~ 𝗜𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗜𝗻𝗱𝗲𝘀𝗶𝗱𝗲𝗿𝗮𝘁𝗼 ~

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SETH
Presente

Il sudore scende rapido lungo la mia colonna vertebrale. La canottiera bianca si è incollata sul mio petto come se fosse una seconda pelle. È da tutta la mattina che lavoro con il motore di una Jeep. Fare il meccanico non è ciò che mi aspettavo di fare nella vita, ma non mi lamento.

Kayl adora i motori da quando aveva otto anni; si è sempre interessato e con l'aiuto di zio Alex è riuscito ad aprire l'officina che ora gestisce. Qualche anno fa pero Alexander Reven ci ha lasciato; ha avuto un incidente d'auto. È stato un periodo particolarmente difficile per tutti noi, ma Kayl ne ha risentito molto. Non usciva di casa, se ne stava sempre dentro all'officina e sfogava la sua rabbia concentrandosi con le auto. Parte del suo carattere difficile e severo è dato anche da questa fase complicata. Poi però, un anno fa ha conosciuto Elly ed è stata la svolta della sua vita.

Lei è riuscita a sciogliere quei strati di ghiaccio che ricoprivano il cuore di Kayl. Quando veniva a trovarmi durante i giorni di visita mi parlava sempre di lei, i suoi occhi avevano una luce diversa. Sarò sempre grato ad Elly per essere riuscita ad alleggerire il suo dolore.

«Come sta andando?» KL si avvicina con passo lento strofinando le mani unte sulla pezza grigia. Tiro la testa da sotto il cofano e mi raddrizzo prendendo in mano la stessa pezza.

«Il radiatore è fuori uso, è completamente andato.» Affermo spostando una ciocca di capelli che si è attaccata alla fronte. Il mio migliore amico si avvicina per controllare il motore e sbuffa sonoramente.

«Pace all'anima sua. Certa gente non dovrebbe proprio guidare» sogghigna mantenendo un espressione seria, sorrido appoggiandomi alla portiera della Jeep. L'osservo mentre è chinato in avanti, concentrato nel suo lavoro. Kayl ha poca pazienza ma quando si parla di motori è sempre pronto ad averne. Non si è mai scoraggiato ha continuato credere nei suoi sogni e ora è il proprietario dell'officina Revencar.

«Comunque tralasciando le auto, sono passato per chiederti se ti va di bere qualcosa questa sera. Elly è di turno al Devan.» Si posiziona al mio fianco e mi guarda da sotto le ciglia scure. Incrocio le braccia al petto e annuisco senza esitare, un po' di pausa mi fa più che bene. Tra il lavoro e la principessina Stewart il mio cervello sta andando in fumo. Quella ragazza è una continua sfida; ha la risposta sempre pronta ed è questo che mi infastidisce di più, il fatto che mi tenga testa sicura di se stessa mi manda in bestia. Alla fine di ogni incontro ne esco devastato, lei è sempre la vincitrice alla fine della partita. Una vera principessina fastidiosa.

«Come stanno andando le lezioni di recupero con la figlia di Stewart?» Domanda Kayl come se mi avesse letto nella mente. Non saprei come rispondere; o a che fare con una diciottenne fuori di testa e testarda.

Ruoto il collo verso di lui accompagnando il tutto con una smorfia.

«Beh... non ho parole; la situazione è letteralmente fuori controllo» Kayl si allontana e prende due birre dal piccolo frigorifero che è situato nel angolo. Me ne passa una e mentre si appoggia sulla fiancata dell'auto, sorseggia la sua.

«Riesce sempre ad irritarmi con le sue domande insistenti. Per non parlare dei ritardi durante gli incontri. È passata solo una settimana, ma sono già pentito.» Il ragazzo al mio fianco sorride e prendendo un sorso della bevanda che ha tra le mani posa lo sguardo sulla mia figura.

«Seth ti rendi conto che stai parlando proprio tu di situazioni irritanti. Ti devo ricordare che io subisco le tue cagate da un bel po' di anni?» Rido allegramente abbassando la testa. Si è sempre preso la responsabilità di tutte le cavolate che combinavo; non che lui non ne faceva. Siamo sempre stati io e lui, pronti a coprirci le spalle a vicenda. Noi siamo una famiglia; nel passato, nel presente e nel futuro.

SHATTEREDWhere stories live. Discover now