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Kiran si svegliò ansimante e tremante, non aveva bisogno di guardarsi allo specchio per sapere che aveva le guance arrosate e la fronte sudata. Aveva fatto un sogno erotico... un uomo sconosciuto l'ho baciava con passione...

Sentiva dentro di sé l'inquietudine di un contatto fisico...

Kiran andò in bagno e si lavò con l'acqua fresca per cercare di alleviare il suo calore. Si vestitì e andò in cucina.

Lì c'era solo sua madre con in mano una tazza da thè e del pane con del miele. Dovevano aver finito il burro perché a sua madre amava il pane con burro e marmellata di ciliegie.

Duggee, il suo fratellino minore, dormiva ancora, lui era un alfa e Kiran per questo l'ho invidiava un pò.

- Buongiorno, ti sei svegliato presto.- disse Sabin.

- Sì, prima di andare a lavorare volevo fare un pò di pulizie.- mentì.

Kiran prese una tazza e la mano tremo, quelli erano i postumi del suo malessere.

- Figlio mio, non hai bisogno di mentirmi.- gli disse - Hai quasi diciott'anni è del tutto normale entrare in calore.- disse - Spero che tu possa trovare un alfa che ti ami prima della fine dell'estate perché se no... mi dispiace ma sarai costretto a sposare il figlio di sir Lonjn.- disse Sabin.

Kiran ebbe un brivido di disgusto, non si sarebbe mai e poi mai fatto marchiare da quel mostro...

Fin da piccolo Kiran sapeva di essere un omega... amava giocare con le bambole e gli orsetti, amava cucinare e fare i dolci, amava prendere il thè con sua madre e le sue amiche che poi le avevano voltato le spalle appena aveva avuto bisogno... aveva fantasticato molto sul suo alfa e come sarebbe stato bello ricevere il suo morso. Ora aveva paura di finire nelle mani di sir Lonjn, anche se era stato scelto il figlio per essere il suo alfa in realtà era il padre che l'ho desiderava e ogni volta che quell'uomo si avvicinava a lui, Kiran cercava di allontanarsi il più possibile.

- Non devi preoccuparti madre, vedrai che riuscirò a trovare il mio alfa e farmi marchiare prima che sir Lonjn venga a reclamare il denaro.- disse fiducioso nelle sue capacità.

Bevve il thè e mangiò una fetta di pane e uscì di casa.

Prima di andare dalla signora Bennett deviò per la strada opposta dove vi era l'abitazione del medico.

Bussò alla porta con insistenza e alla fine un giovane gli aprì.

- Sapete che ora sono vostra grazia?- chiese ironico.

- Sì!- esclamò entrando - Non chiamatemi vostra grazia mi mette a disagio.- rispose Kiran - Ho bisogno di aiuto... mi sento in uno stato di agitazione.- disse.

Il medico gli fece segno di seguirlo, ma anziché condurlo nella stanza adibita ad ambulatorio l'ho portò in cucina.

- Kiran, ormai sei vicino al tuo diciottesimo compleanno è normale che il pre-calore diventi più intenso.- spiegò.

- Dammi qualcosa!- protestò.

Ghino prese una tazza versò il contenuto del bollitore e vi mise un cucchiaino di erbe.

- Vedrete che con questo, vostra grazia, si sentirà meglio.- disse porgendo la tazza.

- Ti ho detto di non chiamarmi in quel modo... io sono Kiran...- .

Il liquido era caldo e poteva sentire l'arma di camomilla oltre ad altre erbe e semi.

- Sai che tu sei il primo conte che desidera farsi chiamare per nome... persino sir Lonjn ci tiene al suo titolo benché sia solo un cavaliere.- disse il medico.

Karin si sedette ad una sedia.

- Di cavaliere quell'uomo ha solo il titolo, ma gli starebbe bene il titolo di usuraio oltre a quello di maiale.- disse Kiran con sdegno.

