CAPITOLO 4: E ADESSO?

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strange_marty

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(A)

«Doppio colpo per Yelena, zero vite rimaste. Il vincitore è Ded Natalek!»

«Avete barato! Sono stata io a toccarti per prima!» urla furiosa la Gattina ed io la fisso divertito. Ha giocato bene ed è stata in gamba. Avrebbe vinto lei se non avesse trascurato un dettaglio apparentemente insignificante.

«Ohh ohh guarda in mezzo alle mie gambe, Yelena! Vedi forse traccia di vernice nera sui miei boxer?»

La sua espressione confusa è quasi più bella di quella che assume quando è imbronciata. Abbassa lo sguardo sul mio pacco e vede tracce di sabbia, ma niente vernice nera. I suoi occhi fissano i palmi delle mani e finalmente collega i pezzi. Quando è caduta per terra inciampando nel fucile, ha fatto quel numero per rialzarsi e la sabbia si è attaccata alla vernice sui palmi, rendendo le sue manate inutili.

«Cazzo!» impreca ad alta voce liberandosi dello zainetto e gettandolo a terra stizzita, mentre io slaccio il marsupio e lo lascio cadere dolcemente sulla sabbia.

La rabbia è tornata sul suo volto, ma stavolta è verso se stessa. Le sarebbe bastato schiacciare un altro proiettile di vernice tra le mani prima di fare la sua mossa e sarebbe stata la vincitrice. Ed io avrei mantenuto la parola lasciandola libera. Yelena mi viene vicino, il suo volto divenuto una maschera indecifrabile. Non so cosa aspettarmi da lei, finché le sue labbra non catturano le mie in un bacio appassionato, la sua mano mi massaggia in mezzo alle gambe rimuovendo la sabbia rimasta attaccata, mentre una delle mie le palpeggia il culo rimuovendo al contempo i granellini che potrebbero graffiare quella pelle così morbida e calda al tatto.

«Voglio farmi una doccia. Mi aiuti a lavarmi la schiena, Ded Natalek?»

Annuisco con un sorriso e con uno schiaffo giocoso sulla chiappa nuda la invito ad incamminarsi verso casa. Lei intuisce che cammino alle sue spalle solo per bearmi del suo culo e si avvia sculettando con fare provocante, gettando di tanto in tanto un'occhiata maliziosa al mio sguardo ipnotizzato dal movimento delle sue chiappe. E improvvisamente quei tre giorni di distanza fisica e astinenza sessuale mi sembrano tre anni. Non vedo l'ora di arrivare a casa e chiudermi nella cabina doccia con lei.

Mentre Jakovc e Yorik hanno ricevuto l'ordine di recuperare i fucili e sistemare, noi entriamo in casa dirigendoci nel bagno. Yelena si gira e il suo sguardo da seduttrice cattura il mio mentre abbassa le spalline di quel body striminzito facendolo scendere lentamente, mentre con la stessa lentezza studiata e voluta si volta per mostrarsi a me. L'indumento cade ai suoi piedi, lei fa due passi in avanti per liberarsene definitivamente e mi sta di fronte con le mani sui fianchi senza nascondere nulla, anzi mi invita con lo sguardo a raggiungermi, dopo avermi nuovamente voltato le spalle con un gesto teatrale dirigendosi alla cabina doccia.

Il Gioco di Ded Natalek  || SpecialeWhere stories live. Discover now