festa

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< lo so, non riuscivo, sei troppo sexi clare > disse ridendo.
< la smetti di ricordarmelo ? lo so di essere sexi > dissi.
< te lo ripeterò all infinito > disse.
poi mi alzai tutta nuda.
< non ti avevo vista mai così piccola > disse leccandosi le labbra < sei perfetta>.
io sorrisi e mi vestii.
< dove vai? > chiese alzandosi.
< a casa dyl, sono le 9 > dissi.
< resta a dormire da me dai > disse facendo il broncio.
< jonh non mi manderebbe mai a dormire a casa tua > dissi ridendo.
< va bene amore, ci vediamo domani allora > disse baciandomi.
io scesi le scale e salutai la sorella.
arrivai a casa.
< jonh sono a casa! > urlai ma nessuno rispose.
sentii delle urla provenire dal piano di sopra così corsi verso la stanza e oh mio dio un'altra volta.
< cazzo ragazzi scusate un'altra volta > dissi tappandomi gli occhi.
< eh porca troia clare> disse.
< gentilmente la prossima volta chiudetevi a chiave, io vado a dormire > dissi andando in camera.
poi mi addormentai.

il giorno dopo mi svegliai e svegliai anche jonh.
andammo a scuola e per primo incontrai rebb, così andammo alla ricerca di dylan.
<sta sera tu vieni al mio compleanno? > disse camminando.
< sicuramente rebb> dissi sorridendo.
< benebene, comunque dylan è là > disse indicandolo.
così andammo da lui.
< ciao piccola > disse baciandomi.
< appena finisco devo parlarti amore > dissi.
< oh si certo, allora a dopo > disse abbracciandomi.
finimmo le lezioni e dyl venne a casa mia.
< allora, so che con rebb non hai tanta confidenza, ma mi aveva invitato al suo compleanno, ovviamente ci vado ma volevo solo dirtelo > dissi.
< ah d'accordo, quando andiamo? > disse sorridendo.
< no dyl.. cioè, a te non ti ha invitato > dissi imbarazzata.
< tu da sola con quello non ci stai > disse alzandosi.
< no dyl io ci vado perché è mio amico e gli ho già detto di si > dissi.
< clare no, non voglio, finirà male lo so > disse camminando al piano di sotto.
si tranquillizzò seduto sul divano così io andai a cambiarmi.
misi un vestito pochino più coprente degli altri e scesi sotto.
< clare non se ne parla > disse alzandosi all'improvviso.
< dyl non devi dirmi come mi devo vestire, decido io > dissi.
< tu non hai capito che quello è cotto di te ed è già tanto se ti mando alla sua festa, ma vestita così no> disse agitato.
< no dyl io ti amo ma se voglio uscire così ci esco > dissi aprendo la porta.

chi ama non tradisce ||dylanobrien Where stories live. Discover now