SHATTERED

~𝗣𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝘁𝗿𝗲𝗴𝗮~

ALIYA
Presente

Mi sono cacciata in un guaio troppo grande. Sono completamente un disastro e una stupida. Melody mi aveva avvertita, ma io faccio sempre di testa mia. E ora? Beh sono fottuta. È tutto un casino.

Stava andando tutto alla perfezione. Durante il viaggio verso il capannone Seth non si era nemmeno accorto. Sono riuscita ad essere invisibile anche agli occhi, di quei due idioti che facevano da guardia al retro.

E se non fosse stato per quello stronzo, che sembra abbia mangiato una vipera, ce l'avrei anche fatta. Quando mi ha trovato accampata sotto alla finestra, non ha emesso un fiato. Mi ha colta di sorpresa, appoggiandomi una mano sulla bocca e trascinandomi all'interno.

Mi ha lasciato con i suoi altri compagni, e poi a passo da soldato è andato a chiamare il suo capo.

Quando ha fatto ritorno, non ho osato alzare il viso. Mi sentivo addosso la sua occhiata glaciale ancora prima di rivolgere lo sguardo verso di lui.

«Ma che cazzo!» Dice digrignando i denti. Sento che l'adrenalina inizia a sparire, e sta lasciando spazio alla paura. Non immagino quello che mi aspetta dopo.

«Bene, bene abbiamo una piccola ribelle qui.» Dice l'uomo che deve essere il capo. L'altro ragazzo mi tiene ferma per un braccio usando tutta la forza che ha.

Inizio a protestare per il contatto poco gradito. Sento un ringhio, e in una frazione di secondi i miei occhi si collegano ai suoi. Era meglio evitarlo. Il suo sguardo è scuro e la mascella è serrata. Tutto ciò mi sembra un déjà vu.

«Toglile quelle fottute mani di dosso» asserisce con rabbia. Il ragazzo che mi tiene ancora in una presa salda, non sembra volergli dare ascolto. Sta compiendo un grandissimo errore, chiunque vedesse lo sguardo di Seth in questo momento, se la farebbe sotto dalla paura.

«Non lo ripeterò un'altra volta, ti conviene darmi ascolto.» Afferma mentre stringe i pugni.

«Jared lascia la ragazza...» asserisce l'uomo che ho difronte a me, mentre si rigira una mia ciocca di capelli biondi tra le dita.

«Allora vorresti iniziare con il dirmi come ti chiami?» Domanda facendo un sorriso che non mi piace per niente. Non ti troveresti in questa situazione se non fossi così testarda, mi ricorda la mia coscienza.

«Aliya...» sussurro con voce pacata. Nel mio piano non era contemplata la cattura, ma sembra che la sfiga è sempre dalla mia parte.

«E cosa ci facevi qui, piccola Aliya?» La mia gola diventa secca, e le parole sembrano sparite. Non mi piace per niente il suo ghigno, mi fa venire i brividi.

«È con me Thiago.» La sua voce sembra un'ancora di salvezza. Non volevo tutto questo casino, avevo solo intenzione di capire qualcosa.

Thiago e i suoi ragazzi mi lasciano via libera. Lasciandomi respirare; il panico mi sta assalendo ma lo metto da parte.

Seth mi porge la mano per portarmi al suo fianco, io l'afferro sentendomi al sicuro. Ma lui la stringe con prepotenza, facendomi piagnucolare. Ho fatto una grande cavolata, e se potessi tornare indietro nel tempo sceglierei un'altra opzione.

«Hai appena scavato una fossa, e ti ci sei buttata a capofitto.» Sussurra senza nemmeno guardarmi negli occhi. La sua voce sprigiona tanta ira.