- Usuraio o no ho saputo che il prossimo autunno ti sposi con suo figlio...-

- Piuttosto mi butto dal dirupo... sposami tu...- disse alzandosi e andandogli vicino - Sono bravo a cucire e pulire so anche cucinare e potrei darti tutti i figli che vuoi.- gli propose.

- Kiran... tu sei veramente bello... ma a me piacciono le donne.- disse Ghino.

- Avresti il titolo di conte.- aggiunse.

- Anche se fossi un marchese non accetterei.- disse.

Kiran non disse nulla ma era veramente triste.

- Sono sicuro che troverai un uomo che ti ami per ciò che sei e non per il tuo titolo nobiliare.

- Forse, ho tempo sino alla fine dell'estate per trovarlo, ma con i soldi che dobbiamo dare a Lonjn sarà impossibile.- ammise Kiran preoccupato- Comunque grazie!- esclamò posando la tazza.

Ghino si avvicinò al giovane e prese la sua mano e gli mise la boccia con la polvere dell'erba che serviva per calmare il calore.

- Non ho denaro.- disse Kiran.

- Non fa nulla.- rispose.

Kiran gli baciò la guancia.

- Non posso darti altro.- gli fece sapere.

Ghino si tenne la guancia.

- Questo basta!- esclamò con un sorriso.

Kiran uscì dalla casa del medico e si avviò nella casa della signora Bennett.

Arrivato non ci fu bisogno di bussare.

- Dai sei in ritardo.- disse la donna.

- Le chiedo scusa...-

- Dai mangia questi e poi ci mettiamo a lavoro. Tra un pò arriverà un nuovo cliente e non voglio che tu lavori a stomaco vuoto.- gli disse prendendo per un braccio il giovane e conducendolo in cucina.

Sul tavolo vi era latte appena munto e poi due fette di pane con burro e marmelata di fragole. Kiran si sentiva in colpa nei confronti dei suoi familiari per quella colazione, ma la signora Bennett gli dava sempre qualcosa da mangiare prima di cominciare a lavorare.

Il lavoro procedeva, Kiran stava cucendo un orlo quando la porta della sartoria si aprì.

- Benvenuto nella sartoria Bennett, siamo felici di avere sua signora nella nostra sartoria.- disse la signora Bennett.

Kiran entrò nella stanza e si trovò difronte ad un uomo di bell'aspetto... il suo cuore perse un battito ed ebbe un giramento di testa a sentire l'odore di alfa del cliente.

- Benvenuto vostra grazia.- disse Kiran riprendendosi.

- Sono qui per presentarmi sono il duca Alok Menyr Samir Wyoming, ho acquistato la tenuta LonkLeen. Resterò per un pò di tempo e desidero darvi le mie misure.- disse con tono serio.

Kiran ebbe un secondo mancamento...

- State bene?- chiese Alok prendendo il ragazzo.

- Sì, sì siete un alfa...- disse Kiran scusandosi in quel modo.

La signora Bennett non disse nulla ma guardò il conte Karin Lonkwood.

- Io sono la signora Bennett, la sarta del paese lui è Kiran, siamo onorati di avere un duca del vostro calibro come cliente.- disse la donna.

Alok fece un sorriso, gli era andata decisamente bene. Il giovane sarto era un bel ragazzo e soprattutto un omega...

- Kiran porta sua signoria nella saletta e prendi le misure io finisco il lavoro che stavo facendo per lady Cleonice e ti ragiungo.- disse la donna.

Kiran arrossì violentemente, aveva capito perché doveva essere lui a prendere le misure.

- Venite con me vostra grazia. - disse il giovane con un sorriso gentile.

La giornata stava andando bene e Alok non vedeva l'ora di prendere le misure...

♡♡♡♡
Ciao a tutti questa è  la prima parte della mia nuova storia, spero che vi piaccia.😊

La Mia Primavera ♡ Completa ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora