Capitolo 18

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POV'S TONY:
Stavamo tutti tornando alla torre degli Avengers, beh a parte chi è stato arrestato.

Si ok, mi sentivo un po' in colpa nei loro confronti, specialmente quelli di Sara, mia figlia, avevo lasciato che mia figlia fosse arrestata, e non ho manco provato a dare qualcosa.

Ora sto sulla navicella per tornare a casa e Flavia sta poggiata alla mia spalla, cerca un po' di affetto, sia per quello che è successo prima con Sara, sia per il fatto che il suo fidanzato è scappato lui sa dove.

Io provo a confortarla, provo a fare il buon padre, almeno con lei, però non ci riesco, sembra che qualunque cosa faccia in questo momento sia sbagliata.

Mi manca mia figlia, mi manca Sara, anche se non dimostro di volergli bene, glielo voglio eccome se glielo voglio, lei, Flavia e Pepper sono le mie ragioni di vita.

Ho deciso andrò a fargli visita in prigione e la porterò con me nel cercare Steve e Bucky.

Arrivammo alla torre e io mi allontanai dagli altri di soffiato e mi diressi verso il mio elicottero, misi le indicazioni per il posto in cui dovevo andare e iniziai a smanettare sul cellulare.

Tutto quello che è successo, è accaduto perché io non sono riuscito a catturare Barnes, per l'omicidio del re di Wakanda, ma ora che ci rifletto, non può essere lui, almeno penso.

Passò più o meno un oretta e scoprì tutta la verità un uomo si travestì da Bucky per incastrarlo e come si può immaginare ci è riuscito.

Ok dovevo assolutamente provarlo.

Ma prima dovevo salvare mia figlia.

Arrivai davanti la prigione e non ci posso credere, li hanno messi in un carcere di massima sicurezza per pazzi criminali nel centro del mare.

Atterrai con l'elicottero e ad aspettarmi ci stavano i governatori del posto.

Mi dissero che Sara era molto turbata e non si voleva staccare dalla Maximoff, per questo loro due stavano nella stessa cella.

La vidi dalla telecamera della sala di controllo, sia lei che Wanda erano tipo paralizzate, più Wanda di lei in realtà, più che altro Sara non lo mostrava più di tanto.

Entrai nella 'sala delle celle' e li guardai, poi Clint iniziò a parlare.

POV'S SARA:
Clint:"il veggente signori, è arrivato il veggente" alzai lo sguardo da terra, e vidi mio padre.

Provai ad alzarmi da terra, con molta difficoltà devo dire, dato che a che io come Wanda avevo le mani bloccate per non poter usare i poteri.

Sembravo veramente una pazza rinchiusa in un manicomio.

Poi Clint continuò a parlare con mio padre;
Clint:"lui sa tutto lui vede tutto"
Tony:"andiamo Barton non credevo vi avessero rinchiuso qui, in un carcere di massima sicurezza"
Clint:"si ma sapevi che ci avevano rinchiuso da qualche parte"

Io volevo parlare, dire qualcosa a mio padre ma non riuscì a dire niente, non mi uscivano le parole dalla bocca.

Tony:"avete infranto la legge, dovevate pensare alle conseguenze, io non ho obbligato nessuno, e su forza tu Barton sei un adulto con moglie e figli, potevi pensarci due volte prima di agire, posso capire questi comportamenti da Wanda o da Sara ma da te no"

Ok mi stavo iniziando un po' a scassare di come parlava di me, senza pensare al fatto che io stavo lì a sentire il tutto.

Fatto sta che non mi importava più di tanto,più o meno.

Finito di parlare con Clint si diresse verso Sam, e gli disse di dirgli dove si trovava Rogers, non prima di avergli chiesto se ci davano da mangiare.

true love~ Natasha RomanoffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora