"Sì, è ufficiale"

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HOPE'S POV
Passarono alcune settimane da quel giorno...
quel giorno in cui scoprii una delle cose migliori che mi potessero mai capitare. Si, ok, sono solo una 17enne, ma ciò non cambia i sentimenti e le sensazioni che provo ogni volta che penso alla meravigliosa scoperta di quello strano giorno.

Dentro di me ci sono due parti "contrastanti": la prima, quella ottimista e al settimo cielo per la notizia e la seconda, quella pessimista, insicura e quindi complessata che pensa: 'e se non dovessi farcela? Insomma sono solo un'adolescente e per di più sola... il padre della bambina è scomparso nel nulla, la mia famiglia è dispersa chissà dove nel mondo e i miei amici hanno ben altro a cui pensare'.

L'unico sfogo che ho è il mio diario, dove scrivo tutto ciò che penso o che vorrei dire a quel qualcuno che non c'è... e non ci potrà mai più essere.

Adesso mi trovo nella biblioteca della Scuola Salvatore mentre scrivo nel mio fidato diario:

cari mamma e papà,
so che siete lì da qualche parte nell'aldilà e so che in questo momento mi state ascoltando...
bene, ho una notizia del tutto nuova da darvi: diventerete nonni! Si, è ufficiale  e sono sicura che, se solo foste ancora qui con me, sareste i nonni migliori del mondo! Mi dispiace che il/la piccolino/a non potrà conoscervi, ma farò in modo che si senta orgoglioso/a della fantastica famiglia che si ritrova. Gli/Le racconterò le origini della nostra famiglia, le nostre avventure e i nostri disastri, i sacrifici fatti gli uni per gli altri e, soprattutto, gli/
le insegnerò che la famiglia viene prima di tutto e tutti.
Terrò alto il nostro nome papà, come ti ho promesso quel terribile giorno...
Mi mancate tanto.
Always&Forever <3

Chiudo il diario e poggio la penna nera al suo fianco e, poggiando i gomiti sul tavolo, lascio cadere la testa fra le mie mani. Mi strofino gli occhi e mi guardò intorno con fare malinconico, perso. Mi sento davvero insicura in questo momento, vorrei che il mio Landon fosse qui con me.
A proposito, non ho ancora capito cosa gli sia successo o deve sia andato a finire.
Così, raccogliendo  tutto il coraggio che mi ritrovo,  mi alzo e mi dirigo verso l'ufficio di Alaric, sicura di poter avere una spiegazione.

Arrivata davanti la porta dell'ufficio, busso debolmente accennando un "Dottor Saltzman..?"
Sentii una sedia spostarsi e il tipico ticchettio delle scarpe di Alaric sul pavimento in legno e, subito dopo, me lo ritrovai davanti con una mano sulla maniglia e l'altra lungo il fianco.
"Hope! Che piacere vederti!" dice stringendomi caldamente a sè "allora, come stai? Come sta il bambino?" mi chiede staccandosi dall'abbraccio e guardandomi con un sorriso a trentadue denti.
Sospiro, poi rispondo "Bene entrambi... si" lo guardo
cercando di accennare un sorriso.
"Sono davvero contento! Non ti sei fatta vedere ultimamente, qualcosa non va?" dice mentre mi invita ad entrare con un gesto della mano
"ehm... no, tutto ok" mento mentre mi faccio lentamente strada nell'ufficio di Alaric.
Quest'ultimo chiude la porta e nello stesso momento mi giro su me stessa e gli confesso "Veramente ho una domanda"
All'udire queste parole il Dottor Saltzman si blocca, lo sguardo fisso nel mio "Sapevo sarebbe arrivato il momento..." dice con un filo di voce per poi sedersi su una delle poltrone dell'ufficio "siediti, Hope. È il momento che tu sappia tutta la verità". Uno sguardo preoccupato si disegnò sul volto di Alaric e anch'io, con fare preoccupato e confuso, mi sedetti su una della poltrone presenti.
Feci un sospiro poi dissi "Ric, riguarda Landon, vero?". Fino all'ultimo avevo sperato che Landon stesse bene, che fosse al sicuro e che sarebbe tornato da me, ma dall'espressione del Dottor Saltzman tutte le mie speranze andarono in frantumi.

Proverò a lasciarti andare...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora