Capitolo 33.

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CINQUE GIORNI DOPO.

Il giorno della partenza era arrivato. Avevamo atteso quel momento a lungo, e adesso stavamo finalmente per partire per l'Australia, tutti insieme. L'idea di trascorrere una settimana insieme a questi ragazzi mi rende felice ed emozionata, perché dopotutto ho finito per affezionarmi in una maniera incedibile a tutti quanti.

Sono le quattro del mattino, e siamo davanti casa di Olivia aspettando che arrivino anche Zayn, Liam e Louis, sedute sulle scalette con una tazza di caffè fumante tra le mani, mentre Niall ed Harry caricano le valige nel portabagagli.

Harry si è offerto di utilizzare la sua auto per arrivare fino all'aeroporto, così che non avremmo dovuto prendere due taxi sia all'andata che al ritorno, con questi carichi pesanti.
La lasceremo nel parcheggio apposito fino al nostro ritorno.

"Dove sono gli altri? Qui fuori si congela, cazzo." La voce di Niall viene coperta dal portabagagli che sbatte sonoramente, mentre si avvicina a me e Olivia, sfregando velocemente i palmi delle mani l'uno contro l'altro.

Allargo un braccio, stringendo con la mano la coperta che ho sulle spalle, facendogli cenno di sedersi vicino a me così da poterci riscaldare assieme. Sorride, sedendosi al mio fianco, mentre lo stringo.

Gli stivaletti di Harry che strusciano sull'asfalto sono l'unico rumore udibile in tutto il vicinato, poiché le persone stanno ancora dormendo.

"Dovrebbero essere qui a momenti. Louis mi ha scritto un messaggio in cui diceva che stavano per arrivare." Ci informa, andandosi a sedere vicino a sua sorella.

La luce abbagliante dei fari di un'automobile illumina la via, lasciando intravedere i ragazzi che stavamo aspettando.

"Si parte." Sento Niall dire, prima di aiutarmi ad alzare, mentre il vociare entusiasta dei ragazzi si fa spazio nell'aria.

- - -

Il volo è stato più lungo di quanto effettivamente mi ricordassi.
Per la maggior parte del tempo devo essermi addormentata sulla spalla di Niall, al mio fianco, perché è stata la sua voce a svegliarmi una volta che l'aereo era finalmente atterrato.

Il familiare panorama che si presenta davanti a noi una volta fuori dall'aeroporto mi provoca una strana sensazione allo stomaco, e non posso evitare di sorridere perché mi sento davvero a casa, qui. Insomma, è la città in cui sono nata, cresciuta, e vissuta per diciassette anni, è logico che sia felice di esserci ritornata.

"Oh mio dio." Lo stupore e l'emozione che si fanno spazio sul viso della mia migliore amica mi fanno sorridere, e annuisco assecondandola quando si porta una mano sulla bocca.

"È bellissimo." Mi rivolge un sorriso a trentadue denti, lanciando un urletto isterico.
Sento un braccio cingermi la vita, tirandomi leggermente, costringendomi a fare qualche passo indietro.

"E così, questo è il posto in cui sei cresciuta?" Riconosco la voce del biondo dietro di me, e annuisco mentre un ampio sorriso si fa spazio sul mio volto, anche se lui non può vederlo.

"Porca puttana." Esclamano contemporaneamente Zayn e Louis, mentre Harry emette un fischio di approvazione, e Liam si guarda attorno con stupore.

"Eh, questa città ha il suo perché." Rido alla vista delle loro reazioni, facendogli segno di seguirmi verso il pulmino che ci avrebbe portati esattamente davanti casa mia.
Se non sbaglio dovrebbe esserci Celine, la nostra vicina, ad accoglierci dal momento che mia madre le ha telefonato qualche giorno fa chiedendole cortesemente di farci trovare la casa pulita e sistemata.

Non che quando ce ne siamo andate l'avessimo lasciata in disordine, ma serviva comunque una sistemata dato che nessuno la utilizzava più da sette mesi ormai.

Proprio come pensavo, eccola qui, davanti a noi, i capelli scuri raccolti in uno chignon ben fatto e il suo bel corpo, nonostante abbia quasi cinquant'anni, fasciato in un tubino nero elegante.

"Margareth!" Allarga le braccia quando le corro incontro, abbracciandola.

"Celine, che bello rivederti!" Esclamo, affondando il viso nell'incavo del suo collo.

"Hey, ti sei trasferita da soli sette mesi eppure sei cresciuta tantissimo, tesoro! Sei bellissima." Si complimenta, prima di rivolgere uno sguardo ai ragazzi alle mie spalle.

"Loro devono essere i tuoi amici." Sorride, e poi continua, presentandosi.
"Piacere di conoscervi. Io sono Celine, la vostra vicina di casa nonché ottima amica di Margareth e sua mamma."

I ragazzi le rivolgono un saluto in coro, mentre lei ci fa entrare in casa.

"Sono sicura che Margareth conosce questa casa meglio di me, per cui vi lascio a sistemare la vostra roba. Sono proprio qui di fronte, se avete bisogno di qualunque cosa." Detto questo, chiude la porta lasciandoci soli.

"Allora-" Batto entrambe le mani sui miei fianchi, cominciando a mostrare ai ragazzi la casa. Improvvisamente mi sento un po' in imbarazzo, e non riesco a capire il motivo.

"Questa è la cucina, ovviamente." Indico la cucina a vista che da direttamente al salotto, continuando a camminare lungo il corridoio.

"Qui c'è il bagno di questo piano, la camera di mia madre, in cui c'è un altro piccolo bagno, e da questa porta si va in giardino." Indico la piccola porta di vetro sul retro.

Salgo le scale, arrivando davanti ad un'altra porta.
"Questa è la mia camera, è rimasta così da quando avevo dodici anni perciò- niente commenti." Mi volto verso i ragazzi che stanno chiaramente cercando di trattenere una risata mentre apro la porta, rivolgendogli uno sguardo truce.

"Qui c'è l'altro bagno, e quella è la camera degli ospiti. C'è un letto ad una piazza e mezzo, ma di sotto in salotto c'è un altro divano letto. Dovremmo entrarci tutti, suppongo." Finisco la frase quasi senza fiato, realizzando di aver forse parlato troppo velocemente.

"Okay, dove dormiamo allora?" Parla Liam, l'espressione divertita dipinta sul suo viso.

"Io e Niall dormiremo nella mia camera, Zayn ed Olivia possono stare in quella di mia madre," Ordino, ignorando lo sguardo truce che mi rivolge il riccio, e vado avanti.

"Louis, Liam ed Harry possono scegliere chi dormirà nel divano letto e chi nella stanza degli ospiti."

"Io prendo la stanza degli ospiti." Parla veloce Liam, e sposto lo sguardo sugli ultimi due rimasti, rivolgendogli un finto sorriso innocente.

"Uhm, Louis ed Harry voi potete sistemare la vostra roba nell'armadio in camera di Liam, c'è abbastanza spazio per i vestiti di tutti e tre." Li informo, vedendoli annuire in accordo.

"Perfetto, direi che possiamo sistemare la nostra roba, ora. Ci vediamo per ora di cena di sotto, in cucina." Spiego, e quando sono sicura che tutti abbiano capito e siamo andati nelle loro stanze, entro anche io nella mia, insieme a Niall.

N/A:

Finalmente sono partiti, aaah.
Adesso i capitoli saranno decisamente più interessanti, ve lo assicuro.

Inoltre vorrei sapere se, a voi, piacerebbe visitare l'Australia?
A me da morire, waa.

Come al solito leggete, e se vi è piaciuto magari lasciate un commento per farmi sapere cosa ve ne pare, oppure una stellina.

O entrambi se volete, ahah.

Un bacio, al prossimo capitolo

Beyond (ft. Niall Horan)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora