10 𝙰𝚗𝚗𝚒 𝚏𝚊...

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Caro Diario, ti ricordi di me? Sono Stefania, ti scrivevo ogni giorno, eri la cosa più preziosa che avevo, perché sai, ho imparato a leggere e a scrivere quando avevo due anni e mezzo, merito a mia madre, è fantastica vero? La madre migliore del mondo e la amerò per sempre, anche se ultimamente non passa molto tempo con me, ma è sempre la mia mamma e io le voglio un mondo di bene.
Devo chiederti scusa, ti ho abbandonato per molto tempo, non so come ma ti avevo lasciato la mano e sei scappato dietro al vecchio armadio di papà, e oggi ti ho ritrovato, dovresti ringraziarmi Diario, appena imparerai a parlare lo farai, appena avrai le braccia ci abbracceremo tutto il giorno e appena avrai le gambe, correremo insieme al parco e giocheremo insieme ai bambini che ci son là, non vedo l'ora che arrivi quel giorno, son sicura che ci divertiremo un mondo!
Sai una cosa, da ora in poi ti chiamerò Lucas, perché Diario non è un nome molto carino non credi? Ti chiamerò Lucas perché ogni volta che giocavo alla famiglia con le mie amichette, io facevo la madre, e il bambolotto, il quale aveva il ruolo di mio figlio, lo chiamavo proprio come te: Lucas.
Ho finito l'asilo poco prima di ritrovarti, la mamma all'epoca mi aveva già insegnato a fare le addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni e come si chiamano quelle... sembra un po' una parola aliena.. mmmh..., AH ECCO, e le divisioni; la mamma dice che se ci prendo la mano dopo un po' sono divertenti, se lo dice la mamma, allora doveva essere vero, ogni cosa che dice è vero, o almeno è ciò che voleva farmi credere.
Devo dirti una cosa Lucas, una cosa che mi sta facendo impaurire molto, riguarda mamma e papà, non vedo più quell'amore che c'era in loro, non so.. forse sono ancora troppo piccola per capire cosa sta succedendo, ma i segni rossi nel corpo di mamma non c'erano prima, non me le aveva mai mostrate e io Lucas conosco benissimo il corpo di mamma, tutto tutto ma proprio tutto, dormivo sempre con lei, mi coccolava
sempre ogni notte, mi cantava la ninna nanna e mi baciava la fronte e le guance fino a che non mi addormentavo, ero la sua migliore amica e lo sono ancora.. forse.
Sentivo la mamma gridare e il papà che diceva molte parole brutte e faceva del male alla mia mamma, son rimasta paralizzata e tremavo di puro terrore da ciò che stavo assistendo da quella sottile fessura della porta; la mamma urlava e piangeva mentre papà era sopra di lei e non sapevo esattamente cosa stesse facendo, ma stava facendo molto male alla mia mamma, che stava muovendo la testa in ogni direzione, con occhi neri e viola e aveva il viso bagnato dal continuo piangere, fino al punto in cui incrociò i miei occhi.

𝚂𝚝𝚎𝚏𝚊𝚗𝚒́𝚊 𝙷.𝙷. (𝑏𝑖𝑜𝑔𝑟𝑎𝑓𝑖𝑎 𝑓𝑎𝑠𝑡𝑎𝑠𝑚𝑎)Where stories live. Discover now