutti fecero un leggere inchino con il capo verso di lui. Essendo braccio destro di Voldemort, nonché uno tra i più potenti Killer in circolazione aveva un trattamento riservato. Oltre che indossare i suoi soliti abiti neri, aveva deciso di mettere anche la maschera di Babà Yaga, non aveva bisogno che nessuno gli rivolgesse la parola e sapeva che in quel modo non si sarebbe azzardati a disturbarlo.

Evie lo vide mentre si faceva spazio con estrema facilità tra la folla, non voleva in alcun modo dargli occasione di parlarle, così presa dall'alcool che stava iniziando a fare effetto decise di invitare Theodor a ballare un lento. Nott accettò con estremo piacere, finalmente aveva occasione di stringerla sé senza poter essere frainteso. La prese per mano e la condusse al centro della sala, si posizionarono vicino a altre coppie che stavano ballando e iniziarono a dondolare seguendo le note della sinfonia.

Lui la guardò mentre lei cercava di nascondere in tutti i modi il fatto che stesse costantemente cercando Malfoy '' Prima o poi mi spiegherai cosa ci trovi in lui '' lei si girò di scatto incontrando il suo sguardo, per la prima volta così vicino al suo. Arrossì '' Draco si è preso una parte di me, e io l'ho lasciato fare '' si aggrappò alla sua spalla, stringendolo con la mano destra mentre ci appoggiava delicatamente la fronte '' Ma questo non deve più accadere ''. Nott decise che quella dichiarazione sarebbe stata più che sufficiente per tenerla stretta a lui, così le sorrise condusse le danze.

Draco era a pochi metri da loro, nascosto dalla sua armatura poteva vederli chiaramente. Le mani di lui poggiate sui fianchi di lei, tanto, troppo vicini l'uno all'altra. E poi li vide bisbigliarsi qualcosa all'orecchio , fu inevitabile per Malfoy pensare che si stessero dichiarando qualche tipo di amore o di smanceria. Tutto questo lo faceva andare in bestia, aveva accanto due uomini che erano intenti a parlare con Lui, ma non li sentiva. La sua testa, il suo corpo, tutto era concentrato sul centro della sala dove la SUA Evie stava dando attenzioni a un uomo che non era lui. Doveva intervenire, doveva trovare il modo di farli allontanare. Così chiamò uno dei generali presenti in sala e gli chiese di portare il '' signor Nott '' a fare una passeggiata in giardino, questo significava che avrebbe dovuto punirlo. Non era importante il motivo, se Baba Yaga ordinava, gli altri dovevano rispondere.

Il generale si chiuse la blusa, guardò in direzione di Nott e lo raggiunse a passo svelto. Si piazzò tra la coppia '' Signor Nott le devo parlare urgentemente di affari di privati, mi segua per favore ''. Theodor era sorpreso della richiesta, la cosa gli puzzava, aveva capito ci fosse sotto qualcosa, ma dovette eseguire gli ordini. Così diede un bacio sulla fronte ad Evie, scusandosi per la sua improvvisa assenza e seguì l'enorme signore in divisa davanti a lui.

Quando fu' abbastanza lontano, Draco strisciò nell'ombra fino ad arrivare alle spalle della ragazza. Gli poggiò una mano sul fianco e si avvicinò delicatamente all'orecchio '' E così mi hai già sostituito '', Evie perse un battito sentendo quella voce, era passato, tanto , troppo tempo dall'ultima volta. Cercò di sfuggire dalla sua presa, ma le fu' impossibile, si ritrovò faccia a faccia con Babà Yaga. Lui le prese la mano e cominciò a condurre le danze. I loro sguardi si evitavano, i respiri affannati dei due facevano intendere che ci fosse un leggero imbarazzo, ma lei non poteva e non riusciva più a stargli accanto ''Ho perso interesse per te, il passato non mi interessa '' , Draco la strinse più vicino, le guardò le labbra e si morse l'interno della guancia '' E cosa ti interessa adesso ? '' , Evie voleva provocarlo così provò a stare al suo gioco, si spinse così tanto vicino che era quasi impossibile non baciarsi anche solo per sbaglio '' Che tu mi stia lontano '' sfruttò il suo stupore per scappare da Draco. Uscì dalla sala da ballo e cominciò a correre verso la sua stanza. Il cuore le batteva all'impazzata non riusciva a calmarsi. Ma non si scappa dall ' Uomo Nero.

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Malfoy digrignò i denti, e la seguì a passo svelto, fino a raggiungerla. La presa per il braccio e la fece voltare '' Perché deve essere sempre così difficile farti rispettare gli ordini ? '' Alzò la voce, come se stesse parlando a un suo sottoposto, il petto si alzava e abbassava a ritmo insieme all'agitazione. '' Dopo tutto, ancora, pensi di poter avere qualche tipo di potere su di me ? '' Lei lo guardò schifata, si sarebbe aspettata almeno delle scuse, di certo non credeva che avrebbe potuto aggredirla in quel modo. si sganciò dalla presa e cominciò a spintonarlo lontano da lei '' TU FINIRAI PER RESTARE SOLO ! E TE LO MERITI CAZZO '', lui incassava i colpi e non smetteva di guardarla dritta negli occhi '' Sei una persona egoista, superficiale, e prevenuta ! '' il marchio su di lei bruciava, il fatto che stesse rifiutando gli ordini di Draco faceva diventare incandescente il disegno sul braccio, lei non aveva vie di fuga. Quando smise di attaccarlo, le afferrò le mani con le quali cercava di colpirlo, abbassò la voce così che lo potesse sentire solo lei '' Ho provato a proteggerti, quella notte ti avevo chiesto di starmi lontana , ma fai sempre di testa tua. E comunque non sono stato io a uccidere Silente e ho cercato di salvarti da Bellatrix. '' Quelle parole avevano un sottofondo di scuse, anche se non glie lo avrebbe mai detto apertamente, lui si stava scusando a modo suo. Evie abbassò la testa e cominciò a piangere portandosi le mani al volto per nascondersi. Draco le prese il mento, stava abbassando le sue difese, così decise di baciarla un'altra volta.

Le loro lingue si unirono, i loro corpi fremevano un nuovo incontro. Draco le prese la coscia destra portandola più in alto, poi le strinse i fianchi premendola contro di lui. Evie sentiva la sua erezione crescere nei pantaloni. Erano mesi che non avevano rapporti se non per litigare. Sentivano il bisogno di riassaporarsi per capire se l'attrazione non fosse scomparsa. Così Draco le scostò delicatamente le mutandine e cercò uno sguardo di approvazione in lei, Evie non riusciva a contenersi, tutti i buoni propositi a cui si era aggrappata fecero capolino in un angolo della testa, lo desiderava quanto lui.

Si slacciò la cintura e in poco tempo entrò dentro di lei, la colpì duramente . I loro respiri si sentivano per tutto il corridoio, ma a nessuno dei due importava. Si guardavano fissi negli occhi mentre le loro bocche, aperte leggermente emettevano suoni ovattati. '' Quanto mi sei mancata '' le sussurrò, e questo la fece arrossire, era la prima volta che le rivolgeva una frase quasi romantica. Lo strinse graffiandogli la schiena da sotto la camicia, le fu impossibile non emettere qualche gemito " Draco" le uscii come una supplica dalla bocca. Lui non smise di entrare e uscire da lei e quando sentii la sua voce chiamarlo fù come un dolce canto " il mio nome pronunciato tra le  tue labbra è come una fottuta poesia Evie "non ci volle molto tempo prima che i due raggiungessero l'orgasmo. Erano anime sole che insieme creavano il legame perfetto.

Evie si sistemò le mutandine sotto il vestito e si specchiò velocemente con il riflesso della finestra. Cercò di rimettere in ordine i capelli che nel frattempo si erano spettinati. Draco la osservò, pensando che fosse la prima volta che si interessava al proprio aspetto, era solito vederla rivestirsi senza dare troppo interesse a ciò che potevano pensare gli altri, ma lei era cambiata. Tutto quel tempo al servizio di Voldemort l'aveva resa più sicura di se stessa, e molto più forte.

Baba Yaga - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now