Adriano: Allora, ce la facciamo quest'anno ad organizzare il Natale come i mores comandano o dobbiamo pregare Zeus che qualcuno ci inviti come l'anno scorso?
Traiano: Non ti preoccupare: ho buttato giù una strategia perfetta per le feste e...
Nerone: Ma quindi lo facciamo l'albero?
Commodo: Sì! Bello l'albero! Quest'anno sarà ancora più alto e più figo di quello dell'anno scorso! Ci metteremo più palline! Più campanelle! Più lucine!
Caligola: Io ho ordinato su Forozon dei cavallini così carini da appendere! Peccato che non siano ancora arrivati...
Claudio: Sarcastico. Un vero peccato, guarda.
Adriano: Ragazzi, ascoltatemi un attimo, poi fate come vi pare! Dobbiamo decidere che fare il 25!
Giuliano l'Apostata: Io starei in biblioteca a leggere, poi fate voi.
Traiano: Ma proprio no!
Claudio: Sottovoce a Giuliano. Quello è il piano B, in caso alla fine dovessimo andare da Giustiniano.
Tito: Hanno ristrutturato la villa a Pompei. Magari...
Commodo: Magari un bel niente! Non voglio stare con l'angoscia che quel vulcano del cavolo possa eruttare all'improvviso!
Traiano: Possiamo andare da Giustiniano.
Grilli.
Traiano: Era una battuta, state tranquilli!
Caligola: Mi hai fatto prendere un colpo!
Nerone: La domus aurea è libera e c'è posto per tutti! E mamma può cucinare!
Claudio: Così ci avvelena tutti! Non voglio trasformare il Natale in una cena con delitto!
Tito: Direi che è meglio se al cibo ci pensiamo noi.
Nerone: E va bene. Facciamo l'albero adesso?
Adriano: Sì, sì. Ma io in soffitta a recuperare le decorazioni non ci vado! Tutta quella polvere. Faccia schifata.
Commodo: Andiamo noi! L'ultimo che arriva è figlio di una lupa!
Gli imperatori iniziano a fare l'albero di Natale con All I want for Christmas is you in sottofondo.
Claudio: Le palline più piccole vanno in alto e le più grandi in basso.
Traiano: Sbuffa. Lo sappiamo.
Giuliano l'Apostata: E cercate di non mettere palline uguali vicino.
Caligola: Alza gli occhi al cielo. Lo sappiamo.
Claudio: E poi ricordatevi che...
Adriano: Sbotta. Sono mille e passa anni che facciamo l'albero di Natale: o voi due sapientoni state zitti o vi scuoierò e userò le vostre pelli come tappeti. Chiaro?
Costantino ritorna alla domus.
Costantino: Sono tornato! Avete iniziato senza di me vedo.
Tito: Non lo so, non arrivavi più! Com'è andata da Teodosio?
Costantino: Le solite storie, niente di speciale. Dove vi servo?
Gli imperatori si guardano.
Adriano: Puoi spostare quelle scatole laggiù? Mettile vicino alle scale, così poi Commodo le riporta di sopra.
Costantino: Quelle vicino al caminetto?
Tito: Vedi altre scatole per caso?
Costantino: Okay, stai calmo. Solleva le scatole. Vede il presepe. Ma cosa?
Commodo, Nerone e Caligola: Sorpresa!
Traiano: Abbiamo fatto un senatoconsulto molto veloce e siamo tutti d'accordo che, in fondo, il Natale è una festa cristiana e ti facciamo sempre sentire il Lepido della situazione, quindi quest'anno si è fatto il presepe.
Costantino: Saltella entusiasta. Vi voglio troppo bene in questo momento!
Giuliano l'Apostata: Ringrazia il tuo dio che ci stai simpatico, altrimenti col cavolo che una cosa del genere accadeva sotto al mio tetto!
Costantino: Io lo so che in fondo mi vuoi bene!
Giuliano l'Apostata: Adesso non ti allargare troppo, okay?
Costantino: Va bene, va bene. Abbiamo già deciso dove andiamo a Natale?
Nerone: Tutti da me!
Costantino: Preoccupato. Cucina Agrippina?
Adriano: No, tranquillo: se proprio vogliamo morire durante una festa cristiana, direi che la Pasqua sembra una scelta migliore, almeno restiamo in tema.
Caligola: Ride. Carina questa!
Costantino: In realtà Gesù risorge a Pasqua, ma son dettagli.
Nerone: Posso mettere delle candele sull'albero?
Tutti: No!
Nerone: Uffa! Che pizza che siete tutti! Nonno ha detto che dovete darmi più fiducia!
Commodo: Nonno ha reso anche l'adulterio illegale, ma non mi sembra che Giulia gli abbia dato retta, quindi nemmeno noi!
Claudio: Non credo che il paragone regga, ma lasciamo perdere.

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Scleri da classico - il ritorno
HumorDopo il successo di "Scleri da classico", sono tornata con "Scleri da classico - il ritorno". Che fantasia, eh? Dopo quattro anni al classico, ancora non ho ben capito perché io mi sia iscritta a questa scuola: divinità permalose con cui combattere...