Capitolo 1.

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Il sole è già alto in cielo quando apro piano gli occhi, abituandomi alla luce che filtra dalla finestra.
Emetto un verso di lamento quando scorgo l'ora sul cellulare.
Sono le sette e un quarto, perciò decido di alzarmi.

Le lezioni non cominceranno prima delle otto e trenta, ma, essendo il mio primo giorno in una nuova scuola, ho bisogno di essere lì con largo anticipo.

Inciampo su degli scatoloni che sono ancora in giro per la casa, nonostante io e mia madre ci siamo trasferite qui a Londra circa due mesi fa; le è stata fatta una buona offerta di lavoro in questa nuova città, ed io sono stata costretta ad abbandonare la mia vita a Melbourne, per seguirla.

"Buongiorno." Sorrido, quando varco la soglia della cucina dove mia madre, già vestita di tutto punto, è intenta a preparare la colazione.
Lei si volta e sorride allo stesso modo.

"Buongiorno tesoro, sei pronta?" Mi chiede, offrendomi una tazza di caffè fumante.
La ringrazio, e ho l'impressione che questo non sarà l'unico della giornata.

Preparo ogni cosa per questo giorno da due mesi a questa parte, ma non riesco a mandar via il groviglio che si è formato nel mio stomaco.

Annuisco incerta, e risalgo le scale per prepararmi.

Non ho idea di che tipo di vestiti indossino gli altri studenti, o se abbiano un'uniforme, perciò scelgo di indossare un paio di jeans chiari e una camicetta bianca, arricciando i miei capelli in delle grandi onde dorate.

Alliscio il tessuto bianco passandovi le mani sopra più volte, e mi affretto verso la porta d'ingresso, prendendo tutto il necessario.
Abbraccio mia madre ed esco.

Il tragitto fino alla London High School è più corto di quanto pensassi e mi ritrovo nel cortile con trenta minuti di anticipo, perciò decido di fare un salto nella caffetteria sul retro.

Gli studenti sono accalcati sui tavoli e la fila è piuttosto lunga, ma viene smaltita nel giro di cinque minuti grazie al personale molto numeroso.

Prendo un'altra tazza di caffè e vado a sedermi in quello che sembra l'unico tavolo libero rimasto, controllando ancora una volta di aver portato con me tutto il necessario.

"Umh- posso sedermi?" Sento qualcuno chiedermi, e quando alzo lo sguardo incontro quello di una ragazza dai i capelli scuri, i quali mettono i suoi grandi occhi verdi maggiormente in risalto.
Non posso fare a meno di pensare che sia davvero bella.

Sorrido e mi sposto un po', lasciandole spazio per sedersi.
Mi sorride di rimando, lei.

"Scusami, mio fratello e i suoi amici sono degli stronzi." Fa un cenno con la testa indicando il tavolo di fronte al nostro dove alcuni ragazzi stanno ridendo, i quali immagino siano suo fratello e i suoi amici, insieme ad un paio di ragazze troppo poco vestite, a cui non sembra importare essere guardate con disgusto dai passanti, mentre si trastullano con i loro amici.

"Tranquilla." Rido un po' e lei sembra sollevata.

"Io sono Olivia." Mi porge la mano, mentre sul suo viso nasce un sorriso perfetto.

"Piacere, Margareth." Dico, e le stringo la mano olivastra.

Il campanello che segna l'inizio delle lezioni risuona in tutta l'area, e ognuno si alza, diretto verso la sua prima lezione del giorno.
Mi guardo intorno, persa.

"Sei nuova qui, vero?" Mi chiede Olivia, ridendo dolcemente, molto probabilmente a causa della mia espressione di smarrimento. Annuisco e rido con lei.

"Che lezione hai, adesso?"

"Letteratura." Le dico, consultando il foglio con gli orari.

"Figo, anche io! Vieni, ti mostro dov'è." Esclama. Mi tira per un braccio e ci incamminiamo.

"Olivia!" Sento qualcuno chiamare. Mi volto come se avessero chiamato me e ci sono tre ragazzi, che riconosco essere quelli del tavolo di fronte al nostro, e noto che uno di loro somiglia incredibilmente alla mia nuova amica.

Lui dev'essere suo fratello, penso.
La mora si gira con espressione scocciata.

"Cosa c'è, Harry?" Gli chiede.

"Devi prestarmi il tuo libro di trigonometria, il professore mi fa il culo se scopre che non lo porto neanche il primo giorno." La prega, con finto fare innocente.

Mentre lei lo tira fuori dalla borsa spaziosa io porto lo sguardo sugli altri due, che se ne stanno lì con le mani nelle tasche.

Quello un po' più basso tra i tre ha la pelle leggermente ambrata e i lineamenti del suo viso sono più marcati rispetto a quelli dei suoi amici. Ciò nonostante, non posso negare che è sexy.

Quando porto lo sguardo sull'altro, noto che i suoi occhi sono già su di me, e mi stanno squadrando dalla testa ai piedi.
Lo guardo quel tanto che basta per osservare i suoi capelli biondi spettinati e gli occhi color del cielo che mi scrutano, un ghigno a increspargli le labbra.
Distolgo immediatamente lo sguardo, imbarazzata.

"Margareth" Sento la voce delicata di Olivia chiamarmi. Scuoto la testa e mi rendo conto che i tre ragazzi si stanno già allontanando.

"Andiamo?" Mi chiede ancora, accennando con il capo alla porta.
Annuisco freneticamente ed entriamo nell'aula.

Tiro un sospiro di sollievo quando scopro che il professore ancora non è in classe, così che non dovrò giustificare il mio ritardo già al primo giorno.

Le ore trascorrono tranquillamente e scopro felicemente che io e Olivia abbiamo le stesse lezioni.
Mi racconta che lei ed Harry sono fratelli, proprio come avevo presupposto, e che i suoi amici sono insopportabili, il che mi riporta a pensare al ragazzo dagli occhi azzurri. Ammetto che mi sono sentita a disagio insieme a loro durante il nostro incontro, ma non sembrano così insopportabili come lei li descrive.

Io invece, le dico che mi sono trasferita poco più di due mesi fa qui a Londra, e che prima vivevo a Melbourne.

Le si illuminano gli occhi e mi racconta che visitare l'Australia è il suo sogno fin da bambina, e io rido.

Quando finalmente usciamo dall'edificio, la saluto.

"Margareth!" La sento chiamarmi, quando mi giro per tornare a casa.

"Si?"

"Passa a casa mia questo pomeriggio? Mio fratello non c'è, potremmo fare cose da ragazze e mangiare cibo spazzatura." Ride e fa spallucce, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 

Dal momento che sembra di ottima compagnia, le sorrido e annuisco, ridendo insieme a lei.

"A dopo, allora." Mi saluta con un gesto veloce della mano e va per la sua strada.

Quando torno a casa scopro che mia madre è a lavoro, quindi decido di dormire un po' prima di andare da Olivia.

N/A:
Ciao a tutte, questa è la mia prima fan fiction, spero che la seguiate in molti e, se volete, lasciatemi qualche commento per farmi sapere cosa ve ne pare!
Un bacio!

Beyond (ft. Niall Horan)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant