Capitolo 16

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Scorrevo le foto della home di instagram, guardavo foto su foto, persone felici, fidanzatini, persone che facevano l'albero di natale con la propria famiglia e altre foto sempre di questo genere.

A un certo punto sentì la porta aprirsi, mi girai verso di essa e vidi Flavia.

POV'S FLAVIA:
Decisi di andare nella stanza di Sara, volevo vedere come stava.

Arrivai davanti la porta di camera sua e la aprì.

La vidi, era seduta sul letto, guardava il telefono ma aveva uno sguardo perso.

Poi lei si girò verso di me e guardai il suo collo...aveva dei segni rossi che si vedevano a distanza di metri, segni che aveva lasciato il mio fidanzato qualche ora prima.

Bucky la stava veramente per uccidere, se non fossi riuscita a convincerlo a staccare la presa lei in questo momento non starebbe qui.

Non volevo essere ringraziata, non mi importava un 'grazie', io l'avevo fatto per lei, perché come ho già detto gli voglio bene e non capisco perché lei mi odi.

POV'S SARA:
Notai che Flavia mi guardava e si soffermò sui segni del collo, la situazione per me era strana, penso anche per lei.

Quindi decisi di iniziare un discorso;

Tu:"ciao" si notava che ero imbarazzata;
Flavia:"ciao" rispose con voce secca ma tranquilla.

Questa voce mi rassicura...

Ok nessuna della due continuava il discorso, toccava di nuovo a me.

Tu:"grazie Flavia, per prima intendo" ok l'avevo fatto, ero andata contro il mio orgoglio e l'avevo ringraziata, mi pareva il minimo...

Flavia:"di nulla" rispose sincera e poi ci abbracciamo.

Questo abbraccio era sincero e c'era affetto, ma io devo sempre rovinare tutto da cogliona che sono e decisi di staccarmi da lei.

Tu:"ok ti ho ringraziata, ora puoi andare"
lei però mi interruppe.

Flavia:"Sara, io non volevo essere ringraziata, io volevo solo sapere come stavi."

Dopo che mi disse questo mi sentì una vera e propria merda, ma per ragione di orgoglio non potevo farglielo capire, quindi gli risposi;
Tu:"ci devo veramente credere?" lei sembrò scioccata dalla mia risposta e mi disse;
Flavia:"sono sincera"

Cazzo e ora che gli dico?

La cosa che mi passa nella mente è 'grazie' ma gli dissi;
Tu:"ok, tenendo conto che le tue parole siano sincere ti dico che sto bene" detto questo lei si alzò e prima di uscire dalla stanza mi disse "ne sono felice, se hai bisogno di me chiamami" poi prese e uscì dalla stanza.

Non ci credo, avevo un opportunità di creare un rapporto tra sorelle e mandai tutto a puttane.

Ma forse è meglio così, forse io non voglio questo tipo di rapporto, forse il problema è che sono abituata a essere sola e ora scopro di avere una sorella e non so perché ma questa cosa mi urta e anche parecchio, direi troppo.

Passarono 5 minuti e venni chiamata da Visione che mi disse che mio padre era tornato a casa e con se aveva portato un uomo, disse che era un uomo di quelli importanti.

Scoprì anche sempre da Visione che mentre parlavo con Flavia;
Nat, Wanda, Steve e Sam erano andati in missione e che in questa missione per colpa di un errore di Steve ma specialmente di Wanda avevano distrutto un palazzo.

Per finire Visione mi disse di sistemarmi un pò e di scendere al piano di sotto.

Mi misi dei jeans neri e una camicia bianca dentro i pantaloni, poi scesi.

Arrivai nella sala delle riunioni e notai che erano già tutti arrivati compresa Flavia.

Quell'uomo senza neanche presentarsi disse;
Signore:"signorina Stark sei in ritardo, siediti dobbiamo parlare di cose importanti" non obbiettai e mi sedetti.

Signore:"voi Avengers siete un pericolo per la comunità, ovunque andate portate caos, distruzione e anche morte.
Come per esempio New York, oppure Sokovia o per il fatto accaduto poco fa"

Io non stavo capendo niente e quindi mi intromisi;
Tu:"scusi non sto capendo" dissi ovviamente confusa;
Signore:"la reputavo più intelligente signorina Stark" lo guardai male;
Signore:"ciò che voglio dire è che o firmate questo accordo oppure potete anche reputarvi in pensione"

Ok continuo a non capire, ma di che diavolo di patto sta parlando? Quindi glielo chiesi;
Tu:"scusi di nuovo, ma di che accordo si sta parlando?" lui sospirò e roteò gli occhi all'indietro dicendo;
Signore:"gli accordi di Sokovia praticamente dicono, che voi Avengers potete agire solo se glielo diciamo noi ed è stato firmato da tutti gli stati.
Non dovete rispondere subito,basta che ce lo diciate"

Cosa? Praticamente non avremo più libertà? Non potremo agire come e quando pensiamo sia giusto? Roba da matti!

Nat:"cosa succederebbe se decidessimo di non firmare gli accordi?" chiese
Signore:"beh signorina Romanoff come ho già detto finireste in pensione" Nat fece un sorriso finto come per dire 'ho capito'.

Successivamente il signore se ne andò lasciandoci da soli a ragionare sul da farsi.

Io personalmente la pensavo come Steve, cioè pensavo che se mai dovessimo firmare quello stupido accordo perderemmo la libertà di agire come pensiamo sia giusto.

Quindi abbiamo deciso di non firmare, almeno io, Steve, Wanda, Sam, Clint e Bucky, lo abbiamo deciso.

D'altro canto Tony, Visione, Yelena, Nat e Flavia hanno deciso che firmeranno.

Secondo me hanno fatto la scelta sbagliata o meglio la scelta 'codarda' per pararsi il culo.

Quindi decisi di prendere Nat in disparte e parlargli.

La presi per un polso e la portai in uno stanzino.

Nat:"Sara, perché mi hai portata qui?" disse con un sorrisetto mentre si avvicinava a me, si è avvicinata troppo, così tanto che la stavo per prendere e sbatterla al muro e baciarla, ma non lo feci,
prima dovevo parlargli,poi si vedrà.

Quindi di mio malgrado fui costretta a scansarla.

Nat:"Sara, perché mi hai scansato? Che succede?" disse mentre mi guardava in modo strano;
Tu:"Nat perché hai scelto di firmare? Se accettiamo quegli stupidi accordi ci toglieranno l'autonomia" mi prese le mani e mi disse;

Nat:"Sara anche io la penso come te, però è l'unica cosa da fare"
Tu:"no, Nat non è vero" urlai staccando le mie mani dalle sue, allontanandomi da lei di qualche centimetro finendo con la schiena attaccata al muro.

Nat:"Baby Stark tu non capisci, se non accettiamo non potremo proprio più fare niente" disse lei mentre si avvicinava a me e mettendo una mano accanto alla testa.

Ora ero bloccata tra lei e il muro e non potevo spostarmi.

Vidi lei che si avvicinava col viso al mio e iniziò a darmi degli umidi baci sul collo;
Tu:"Na-Natasha f-fermati, ti devo ancora parlare..." dissi provando a resistergli;

Lei mi tappò la mano con la bocca e disse;
Nat:"stai zitta" e mi baciò.

Fu un bacio lungo e intenso, come il nostro primo bacio.

Poi appena finimmo, uscimmo dallo stanzino e andammo dagli altri, per provare a capire il da farsi.

true love~ Natasha RomanoffWhere stories live. Discover now