Behind that smile

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La  testa gli aveva giocato un altro dei suoi brutti scherzi e si era ritrovato di nuovo imprigionato in uno di quei ricordi: quel corridoio silenzioso e vuoto improvvisamente divenne uno scenario cruento.
Persino i suoi sensi lo stavano prendendo in giro; non aveva dimenticato l'odore ferroso e pungente del sangue anzi, lo sentiva anche in quel momento nonostante sapeva perfettamente che non ce ne fosse.

L'eco dei passi dietro di sé, una voce che lo chiamava: in quel momento era talmente distorta la percezione della realtà che, non sapeva neanche  chi fosse così coraggioso da chiamarlo.

《Jungkook Fermati!》Diceva: ma invece di farlo, accellerò il passo finché non si  ritrovò fuori.

Respirò a pieni polmoni e cercò di tranquillizzarsi prima di salire sulla macchina di sua madre.

《Com'é andata?》Gli chiese quest'ultima, accogliendolo con un sorriso.

❝Un vero schifo.❞ Pensò guardandola con espressione scocciata mentre, rimuginava su tutto quello che ha dovuto affrontare in un solo giorno.

Sua madre sospirò quasi rassegnata al fatto che non gli avrebbe dato alcuna risposta; ci stava provando con tutta se stessa a garantirgli una vita normale, ma delle volte forse inconsapevolmente si aspettava troppo.
Non sarebbe cambiato dall'oggi al domani ma, non aveva mai smesso di sperare che un giorno avrebbe potuto sentirlo parlare.

Le mancavano  persino quei momenti in cui, si udiva per tutta la casa le note della chitarra elettrica e la voce di suo figlio che cambiava in concomitanza col genere che suonava.
Aveva sempre detestato l'heavy metal e il rock ma adesso, darebbe qualsiasi  cosa pur di ascoltarlo di nuovo.

Il viaggio di ritorno fu silenzioso come al solito: Jungkook si era incantato a guardare fuori dal finestrino il paesaggio.
Gli era sempre piaciuto farlo, poiché in passato diceva che era un momento di profonda  riflessione per lui.
Ma ora, aveva tutto il tempo per dar sfogo ai suoi pensieri per cui non aveva più quella solennità di prima.

Inizialmente la sua attenzione si era concentrata su un bellissimo frassino dalle foglie color giallo intenso e brillante; ne rimase molto affascinato  decidendo di fotografarlo  prima che la macchina ripartisse al verde del semaforo.

❝ Così non devo aspettare un altro autunno per rivedere questo spettacolo.❞ Pensò con soddisfazione.

Poco dopo quello scatto venne distratto da due figure: uno aveva un'aria decisamente familiare, l'altro no.
Camminavano fianco a fianco, spintonandosi giocosamente e ridendo a crepapelle.

Doveva ammetterlo: un po li invidiava.
Fino ad un anno prima anche lui era stato come loro.

Spensierato, senza problemi; la vita pareva sorridergli davvero.
Sembrava quasi che gli stesse dicendo: ❝Forza Jungkook. Prendi e fai ciò che vuoi, nessuno ti fermerà.❞

E lui ascoltò sempre quel richiamo.
Amava troppo la vita: così tanto da combattere pur di salvarsi.
Ma, non sapeva che ne sarebbe uscito rotto e pieno di cicatrici invisibili che continuavano a riaprirsi e sanguinare, senza mai riemarginarsi del tutto: erano ancora lì come un monito per ricordargli che nulla sarà mai come in passato.

Si sfiorò il braccio, quello colpito da un proiettile: a volte gli bruciava ancora.
Il dolore era così insopportabile che gli impediva di fare dei movimenti anche piuttosto semplici.

Sua madre notò quel gesto, ma non gli disse nulla. Temeva quasi di peggiorare la situazione.

Quando arrivarono a casa, Jungkook si precipitò in camera sua non volendo saperne di uscire da lì fino al giorno dopo.
Quel pomeriggio lo passò come  al solito sbocconcellando qualche snack nascosto nel cassetto mentre, osservava dalla finestra le persone che passavano di lì; pensando a quanto fossero ignare di essere fortunate a vivere una vita noiosa ma normale.

Nello stesso momento, in una zona differente dal quartiere in cui risiedeva Jungkook un altro ragazzo, di solito allegro e sorridente stava facendo lo stesso ma con aria più disinteressata.

Taehyung sbuffò, facendo volare alcuni ciuffi mossi della sua capigliatura argentata.

《Si può sapere che ti prende oggi? 》Chiese spazientito suo fratello maggiore Seokjin: non erano fratelli di sangue.
Semplicemente sua madre, dopo anni di lutto per la perdita di suo padre decise di sposarsi di nuovo.
E gli andò decisamente bene; dal momento che lui e Jin erano amici da tantissimo tempo.

《Niente, Hyung.》Rispose sospirando.

《Non é vero Tae: So quando dici bugie. Non farmi preoccupare.》Disse il più grande, inarcando in modo buffo il sopracciglio.

《Oggi a scuola, é arrivato un ragazzo nuovo.》Iniziò a raccontargli.

《E cosa c'è di preoccupante in tutto questo?》Domandò di nuovo, spronandolo ad andare avanti.

《Niente, solo che é un po' strano...nel senso: non parla ma, nemmeno cerca di interagire con chi gli sta intorno. Sembra quasi che viva in un altro mondo. 》 Gli rispose.
Per tutta la giornata non aveva fatto altro che pensare a lui: era diventato un chiodo fisso.

《Tae...quando capirai che non tutti sprizzano di vita e allegria come te? 》Gli chiese in tono rimproveratorio: sapeva che non era vero.
Quella facciata di perenne felicità nascondeva ben altro; era il suo modo di affrontare la vita e tutte le sue difficoltà.

Taehyung non voleva essere in nessun modo un peso per gli altri ma, c'erano dei momenti in cui dalla sua maschera s'intravedevano delle piccole crepe di tristezza o malinconia.

❝Sicuramente per lui non dev'essere stato facile.❞ Pensò Jin.

《No, Hyung. Non é quello... lo so che non tutti riescono a fare come faccio io. Però ecco sembra davvero triste...》Mormorò in risposta.

《 E vorrei essergli amico. Però penso sarà difficile... riuscire a conquistarlo.》Aggiunse poco dopo.

《Allora, dovresti impegnarti un po' di più. Vedrai che col tempo ci riuscirai. 》Gli disse in tono più comprensivo.

Non aveva mai visto Taehyung rincorrere qualcuno in questo modo: ai suoi occhi sembrava essere il sole e tutti gli altri i pianeti che gli gravitavano intorno.
Ma Seokjin forse aveva intuito che questo misterioso nuovo ragazzo era qualcosa di più e, suo fratello ne era attratto come la luna dalla terra.

Voleva vedere come sarebbe andata a finire fra loro: magari ci sarebbe riuscito.
Ma solo il tempo gli avrebbe dato le risposte che cercava.

Angolo autrice:
Buon Sabato a tutti!!
Mi scuso  se il capitolo é più corto del previsto, ma ho avuto una mattinata piena d'impegni.
Spero vi sia piaciuto.
Buona lettura e alla prossima ❤️

 Hear Your Voice |Taekook|Where stories live. Discover now