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Chicago, Illinois

Erano le 5 del mattino quando il fastidioso rumore della suoneria del telefono svegliò Woo

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Erano le 5 del mattino quando il fastidioso rumore della suoneria del telefono svegliò Woo.

- Chi cazzo è che chiama a quest'ora? - Rispose abbastanza irritato senza neanche controllare chi fosse a disturbarlo.

- Sono San... Scusa, ti ho svegliato? -

Dopo che il biondo realizzò la frase che l'altro aveva appena pronunciato scattò seduto sul letto, dandosi una sistemata ai capelli arruffati, come se il maggiore potesse vederlo.

- No, sono sveglissimo! Dimmi tutto. - Mentì, mentre il suo cuore non smetteva di martellargli nel petto e un sorriso cominciava a farsi spazio sul suo pallido volto.

- Mi annoio e avevo voglia di parlare con te... Scusa, forse avrei dovuto chiedertelo prima. -

E fu così che i due giovani, in quella notte illuminata dalle insegne di Chicago, si ritrovarono a parlare per ore come se fossero amici da una vita. Si chiusero nella loro bolla, come se il mondo intorno a loro non esistesse.
Perché era questo l'effetto che San aveva su Wooyoung; gli faceva dimenticare del mondo intorno a se.

Il cuore del minore batteva così forte ogni volta che il moro apriva bocca; non si sentiva così da tanto, o forse non ci si era mai sentito.
Si sentiva vivo e questo era tutto merito di un ragazzo, che come per destino, ha conosciuto su un gioco di cui era ossessionato.

Si lo era, ma ora non più; ora lo spazio nella sua testa era occupato da San, e questo lo rendeva solo che felice.

The end.

ᴄᴀʟʟ ᴏꜰ ᴅᴜᴛʏ | ᴡᴏᴏsᴀɴWhere stories live. Discover now