Capitolo 13

5K 200 36
                                    

Circa una settimana dopo

-Signorina Blake, lei non ha nessun problema agli occhi. La sua vista è perfetta, abbiamo fatto tutti i controlli possibili. - sta perdendo la pazienza, è evidente.

-Ma le dico che è da più di una settimana che ci vedo in modo strano. Vedo le cose da una distanza esagerata, e al buio distinguo tutti i dettagli come se fossi in pieno giorno. È un fastidio anche per dormire. - è vero.
Più che altro perché se vedo tutto ciò che mi circonda faccio molta fatica a rilassarmi al punto da addormentarmi.

-Senta, l'unica cosa che posso prescriverle sono delle gocce per alleviare le irritazioni, anche se non ne ha una.
Quelle di questa marca sono naturali, quindi non le faranno danni, anche se le userà impropriamente.

Ecco fatto, ora pensa che sia ipocondriaca.

-Va bene, grazie dottore. - mi arrendo.

-Ecco a lei, buona giornata. E spero che il suo problema si risolva.

Anche io...

È vero che ci vedo in modo strano.

Vedo troppo bene, e con troppo intendo che vedo anche il moscerino che si posa sulla testa di un uomo seduto sulla panchina in mezzo al parco dall'altra parte della strada.

Cosa che alla lunga mi procura un gran mal di testa, benché sia utile per leggere di sera.

Sospiro. Non so se abbia senso spendere i soldi per le gocce.
L'oculista stesso non pareva convinto.

Forse è solo perché ho smesso di bere caffè e quindi dormo meglio.

Si sentono tutte così le persone riposate?

Uscendo dallo studio, mi accorgo che si è fatto buio.
Come al solito, non posso guardare troppo verso l'alto, altrimenti mi accecherò guardando la luna.

Mi fa lo stesso effetto del sole, in questo periodo.

Non mi resta che tornarmene a casa.

🔹

Quasi quasi stasera mi mangio un bel piatto di pasta al sugo.
E mi rileggo il primo libro di Harry Potter.

Cucino, e mangio con gusto la mia cena. Poi decido di cambiare leggermente programma, e apro l'audio libro di Harry Potter.
Ho voglia di trattarmi bene, oggi.

Mentre ascolto la storia, metto lo smalto sulle unghie, bianco come la neve e la luce della luna.

Poi metto una bella maschera sul viso, e sulle labbra, e mi ricopro tutto il corpo di crema al cocco.

Adoro le sere tranquille con me stessa, ogni tanto sono necessarie.

Mi siedo sul divano, la testa appoggiata allo schienale per non toccare la maschera, rilassata.

La voce del narratore è molto piacevole, e piano piano gli occhi si chiudono.

La mente vola alla persona che ultimamente non lascia quasi mai i miei pensieri. Più tempo passiamo insieme e più sento la sua mancanza quando non c'è.

Se ci penso mi sembra assurdo che io abbia avuto tanta fortuna da incontrare Jason, e anche di più a piacergli.

Questo più che stupirmi mi sconvolge, visto che sembra odiare tutti quanti.

O meglio, evitarli come la peste.

Cavolo, questa maschera è fantastica, mi sembra che la mia pelle stia resuscitando.

Che relax.

-Ancora! Di più!

Spalanco gli occhi.

Tricked by the MoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora